Julie, Helen, Barry e Ray sono quattro ragazzi di belle speranze.
Julie è una studentessa che in Autunno vuole andare a Boston per laurearsi; Helen è una reginetta di bellezza che sogna di diventare attrice; Barry, anche se ha dei seri problemi con l'alcool, è deciso ad intraprendere una promettente carriera sportiva; mentre Ray, il più modesto del gruppo, vuole cercare fortuna al Nord.
Durante la loro ultima estate trascorsa a Suthport (paesino del North Caroline dove sono nati e cresciuti), più precisamente una sera del 4 Luglio, di ritorno da una festa, un pò brilli, investono con la BMW un pedone in una strada buia e deserta. Niente più studio, cinema e carriera? Ray e Barry non vogliono finire in prigione e, in preda alla disperazione, buttano il corpo in mare. Un anno dopo i ragazzi tornano nella loro città natale per trascorrere le vacanze estive. Ancora sotto shock per quello che è successo l'estate prima, non sono riusciti a realizzarsi: Julie sta per essere cacciata dalla scuola, Helen é finita a lavorare nella profumeria della sorella, Barry é diventato definitivamente schiavo dell'alcool e Ray é diventato pescatore. Come se non bastasse cominciano ad arrivare bigliettini inquietanti che riportano la frase: "So cosa hai fatto".
Sceneggiato da Kevin Williamson (Scream), diretto da un regista esordiente, So cosa hai fatto é un buon thriller adolescenziale che parte da una situazione psicologicamente realistica, ma che finisce in un bagno di sangue. La morte qui é rappresentata da un pescatore, armato di rampino da ghiaccio e coperto da un lungo impermeabile.
Kevin Williamson non fa altro che continuare ciò che aveva cominciato con Scream: anche se qui ci sono meno citazioni cinefile che nel film di Craven, sembra di essere tornati ai bei tempi di Halloween e di Venerdì 13. Le scenette di morte infatti saranno molto familiari agli estimatori del genere "slasher" (sono ispirate a molte sequenze di Halloween) e sono un vero spasso. La tensione é molto alta, soprattutto verso la fine. *** 1/2
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