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martedì 11 marzo 2008
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tragica realtà di un bel paese da buttare
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Film in forma di documentario su un territorio che ad oggi è quello "con il livello di criticità ambientale più alto dell'intero mondo civile": tanto per citare una frase del magistrato che commenta -fornendo dati e numeri- le immagini disastrose che si srotolano in una seguenza incalzante e tragica. Quello che noi abbiamo negli occhi e nella mente in relazione alla parola "inquinamento" non si avvicina neppure alla realtà del territorio campano preso di mira dall'attività camorristica del traffico illegale di rifiuti, un tempo zona rurale d'eccellenza. Strato dopo strato si arriva alla verità più avvilente e cruda: l'elite manageriale e imprenditoriale del nord ha usufruito dei servigi dei trafficanti di rifiuti tappandosi occhi e naso, barricandosi nelle proprie sfarzose eco-ville, considerando la terra (altrui) in modo esclusivamente utilitaristico.
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Film in forma di documentario su un territorio che ad oggi è quello "con il livello di criticità ambientale più alto dell'intero mondo civile": tanto per citare una frase del magistrato che commenta -fornendo dati e numeri- le immagini disastrose che si srotolano in una seguenza incalzante e tragica. Quello che noi abbiamo negli occhi e nella mente in relazione alla parola "inquinamento" non si avvicina neppure alla realtà del territorio campano preso di mira dall'attività camorristica del traffico illegale di rifiuti, un tempo zona rurale d'eccellenza. Strato dopo strato si arriva alla verità più avvilente e cruda: l'elite manageriale e imprenditoriale del nord ha usufruito dei servigi dei trafficanti di rifiuti tappandosi occhi e naso, barricandosi nelle proprie sfarzose eco-ville, considerando la terra (altrui) in modo esclusivamente utilitaristico. Specchio di un sistema che ha come unico valore centrale il denaro: ad ogni costo.
E stavolta il prezzo è incommensurabile.
Assolutamente da vedere il film, encomiabile il coraggio dei registi che non ci risparmiano niente.
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(di pigliugul)
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angelo umana
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domenica 7 marzo 2010
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italia rovinata
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Il cinema è
una gran
cosa … ci
r a c c o n t a
storie altrui,
ci fa entrare
dentro fatti
accaduti altrove,
ci fa
vedere mondi
e realtà
che non vedremmo
altrimenti, ci mostra la
facilità con cui estranei si incontrano
e si conoscono, come non
spessissimo lasciamo che avvenga
nella nostra vita abituale.
Il cinema è inchiesta: Biùtiful
Càuntri è appunto questo, ci porta
nei siti dove la malavita riversa
rifiuti altamente inquinanti
(arsenico e amianto compresi,
solo per dirne due), con imprenditori
del nord che approfittano
di questo stoccaggio a buon mercato
(in una delle intercettazioni
telefoniche contenute nel film si
cita il nome del nostro innominabile
sommo presidente del Consiglio)
e politici di tutti i livelli che
si sono sempre voltati dall’altra
parte.
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Il cinema è
una gran
cosa … ci
r a c c o n t a
storie altrui,
ci fa entrare
dentro fatti
accaduti altrove,
ci fa
vedere mondi
e realtà
che non vedremmo
altrimenti, ci mostra la
facilità con cui estranei si incontrano
e si conoscono, come non
spessissimo lasciamo che avvenga
nella nostra vita abituale.
Il cinema è inchiesta: Biùtiful
Càuntri è appunto questo, ci porta
nei siti dove la malavita riversa
rifiuti altamente inquinanti
(arsenico e amianto compresi,
solo per dirne due), con imprenditori
del nord che approfittano
di questo stoccaggio a buon mercato
(in una delle intercettazioni
telefoniche contenute nel film si
cita il nome del nostro innominabile
sommo presidente del Consiglio)
e politici di tutti i livelli che
si sono sempre voltati dall’altra
parte.
Il film-documentario, girato in
presa diretta, fa parlare la gente
che vive e lavora in queste zone e
che … lentamente muore, giorno
dopo giorno, irrimediabilmente
malata come i suoi animali e il
suo territorio. Ormai non è più
solo questione di “sì ma non nel
mio giardino”, si tratta di tutta
una delle zone più floride dell’Italia
agricola e residenziale completamente
avvelenata; il film
può aiutare, fuori dai massimalismi,
a mettersi nei panni di chi
vive in quei luoghi e che non vuole
termovalorizzatori e discariche, anche perché le ecoballe
(della cui preparazione e stoccaggio
è responsabile Fibe-Impregilo)
contengono prodotti oltremodo
tossici per essere bruciati;
il così chiamato “compost”
che si versa nei terreni agricoli è
veleno.
Se Gomorra, film molto vero senza
concessioni all’azione e allo
spettacolo, tratto da un libro a
sua volta verissimo, può ancora
far pensare a qualche elemento
di fiction, Biùtiful Càuntri non
ne contiene alcuno: gli autori ci
portano a vedere – meglio di
qualsiasi programma televisivo a
parte Report – cosa veramente
sta avvenendo in una delle nostre
regioni, forse non la sola, e la
realtà quasi banalmente è agghiacciante,
inquietante più di
qualsiasi immaginazione.
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