'Signori, il delitto è servito' è un film divertente. Questo è il primo aggettivo che salta subito agli occhi dopo averlo guardato. E appartiene a quel genere di film un po' particolare che, per anni (il celeberrimo 'Intrigo Internazionale' di Hitchcock diede il via a una serie di pellicole simili), è sortito da Hollywood: il giallo a tinte ora rosa ora comiche. E di comico in 'Clue' (il titolo originale di questo film, che deriva dall'altrettanto celebre gioco da tavola "Cluedo": negli anni '80 era un must per ogni bambino) c'è veramente tanto. A cominciare dall'inizio da brividi (la solita serata resa tetra da un mare di pioggia e rischiarita soltanto da occasionali lampi) che, via via che il film prosegue, diventa sempre più un sapiente mix di suspense e battute divertenti e mai volgari. La trama, come già detto, è ispirata al gioco da tavola "Cluedo": sei persone, apparentemente ognuna sconusciuta all'altra, giungono in una villa bellissima, situata in qualche parte del New England del 1954. e, col passare dei minuti, tra una gag e un colpo di scena, si viene a sapere che tutti hanno a che fare (chi per lavoro o chi per altri motivi) con la capitale USA Washington DC. Ad accoglierli interviene un solerte maggiordomo (l'istrionico Tim Curry, qui in una delle sue interpretazioni migliori, il quale, per chiarire come sia l'atmosfera del film, alla domanda "Lei è un maggiordomo: che cosa in fa, in pratica?", risponde "Maggiordomeggio!"). Dopo cena, mentre gli ospiti attendono ancora l'arrivo di chi li ha invitati, Wadsworth (il maggiordomo interpretato da Curry) rivela che tutti i presenti, da anni, sono ricattati da un misterioso personaggio tale signor Boddy (per scoprire chi è, occorre solo guardare il film!). Dopo altrettante situazioni esilaranti che sfiorano il paradosso (ma non mancano momenti di autentica suspense) si arriva quasi alla fine. E qui sta la grandiosa particolarità del film, che propone allo spettatore tre finali alternativi (ad ogni modo, il finale conclusivo dovrebbe essere quello autentico). Non aggiungo altro perché vale davvero la pena darsi da fare per trascorrere un'ora e mezza di puro intrattenimento. Aggiungo solo che c'è un cast di tutto rispetto, che fotografia e scenografia sono perfetti e che ilcolore delle automobili dei sei personaggi ospiti sono di colore uguale a quello delle pedine del gioco "Cluedo". Guardatelo: non ve ne pentirete!
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