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'Il postino suona sempre due volte', pellicola del 1946 diretta da Tay Garnett e con protagonisti due divi del calibro di Lana Turner e John Garfield, è la seconda trasposizione sul grande schermo del romanzo omonimo di James M. Cain (la prima fu diretta da Luchino Visconti nel 1943 e uscì nelle sale cinematografiche con il titolo 'Ossessione': i protagonisti erano Clara Calamai e Massimo Girotti). Il film si basa molto sulla formidabile alchimia sensuale che la coppia Turner/Garfield era in grado di trasmettere (al riguardo, mi sembra curioso sottolineare il seguente aneddoto: al di fuori del set, in particolare a inizio riprese, i rapporti tra i due erano piuttosto tesi. Una circostanza specifica, insorta anche dalla battuta di Garfield, che aveva proposto alla Turner, senza mezzi termini e davanti alla troupe, un incontro sessuale, aveva causato la rabbia della bionda attrice. Ad ogni modo i due, una volta terminate le riprese, ebbero modo di riconciliarsi e di consumare davvero un rapporto intimo!). Un'alchimia che si rende sempre più evidente man mano che, una volta iniziata la vicenda, i minuti scorrono. Da quando, cioè, Frank Chambers (Garfield), un giovane vagabondo, è stato assunto come 'factotum' in un punto di ristoro della California, il "Twin Oaks", di proprietà dell'anziano marito di Cora (Turner), Nick Smith (Cecil Kellaway). Di cui Cora non è affatto innamorata, considerato che lo ha sposato esclusivamente per sistemarsi. Così, dopo un'iniziale diffidenza, tra la stessa Cora e Frank scoppia una passione irrefrenabile. Che li porterà per ben due volte a tentare di assassinare l'ignaro e ingenuo Nick. E, se durante la prima volta i due riescono a farla franca (l'omicidio, per una serie di cicrcostanze, effettivamente non era avvenuto), in occasione della seconda otterranno il loro scopo. Simulando un incidente d'auto in cui Nick perde la vita ma in cui anche Frank rimane seriamente ferito. I due sono però tallonati da tempo dal Procuratore Kyle Sackett (Leon Ames), che aveva intuito fin da subito la presenza di qualcosa di poco chiaro. Ma, grazie soprattutto all'abilità del legale Arthur Keats (Hume Cronyn, bravo), i due sono scagionati. Dopo un'ulteriore serie di vicissitudini (in cui Cora e Franck si erano temporaneamente allontanati), anche Cora muore, in conseguenza di un secondo incidente d'auto. Alla guida c'era lo stesso Frank che, a fine pellicola e in attesa dell'esecuzione (sarà condannato per l'omicidio di NIck, a causa di una lettera scritta tempo prima da Cora e trovata dalla polizia), è finalmente liberato dal suo tormento. E potrà ricongiungersi alla sua amata Cora. Il postino, quindi, ha effettivamente suonato una seconda volta, sia per Cora sia per Frank: entrambi lo hanno sentito, entrambi pagheranno con la morte. Film datato, ma di una forza intensa, interpretato benissimo e con alcune scene molto crude per l'epoca.
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