Segni di vita |
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Un film di Werner Herzog.
Con Peter Brogle, Wolfgang Reichmann, Athina Zacharopoulou, Wolfgang Von Ungern-Sternberg.
continua»
Titolo originale Lebenszeichen.
Drammatico,
durata 90 min.
- Germania 1968.
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solitudine e pazziadi fedeletoFeedback: 49430 | altri commenti e recensioni di fedeleto |
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venerdì 11 novembre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dopo aver girato una serie di corti(ultime parole,la difesa di deutschkreutz,ercole)Werner Herzog gira il suo primo lungometraggio.Tratto da un racconto di Achim Von Arnim,la pellicola racconta del soldato Stroszek e della sua lunga permanenza in un'isola greca dove il suo compito e' sorvegliare una fortezza in cui vi e' un carico di munizioni.Si sposa con Nora,cerca di passare il tempo insieme ai suoi compagni soldati,ma alla fine spara contro i mulini e contro i suoi amici,rinchiudendosi nella fortezza scoppiando le munizioni come fuochi d'artificio,e dichiarando guerra a tutti persino al sole.Herzog dimostra dmolta abilita' con la macchina da presa ,tutto si svolge in cerchio come sotto forma di ipnosi(interessante l'ipnosi del gallo) e i soldati sembrano come essere condannati al non far niente.La solitudine e' la pazzia di Stroszek(ottima l'idea del teschioche Stroszek si mette come maschera in una sequenza che indica l'uccisione della sua vera identita')e ancor di piu' lo e' quando vede i mulini(un chiaro riferimento a donchisciotte)l'insopportabilita' di vedere sempre cose non-umane lo porta a perdere la ragione.Ottima scenografia dell'isola ,ed anche le musiche seppur semplici,esprimono quel disagio,in particolar modo l'opera al piano forte di Chopin,che accende un pensiero nascosto di Stroszek.Dunque i segni di vita sono i fantasmi del film,ma allo stesso tempo le necessita' di Stroszek per non impazzire,ed alla fine quando l'ultima immagine sara' una strada che viene percorsa ed una polvere che si alza,Stroszek e la sua pazzia sono state allontanate.Ottima infine la scena onirica dove Stroszek si immagina il matrimonio e un ronzare di mosche ,chissa' che non sia anche lui una mosca dentro la civetta data da uno zingaro?Buon film ,che di sicuro fa rinascere il cinema tedesco.
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