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Come si fa a dire di "Cambio di indirizzo", il solito film che piace solo alla critica? Non è vero, questa pellicola essenzialmente perfetta, giocata su un intreccio quanto mai così realistico e ben gestito in 111 anni di cinema. Personaggi incredibilmente azzeccati, uso inimitabile della musica classica, essenzialmente il primo concerto per corno di Mozart e Sul bel Danubio blu di Johann Strauss, montaggio presente solo dove necessario con un uso sapiente del taglio lungo, belle fotografia invernale e regia perfetta. Non ci sono parole per descrivere il lavoro, e ancor di più il risultato ottenuto da Emmanuel Mouret che dirige, scrive e interpreta questa opera romantica, come solo un francese può veramente fare. Capolavoro purtroppo quasi sconosciuto. E se mi permettete, vale più di un film del Woody Allen più recente, e quasi quasi anche di quello passato. Chiunque non provi perlomeno curiosità per questo film non vale la pena che venga chiamato spettatore.
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