il caimano
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venerdì 5 settembre 2008
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copione esile, grande comicità
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Totò, in uno dei suoi primi film, quando ancora vestiva la maschera Chapliniana. La storia è praticamente inesistente: Totò è innamorato della bella Laura (Vera Carmi), e per starle vicino sale a bordo della nave che la sta portando in Africa, dove sarà l'aiutante del tronfio Professor Smith (Enrico Glori). Quest'ultimo non esiterà a mettere in atto diversi escamotage per fare sua la bella Laura e per fare della sua spedizione un successo scientifico, finalizzato a dimostrare l'esistenza dell'uomo-scimmia, un essere che si pone a metà tra l'uomo e il primate. Seguono avventure di vario genere, con Totò ed il suo amico Agostino presi ed imprigionati da una tribù di cannibali capeggiati da un gigante tutto muscoli e dallo starnuto straordinario (Primo Carnera).
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Totò, in uno dei suoi primi film, quando ancora vestiva la maschera Chapliniana. La storia è praticamente inesistente: Totò è innamorato della bella Laura (Vera Carmi), e per starle vicino sale a bordo della nave che la sta portando in Africa, dove sarà l'aiutante del tronfio Professor Smith (Enrico Glori). Quest'ultimo non esiterà a mettere in atto diversi escamotage per fare sua la bella Laura e per fare della sua spedizione un successo scientifico, finalizzato a dimostrare l'esistenza dell'uomo-scimmia, un essere che si pone a metà tra l'uomo e il primate. Seguono avventure di vario genere, con Totò ed il suo amico Agostino presi ed imprigionati da una tribù di cannibali capeggiati da un gigante tutto muscoli e dallo starnuto straordinario (Primo Carnera). Storiella a parte alcune notazioni. Quanto agli attori bisogna distinguere tra caratteristi e non: i primi (Enzo Biliotti, Enrico Glori, Arturo Bragaglia) sono naturalmente bravi ed assolvono bene alla parte che sono chiamati ad interpretare. I non caratteristi alla fine si riducono ad un noime : Vera Carmi, bellezza quantomai evanescente e che, causa anche un “perfetto” doppiaggio, passa come acqua fresca...assolutamente dimenticabile. Totò è il bravo comico di sempre, tuttavia, anche se si fanno molte concessioni data l'epoca, i gusti dominanti ecc...la storia proprio non c'è, essendo il film sostanzialmente una sequenza di gag più o meno intelligenti, più o meno riuscite. In una parte c'è anche il gigante (buono?) Primo Carnera, abbastanza inqietante...
Alla sceneggiatura anche Steno. Il film è stato distribuito due volte: la prima come Totò Nella fossa dei leoni, la seconda (dopo la guerra) come Due cuori tra le belve
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