elgatoloco
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mercoledì 8 novembre 2017
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commedia d'antan
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"Tammy, Tell me true"(1961, di Harry Keller), è la tipica commediola dei Fifties e dell'inizio dei Sixties, dove i problemi ci sono e vengono anche rappresentati, ma poi vengono"risolti"con una facilità sconvolgente, a differenza del"dopo"(new american cinema o come vogliamo definirlo), quello che, a fine Sixties e poi nei Seventies, con film come"Midnight Cowboy", "EAsy Rider"e tanti altri mostra, in parte"naturalisticamente", in parte con il trip allucinatorio la realtà e perché essa è così(mentalità e altro), mentre qui tutto è risolto in modo e conciliatorio. La brava ragazzina ingenua("acqua e sapone"usano dire in Italia), non proprio"geniale"ma per nulla sciocca, che viveve sul fiume con una simpatica capretta)interpretata da Sandra Dee, l'eroina di tanti film di quel periodo, tra cui famoso è"A Summer Place"(Scandalo al sole)di Dalmar Davies, 1959, sa, con la sua saggezza popolare risolvere i probllemi matrimoniali della preside dell'università cui si è iscritta(corsi supplementari), salvare una vecchina che accudisce e di cui diviene amica dalle mire patrimoniali della nipote e del marito, farsi rispettare dai colleghi di corso di"oratoria"quando fa i suoi piccoli"sermoni".
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"Tammy, Tell me true"(1961, di Harry Keller), è la tipica commediola dei Fifties e dell'inizio dei Sixties, dove i problemi ci sono e vengono anche rappresentati, ma poi vengono"risolti"con una facilità sconvolgente, a differenza del"dopo"(new american cinema o come vogliamo definirlo), quello che, a fine Sixties e poi nei Seventies, con film come"Midnight Cowboy", "EAsy Rider"e tanti altri mostra, in parte"naturalisticamente", in parte con il trip allucinatorio la realtà e perché essa è così(mentalità e altro), mentre qui tutto è risolto in modo e conciliatorio. La brava ragazzina ingenua("acqua e sapone"usano dire in Italia), non proprio"geniale"ma per nulla sciocca, che viveve sul fiume con una simpatica capretta)interpretata da Sandra Dee, l'eroina di tanti film di quel periodo, tra cui famoso è"A Summer Place"(Scandalo al sole)di Dalmar Davies, 1959, sa, con la sua saggezza popolare risolvere i probllemi matrimoniali della preside dell'università cui si è iscritta(corsi supplementari), salvare una vecchina che accudisce e di cui diviene amica dalle mire patrimoniali della nipote e del marito, farsi rispettare dai colleghi di corso di"oratoria"quando fa i suoi piccoli"sermoni". La Dee era il tipo di ragazza che piaceva all'epoca(si vede, visto il successo in quegli anni, mai più in seguito)in film molto"idilliaci"(fotografia ben curata, sempre evidenziante le realtà belle del mondo naturale, musichette adatte all'uopo, dove bisogna sottolineare che Sandra Dee non cantava, ma interpretava queste canzoni zuccherose, quasi il rock'n roll ed Elvis.non da solo, certo-non fossero mai esistiti, mai apparsi sulla scena musicale e della TV(il personaggio principale di questo film non sa dell'esistenza di quella che Popper chiamerà "cattiva maestra TV"). IL resto è commedia, con un John Gavin bravo e interpreti(le ed i)sempre"in parte", come è consuetudine nel cinema degli States, dove c'un immenso"parterre de rois"cui attingere...Se non l'avete mai visto, è utile in primis sociologicamente, per capire di più la cultura(soprattutto"mediale")di quegli anni. El GATO
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elgatoloco
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mercoledì 6 marzo 2019
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sempre piacevole
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"Tammy Tell Me True"(1961, Harry Keller, da un romanzo di Cid Rickets Sumner, è film piacevole sempre: racconta di una ragazza ignorante, cresciuta su un fiume con i nonni, che parla un linguaggio arcaico(appreso appunto dagli avi e un po'dalla Bibbia)che suona estremamente colorito quando la simpatica girl va "nel mondo"e segnatamente a frequentare i corsi speciali all'università; Tutti/e tendono a deriderla, ma lei trova l'amore e salva un'azniana signora dalle grinfie di una nipote che vorrebbe interdirla per mettere le mani sul suo patrimonio...Film chiaramente connotato anche diacronicamente, "Tammmy Tell Me True"si colloca in un luogo(USA)e in un tempo preciso, con happy end ovvio e prevedibile, ma in cui la protagonista, sorta di "Heloise"rousseauiana e comunque di ragazza ingenua, incolta ma non sciocca, mette nel sacco giudici e intellettuali.
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"Tammy Tell Me True"(1961, Harry Keller, da un romanzo di Cid Rickets Sumner, è film piacevole sempre: racconta di una ragazza ignorante, cresciuta su un fiume con i nonni, che parla un linguaggio arcaico(appreso appunto dagli avi e un po'dalla Bibbia)che suona estremamente colorito quando la simpatica girl va "nel mondo"e segnatamente a frequentare i corsi speciali all'università; Tutti/e tendono a deriderla, ma lei trova l'amore e salva un'azniana signora dalle grinfie di una nipote che vorrebbe interdirla per mettere le mani sul suo patrimonio...Film chiaramente connotato anche diacronicamente, "Tammmy Tell Me True"si colloca in un luogo(USA)e in un tempo preciso, con happy end ovvio e prevedibile, ma in cui la protagonista, sorta di "Heloise"rousseauiana e comunque di ragazza ingenua, incolta ma non sciocca, mette nel sacco giudici e intellettuali... Roba da far accapponare la pelle a chi si barrica nella sua torre d'avorio...Ovviamente, tale tesi non ha alcuno sbocco politico, altrimenti la censura dell'epoca(siamo almeno un lustro prima dei moti di Berkeley)sarebbe intervenuta, cosa che invece non è mai successa, nella fattispecie. Sequenze ben dirette, ritmo non certo incalzante(è una commedia romantica, diamine, non un thriller o un "action movie"...), Sandra Dee forse al suo meglio, più che in "A Summer Place", più strombazzato ma in effetti "poca cosa"rispetto ad altri film dell'epoca... Forse il sound-track avrebbe potuto essere migliore, ma con il resto si può agevolemnte affermare la fatidica frase; "Ci siamo", il che per un film"leggero"non è poco... El Gato
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mercoledì 1 settembre 2021
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sempre piacevole
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"Teammy Tell me True"(Harry Keller, sceneggiatura di Oscar Brodney, dal romanzo di Cid Ricketts Summer, 1961)racconta di una pastorella che viv vicino al fiume, in una sorta di barcone, che dedice, in barba all'ex dianzato, di frequentare l'università. Incontrerà un mondo nuovo e gradatamente anche ll'amore, ma l'uscita"in società"non sarà facile, dato che lei, con il suo linguaggio pittoresco e vecchiotto, ereditatao dal nonno predicatore ma contrabbandiere di Whisky, smuove dalle riste molti e con la sua sincertià"scandalizza", ma poi incontra un'anziana signorea, che l'avida e prepotente nipote vuol far interdire.
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"Teammy Tell me True"(Harry Keller, sceneggiatura di Oscar Brodney, dal romanzo di Cid Ricketts Summer, 1961)racconta di una pastorella che viv vicino al fiume, in una sorta di barcone, che dedice, in barba all'ex dianzato, di frequentare l'università. Incontrerà un mondo nuovo e gradatamente anche ll'amore, ma l'uscita"in società"non sarà facile, dato che lei, con il suo linguaggio pittoresco e vecchiotto, ereditatao dal nonno predicatore ma contrabbandiere di Whisky, smuove dalle riste molti e con la sua sincertià"scandalizza", ma poi incontra un'anziana signorea, che l'avida e prepotente nipote vuol far interdire. la vecchia donna andrà a vivere con lei sul barcone, ma, quando la perfida nipote individua la sua residenza, si arriva a un processo, dove la ragazza sarà testimone determinate. Happy end per un film piaceovle, sospeso tra commedia e storia"seria"pur se non propriamente"drammatica)che rivaluta la anura versus la cultura o meglio spiega come la cultura debba apprendere dalla natura, dalla spontanietità di chi vive quasi"rousseauniamente", obbedendo alle leggi naturali e non troppo alle vonvnezioni sociale, avendo ancora il dono dello stupore di fronte al mondo, che con la sincertità e l'amore per la verità sa "smuovere"i parrucconi più inveterati, venendo naturalente rigutata dai parruconni increspati, irretiti dalle loro sciocche divie di mero potere"usurpato". Gli States d'inazio anni Sixties, per recuperare una vergiinitàperduta(guerra di Corea, del Vientam appena inziata in quell'anno, Baia dei Porci etc.)sognano e lo fnanno ideliazzanto, con Emerson e i trascendentalisti la nautra e il"vivere in accordo cin la stess"... UNa testimonianza che sembra venirci da chissà quali latitudini e da quai tempi"perduti"quando invece si tratta dio un'odealizzazione della vita semp0lice, "country", con interpreti come Sandra Dee e John Gavin, il prof innamorato che qui non è un"Pigmalione", ma è invece una sorta di "scorate"che maietucamente sa far emergere il meglio della paostella, che vive con una capara e sa i "turcchi"dlella vita in armonia con la natura, E c'è Beulah Bondi, nel ruolo dell'anziana signora non"indifesa"ma costretta a fingersi tale..., UN vero recupero del vero.bello.buono/che farebbe felice Hans Urs von Balthasar ma farebbe infuriare Charles Baudelaire....)in una chiave nella quale l'AMerica o meglio gli USa vogliono dimenticare far dimneticare "colol War"e maccartismo, puntando sui falori semplic, naturali, sorti dalla realtà "vera", con una radice letteraria e con la speranza(illsuione? NIetzsche parlava di un ritorno della natura"in imperus naturalibus"...)di un mondo migliore, sito appunto in mezzo alla natura e decisamene"country"... El Gato
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