Blue Movie |
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Un film di Alberto Cavallone.
Con Claude Maran, Danielle Dugas, Patrizia Funari, Joseph Dickson, Leda Simonetti
Erotico,
durata 92 min.
- Italia 1978.
- VM 18 -
MYMONETRO
Blue Movie
valutazione media:
2,75
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Trama completa 2di CenzFeedback: 0 |
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venerdì 1 febbraio 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Silvia perlustra la casa, vede delle piccole bambole in vasetti di vetro ed una chiave, ascolta la musica e si accorge di non poter aprire la porta perché chiusa da fuori, cerca di aprirne inutilmente un’altra di uno sgabuzzino. Riesce ad aprire solo un ripostiglio nel sottoscala, dal quale precipitano, investendola, lattine vuote di coca-cola. Sale la scala, apre un frigo e trova altre lattine di coca e tre pacchetti di Marlboro . Le apre una alla volta tutte e tre e disgustata dall’odore le rigetta dentro. Versa il contenuto di una lattina in un bicchiere, lo beve e lo sputa nel rubinetto. Nello studio il fotografo ordina alla modella di spogliarsi e di mettersi sul divano. Nudo anch’egli le si avvicina giocando con un una lampada a spot sul suo corpo. Indugia prima sui capezzoli, poi sul pube e quindi sulla bocca, al suono della musica di Offenbach (un operetta). Quindi sempre con lo spot la indirizza ad un rapporto orale (coperto dallo stesso spot). Dopo l’orgasmo recitato dal volto di lui, lei: “Ti amo” e lui schiaffeggiandola “Sei una povera stronza”. Nell’abitazione Silvia si sdraia sul letto. Ma in parallelo si vede prima la chiave di cui sopra, poi la serratura chiusa dall’esterno che si apre, poi le bambole nei vasetti, che prima erano “nude”, adesso vestite, quindi la chiave con incastonato un’occhio, poi i 2 vasetti con un bambolotto fuoriuscito da uno di essi ed appoggiato all’altro, ancora con imprigionato una bamboletta. (L’occhio adesso è nel vasetto rimasto vuoto del bambolotto evaso). Claudio va al bar per ritirare le lattine di coca vuote messe da parte dal barista. Silvia si riaddormenta sul letto. Il barista, indicando una ragazza seduta ad un tavolo dice a Claudio che l’ha trovata stamattina sul marciapiede, che non puo pagare e sta aspettando un amico. Silvia sogna di essere ancora in fuga nel bosco, nuda ed inseguita da un uomo nudo di cui non si scorge il volto. Claudio si siede al tavolo della vagabonda prende anche la sua lattina vuota e le chiede se aspettava lui per pagarle il conto della consumazione Silvia dorme, la porta dell’abitazione si apre ed entra un uomo nudo che prende il bambolotto evaso e lo rimette sotto vetro insieme all’occhio. La vagabonda (Leda) racconta a Claudio che il suo paese è stato distrutto da un terremoto e lei non ha voglia di contribuire alla ricostruzione per non ripetere gli stessi errori. L’uomo nudo sale le scale mentre Silvia continua a dormire. Nel dormiveglia lei (in soggettiva) lo vede avvicinarsi, con una maschera bianca che gli copre il volto e la mano protesa. Con montaggio a sovrapposizione, la maschera bianca appare una volta calza di nylon, un’altra quella di Claudio. La tocca lei cerca di sfuggirgli … è solo un incubo: Claudio la sta toccando per farla svegliare, le ha portato una camicia pulita per cambiarsi e le indica il bagno dove lei va e si spoglia. E’ ancora coperta di graffi e sporca di sangue. Apre il rubinetto della vasca blu, dal quale esce, non visto da lei, un liquido rosso che la riempie. Claudio osserva, maneggiandolo, il vasetto del bambolotto evaso. Silvia si lava il viso e raccoglie i capelli apprestandosi ad immergersi nella vasca. Dalla vasca blu ormai piena di liquido rosso spunta una mano. Lei si volta verso la vasca e la mano le agguanta la sua mano. Grida aiuto, Claudio la sente e corre da lei in bagno, ma resta chiuso fuori durante la lotta per divincolarsi dalla mano nella vasca di sangue.fine 2a parte segue 3a
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