Sentimentale,
durata 110 min.
- Italia 2009.
- Medusa
uscita mercoledì 11febbraio 2009.
MYMONETROQuesto piccolo grande amore
valutazione media:
1,67
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Come tutti quelli che non amano le storielline d'amore potrei dire: "No il solito film!"- invece è godibile proprio xchè leggero come lo sono le canzoni di Baglioni, ma che descrivono un sentimento; bisognerebbe staccare gli attori dal film,che sono molto bravi, fanno il loro nel contesto che li circonda; le canzoni scandiscono con le loro parole i dialoghi, e poi in molti punti il film è ironico, e questo spezza i turbamenti della storia d'amore; c'è la romanità che piace a tutti, quella genuina, mai volgare, ci sono anche esperimenti di ripresa e trovate originali, come Centocelle vestita di colori e la "BODYCAMERA" per descrivere la carica della polizia nelle prime scene; e poi le canzoni, Baglioni non piace a tutti ma chi in alcuni momenti non ha canticchiato in testa una sua canzone?
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Come tutti quelli che non amano le storielline d'amore potrei dire: "No il solito film!"- invece è godibile proprio xchè leggero come lo sono le canzoni di Baglioni, ma che descrivono un sentimento; bisognerebbe staccare gli attori dal film,che sono molto bravi, fanno il loro nel contesto che li circonda; le canzoni scandiscono con le loro parole i dialoghi, e poi in molti punti il film è ironico, e questo spezza i turbamenti della storia d'amore; c'è la romanità che piace a tutti, quella genuina, mai volgare, ci sono anche esperimenti di ripresa e trovate originali, come Centocelle vestita di colori e la "BODYCAMERA" per descrivere la carica della polizia nelle prime scene; e poi le canzoni, Baglioni non piace a tutti ma chi in alcuni momenti non ha canticchiato in testa una sua canzone? Nella melodia non ha mai toppato o raramente; xchè la Pausini o Ramazzotti dovrebbero essere migliori?
Non si può rimanere delusi da questo film!
Come quando si ascolta una canzone la prima volta, il filma va visto più volte, per apprezzarne la qualità interpretativa più che la storia in sè e si scopre che invece è come non sospettavi
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Grandissima delusione, è davvero una narrazione intorno al nulla: mieloso, anacronistico, noioso e ruffiano senza alcuna capacità di graffiare. Probabilmente è un film che possono apprezzare gli adolescenti di oggi, un ennesimo tentativo di scimmiottare il "Tempo delle Mele", ma siamo lontani mille miglia da qualcosa che assomigli veramente a un film di cinema, siamo ancora dentro modelli televisivi rigorosamente italiani. E se neppure "Notte prima degli Esami", "Come ti vuoi", "Ho voglia di te" erano riusciti a superare il facile schematismo dei filmetti adolescenziali italiani, qui si sfiora spesso e volentieri il patetico. Ennesima delusione del cinema italiano. Una qualsiasi serie televisiva americana è più accattivante di questo neo cinema adolescenziale italiano pensato, diretto e prodotto per un pubblico giovane a digiuno di cinema (quello vero).
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C’è una sostanziale differenza tra libro e film: “Questo piccolo grande amore“ (Q.P.G.A.) nella struttura del libro mette in risalto la difficoltà del vivere (un amore) e l’amore (quello con la “A” maiuscola) come via d’uscita ai problemi esistenziali; mentre il film sembra seguire pedissequamente le tracce (13) dell’album omonimo del 1972 e perde così l’occasione di rivelarci l’amore come toccasana degli accadimenti quotidiani. Infatti il film “taglia” il prima e il dopo del protagonista: un prima che è una blanda esistenza dorata nella Parigi dei giorni nostri con una relazione amorosa sciatta e sfuggevole e un dopo che è il riscatto dell’amore stesso dopo una viaggio materiale e dell’anima indietro nel tempo a Roma.
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C’è una sostanziale differenza tra libro e film: “Questo piccolo grande amore“ (Q.P.G.A.) nella struttura del libro mette in risalto la difficoltà del vivere (un amore) e l’amore (quello con la “A” maiuscola) come via d’uscita ai problemi esistenziali; mentre il film sembra seguire pedissequamente le tracce (13) dell’album omonimo del 1972 e perde così l’occasione di rivelarci l’amore come toccasana degli accadimenti quotidiani. Infatti il film “taglia” il prima e il dopo del protagonista: un prima che è una blanda esistenza dorata nella Parigi dei giorni nostri con una relazione amorosa sciatta e sfuggevole e un dopo che è il riscatto dell’amore stesso dopo una viaggio materiale e dell’anima indietro nel tempo a Roma. Nel film resta il centro e il centro altro non è che una storia d’amore adolescenziale come tanto cinema italiano dei giorni nostri e che così perde l’occasione di mostrarci come era l’Italia dal ’68 al ’77. Eppure c’erano tutti i presupposti almeno per una analisi sociologica di quegli anni: gli anni di piombo che sembrano non esistere tanto spensierata è la vita dei due ragazzi che pure frequentano liceo e università; il divario sociale dovuto alle classi di appartenenza dei due: lei fighettina del centro storico, lui l’emarginato di periferia che trova realizzazione nella borgata e nel branco; le manifestazioni politiche di quegli anni appena accennate in una scena anestetica di volantinaggio. Niente, niente di tutto ciò è trattato anche lontanamente come si dovrebbe per un film diretto ai giovani e che dovrebbe almeno ricordare il passato prossimo del nostro paese.
Rimane Baglioni con le sue canzoni e sembra di stare a guardare un ingombro video clip su MTV che ci riporta indietro nel tempo, a quei “musicarelli” degli anni sessanta in cui Gianni Morandi era il soldato innamorato e alle brutte riproposizioni dei musical degli anni settanta, con una reinterpretazione di “Hair” veramente sfacciata. In un simile contesto francamente non si poteva chiedere di più di quello che hanno fatto ai giovani interpreti e se Emanuele Bosi fa il verso, senza però riuscirci più di tanto, all’imbronciato Scamarcio, Mary Petruolo almeno ha dalla sua la bellezza, seppur artefatta, dei giovani di oggi. Sinceramente da uno come Ivan Cotroneo, scrittore apprezzato, mi sarei aspettato molto di più sotto il piano della sceneggiatura che rappresenta per molti versi un fallimento completo e dal regista Riccardo Donna non si poteva aspettare di più visto il suo curriculum prettamente televisivo. Alla fine posso dire che Q.P.G.A. è un film che può intrattenere una serata senza nessun interesse in casa propria.
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La chance di mettere in immagini il concept album di Baglioni è stata sfruttata male, a partire dalla scelta del regista, di stampo troppo televisivo, e continuando coi dialoghi, che appaiono a tratti imbarazzanti per la loro l'artificiosità (errore del dialoghista o degli attori??). Allora perché non fare direttamente un musical? l'album contiene canzoni che sembrano fatte apposta (ascoltate "che begli amici" nella versione originale, così com'è,è già un pezzo da musical). Da conoscitrice ed estimatrice(non mi piace il termine "fan") di Baglioni mi dispiace che l'occasione sia stata mancata.
[+] d'accordo (di alespiri)[ - ] d'accordo
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La storia d'amore è molto anacronistica e non è nemmeno adatta per gli adolescenti moderni,soprattutto per coloro che al primo appuntamento non si limitano di certo ad un bacio, nè tanto meno a rifiutarlo per il timore di lasciare una buona immagine di sè agli altri.
Non mancano slanci di puro romanticismo, di cui si sente nostalgia.
Tutto sommato è una buona raccolta dei successi di Baglioni, che ha dato modo di ascoltare a chi, come me, non l'aveva mai fatto.
Dato l'esordio e la durata molto smielata del film, ha contrastato nettamente con l'amoro di un finale insoddifacente.
Ho scelto di vederlo per scaricare la tensione della seduta di laure che mi aspettava il giorno seguente, ma il risultato non è stato producente: sono uscito dalla sala più nervoso che all'entrata.
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La storia d'amore è molto anacronistica e non è nemmeno adatta per gli adolescenti moderni,soprattutto per coloro che al primo appuntamento non si limitano di certo ad un bacio, nè tanto meno a rifiutarlo per il timore di lasciare una buona immagine di sè agli altri.
Non mancano slanci di puro romanticismo, di cui si sente nostalgia.
Tutto sommato è una buona raccolta dei successi di Baglioni, che ha dato modo di ascoltare a chi, come me, non l'aveva mai fatto.
Dato l'esordio e la durata molto smielata del film, ha contrastato nettamente con l'amoro di un finale insoddifacente.
Ho scelto di vederlo per scaricare la tensione della seduta di laure che mi aspettava il giorno seguente, ma il risultato non è stato producente: sono uscito dalla sala più nervoso che all'entrata.
Mary Petruolo è bellissima, ed è stata l'unica consolazione.
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[+] com'è andata la laurea? (di alespiri)[ - ] com'è andata la laurea?
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Andrea e Giulia sono due giovani romani di diversa estrazione sociale, lui gia studente universitario lei ancora liceale, che si innamorano ai tempi della contestazione studentesca, fa da sfondo una città coloratissima. E' un film decisamente banale, retorico e a tratti imbarazzante per i ruoli inconsistenti, Andrea si dipinge nelle prime scene come colui che cambierà il mondo ma l'unico sforzo che riesce a compiere è correre per le strade della città per scappare alla polizia durante una manifestazione. Giulia "deve" litigare con sua madre per far emergere lo spirito di una ragazzina ribelle. I dialoghi sono lapalissiani e pomposi, non convincono per l'ovvietà che li caratterizza. Le battute che sembrano cronometrate lasciano poco spazio alla passione, che pur dovrebbe emergere considerando che la storia è incentrata sul primo amore dei due giovani, stupiscono più per la loro illogicità e infondatezza che per la capacità di far emergere i personaggi.
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Andrea e Giulia sono due giovani romani di diversa estrazione sociale, lui gia studente universitario lei ancora liceale, che si innamorano ai tempi della contestazione studentesca, fa da sfondo una città coloratissima. E' un film decisamente banale, retorico e a tratti imbarazzante per i ruoli inconsistenti, Andrea si dipinge nelle prime scene come colui che cambierà il mondo ma l'unico sforzo che riesce a compiere è correre per le strade della città per scappare alla polizia durante una manifestazione. Giulia "deve" litigare con sua madre per far emergere lo spirito di una ragazzina ribelle. I dialoghi sono lapalissiani e pomposi, non convincono per l'ovvietà che li caratterizza. Le battute che sembrano cronometrate lasciano poco spazio alla passione, che pur dovrebbe emergere considerando che la storia è incentrata sul primo amore dei due giovani, stupiscono più per la loro illogicità e infondatezza che per la capacità di far emergere i personaggi.
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Com'eravamo ?
Manifesto ossimoro
Falso ritratto.
Durata: La freschezza immediata delle canzoni di Baglioni si stempera nella banalità più trita vorrebbe citare "hair" ma non riesce nemmeno ad arrivare a Muccino.
Trama:
Non basta mettere insieme alcune canzoni che hanno cavalcato molti momenti storici per descrivere un'epoca.
La pedissequa resa in immagini,già abbastanza evocative e apprezzabili, del contenuto espresso dal cantautore trascina alla ridondanza fino al limite del mal di panza. TERRIBILE
Lo spettatore che si scopre (essendo andato a vederlo) poco esigente: Se la vita è sogno la dimensione onirca è realtà di ritorno ? Un'occasione mancata sia di un musical all'italiana sia di rivitalizzare il "musicarello".
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Com'eravamo ?
Manifesto ossimoro
Falso ritratto.
Durata: La freschezza immediata delle canzoni di Baglioni si stempera nella banalità più trita vorrebbe citare "hair" ma non riesce nemmeno ad arrivare a Muccino.
Trama:
Non basta mettere insieme alcune canzoni che hanno cavalcato molti momenti storici per descrivere un'epoca.
La pedissequa resa in immagini,già abbastanza evocative e apprezzabili, del contenuto espresso dal cantautore trascina alla ridondanza fino al limite del mal di panza. TERRIBILE
Lo spettatore che si scopre (essendo andato a vederlo) poco esigente: Se la vita è sogno la dimensione onirca è realtà di ritorno ? Un'occasione mancata sia di un musical all'italiana sia di rivitalizzare il "musicarello".
Perchè non affidarsi a uno sceneggiatore serio che desse consistenza all'idea non brutta ?
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Premetto che non conosco le canzoni di Baglioni e che mi aspettavo una storiella melensa e zuccherata fino alla nausea. E invece no!
Certo, si tratta di un film d'amore, cucito sulla trama di belle canzoni, genere film musicali degli anni 60 con Gianni Morandi e affini. Lo rendono diverso due cose:
Primo il finale, per niente scontato, e la successione degli avvenimenti, spesso non prevedibile.
E poi l'aspetto visivo del film, con dei begli "effetti speciali" che sembrano quasi non notarsi per quanto sono integrati con la storia.
Certo, non si tratta di un capolavoro come quando, sui titoli di coda, ti viene quasi da applaudire. Ma le due stellette sono tutte guadagnate. Immagino che un fan di Baglioni darebbe tranquillamente due stellette in piu'.
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Premetto che non conosco le canzoni di Baglioni e che mi aspettavo una storiella melensa e zuccherata fino alla nausea. E invece no!
Certo, si tratta di un film d'amore, cucito sulla trama di belle canzoni, genere film musicali degli anni 60 con Gianni Morandi e affini. Lo rendono diverso due cose:
Primo il finale, per niente scontato, e la successione degli avvenimenti, spesso non prevedibile.
E poi l'aspetto visivo del film, con dei begli "effetti speciali" che sembrano quasi non notarsi per quanto sono integrati con la storia.
Certo, non si tratta di un capolavoro come quando, sui titoli di coda, ti viene quasi da applaudire. Ma le due stellette sono tutte guadagnate. Immagino che un fan di Baglioni darebbe tranquillamente due stellette in piu'.
Nota di colore: la sala, composta per l'80% da giovani fanciulle :-) non ha viceversa gradito molto il finale
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[+] trp bello raga!!!!!!!!!!!! (di jessy07)[ - ] trp bello raga!!!!!!!!!!!!
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Il cinema mi ha sempre appassionata, e per cinema intendo TUTTO, dal cartoon Disney alla commedia romantica, al drammatico, al thriller, all'horror.
Mi piacciono i film impegnativi, ma, essendo di natura ROMANTICA, ogni tanto mi "sparo" qualche commedia con finale a "Tarallucci e vino".. la classica FAVOLA.
Così ho deciso stasera. Sono uscita di casa, consapevole di andare a vedere un film leggero ma piacevole, che tira su il morale.
Non giudico mai un film dai primi dieci minuti, perchè spesso sono solo introduttivi, ma devo ammettere che a partire dalla scena sul Lungotevere... l'ago della mia bilancia si è nettamente rivolto verso il disgusto.
A parte la serie di ballerini non coordinati fra loro ( superflui a mio avviso), mi sono resa conto che in effetti a mancare proprio era lo scheletro del film.
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Il cinema mi ha sempre appassionata, e per cinema intendo TUTTO, dal cartoon Disney alla commedia romantica, al drammatico, al thriller, all'horror.
Mi piacciono i film impegnativi, ma, essendo di natura ROMANTICA, ogni tanto mi "sparo" qualche commedia con finale a "Tarallucci e vino".. la classica FAVOLA.
Così ho deciso stasera. Sono uscita di casa, consapevole di andare a vedere un film leggero ma piacevole, che tira su il morale.
Non giudico mai un film dai primi dieci minuti, perchè spesso sono solo introduttivi, ma devo ammettere che a partire dalla scena sul Lungotevere... l'ago della mia bilancia si è nettamente rivolto verso il disgusto.
A parte la serie di ballerini non coordinati fra loro ( superflui a mio avviso), mi sono resa conto che in effetti a mancare proprio era lo scheletro del film. Qual'era il senso di questa storia? Io non l'ho trovato..
Sono rimasta sconcertata...
Che non avesse una morale lo immaginavo già, ma che un film d'amore, per giunta presentato nelle sale per San Valentino, non facesse nemmeno emozionare per i sentimenti... non l'avrei mai pensato.NIENTE! non mi hanno trasmesso assolutamente niente!
Allibita? Sicuramente...
Credo che paragonati a questo, altri titoli Italiani come Tre metri sopra il cielo, Ho voglia di te, Come tu mi vuoi, Scusa ma ti chiamo amore... siano delle pellicole da OSCAR... detto ciò... non credo ci sia bisogno di aggiungere altro se non che non ricordo di aver mai visto un film più brutto di questo.
L'UNICA COSA BELLA E' STATA RISENTIRE UNA DELLE CANZONI PIU' ROMANTICHE DI SEMPRE... QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE del grande Baglioni.
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Sono andata ieri sera a vedere l'anteprima assoluta. Volete la verità? Sarebbe stato meglio che fossi rimasta a casa! "Questo piccolo grande amore" non è altro che un piccolo grande "plof". L'ho trovato lento, pedante, pesante, incapace di emozionare, denso di luoghi comuni che ormai hanno stancato lo spettatore. Il presunto amore tra i due giovani funge da cornice sbiadita alle canzoni di Baglioni, facendo apparire l'intera pellicola come un banale omaggio alle note del cantautore. Gli attori sembrano più concentrati nel rispettare le pause tra una strofa e l'altra, che nel dare adito ad un sentimento vero e struggente. Deludente sotto tutti i punti di vista, dunque, questo film tanto pubblicizzato dai media nell'ultimo periodo.
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Sono andata ieri sera a vedere l'anteprima assoluta. Volete la verità? Sarebbe stato meglio che fossi rimasta a casa! "Questo piccolo grande amore" non è altro che un piccolo grande "plof". L'ho trovato lento, pedante, pesante, incapace di emozionare, denso di luoghi comuni che ormai hanno stancato lo spettatore. Il presunto amore tra i due giovani funge da cornice sbiadita alle canzoni di Baglioni, facendo apparire l'intera pellicola come un banale omaggio alle note del cantautore. Gli attori sembrano più concentrati nel rispettare le pause tra una strofa e l'altra, che nel dare adito ad un sentimento vero e struggente. Deludente sotto tutti i punti di vista, dunque, questo film tanto pubblicizzato dai media nell'ultimo periodo. Sarà forse il San Valentino alle porte a far colorare di rosa anche le critiche più severe? Non è certo il mio caso. ;)
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[+] che fine !!! perche ? (di sicilianodelbelgio)[ - ] che fine !!! perche ?
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