Tentazione mortale

Charlie LeBlanc ha la certezza di essere vicino a morire. Decide allora di scoprire se la giovane moglie Lily lo ama davvero e quindi merita di ereditare il suo ingente patrimonio. Assume quindi uno studente in legge piuttosto piacente e fa in modo di lasciare la città per una settimana in modo da consentirgli di avere una relazione con la consorte. Se lei lo vorrà.
Un thriller psicologico interessante quello di Bill Bennett (già autore di Kiss or Kill film a sua volta giocato sul tema dell'ambiguità) che rischia però di perdersi nella costruzione di un sub plot investigativo che finisce con il complicare inutilmente la vicenda. Se però lo spettatore non si lascia 'distrarre' ha la possibilità di godersi un thriller che ha una buona idea di partenza e che finisce poi col non deludere le aspettative. La moglie capirà qual è il tranello che le viene teso? Ama o non ama il marito? E lui (un Burt Reynolds redivivo) avrà motivo di pentirsi del gioco pericoloso che ha avviato? Sono tutte domande a cui si attende una risposta. La camera a mano contribuisce in modo considerevole nel costruire una situazione opprimente di cui si desidera giungere alla soluzione. L'innesto di cellule australiane nel cinema di genere made in Usa continua a dare risultati quantomeno interessanti. 

Charlie Le Blanc, è sposato con ex modella più giovane di lui di una trentina d'anni. Il matrimonio funziona finchè Charlie non scopre di essere ammalato e di non avere più molto tempo. Desidera mettere ordine nel suo patrimonio, ma prima di lasciare tutto a sua moglie, vuole assicurarsi che lei lo ami davvero. Così decide di assumere qualcuno per mettere alla prova la sua fedeltà. Da qui prende il via il doppio gioco della donna e si dimostra la fragilità del regista incapace di uscire dalla brutta copia dei cliché. Se poi aggiungiamo che nella copia italiana le scene di sesso appaiono tagliate si può comprendere come l'interesse sia vicino allo zero.