La vie en rose |
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Un film di Olivier Dahan.
Con Marion Cotillard, Sylvie Testud, Clotilde Courau, Jean-Paul Rouve, Pascal Greggory.
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Titolo originale La Môme.
Drammatico,
durata 140 min.
- Francia, Gran Bretagna, Repubblica ceca 2007.
uscita venerdì 4 maggio 2007.
MYMONETRO
La vie en rose
valutazione media:
3,36
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Una vita non molto "rosea"di MaryLuuFeedback: 0 |
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martedì 4 marzo 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Avevo già sentito parlare di Edith Piaf. Come non conoscere il suo grande successo " La vie en rose". Non mi ero mai interessata però alla sua biografia, ritenendo più interessante lasciarmi estasiare delle malinconiche e soavi note delle sue canzoni. Dopo aver visto questo bellissimo film ho rimpianto di non aver letto niente prima. La storia raccontata da Dahan, ricca di flash back e ricordi sbiaditi destinati a scomparire col tempo lasciando un alone indelebile, è la vita della chanteuse francese, molto travagliata e poco "en Rose". Violentemente e continuamente allontanata dai suoi affetti più cari visse sempre in bilico tra solitudine e popolarità, povertà e ricchezza, amore e morte. Nota significativa è la sua devozione per Santa Teresa, cui rivolge ogni preghiera possibile. La sua vita è alternata da fortuna e sfortuna che giocano un ruolo drammatico ma profondo. Sarà la morte dell'amato pugile Marcel a portarla definitivamente sul letto di morte, anche se piuttosto giovane. Dietro questa immagine di donna triste e sfortunata si celava un immane talento. Una grande arte. Una donna affascinante e intelligente. Il mio grande applauso va a Marion Cotillard, vincitrice del premio Oscar come miglior attrice protagonista 2008. Ho atteso un pò per scrivere questa recensione per accertarmi di questa meritatissima vincita. Egregie le ambientazioni, connotate dal contrasto perenne, come la vita della protagonista. La dolce Parigi e la gelida New York rendono omaggio a un talento senza tempo e senza spazio. Le musiche eccelse di Edith sono il contorno perfetto di un "piatto" già gustoso e ottimo. Il film si conclude con la canzone simbolo della sua vita:"Je ne regrette rien" cioè " Non rimpiango nulla" per sottolineare che nonostante visse molto drammaticamente , Edith si ritenne contenta in punto di morte, di aver vissuto quella vita. La sua vita. Ottimo film, davvero consigliato!
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