andrefiora
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giovedì 22 gennaio 2009
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troppi vermi e poca sostanza
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Una cosa è certa: è già stato inventato tutto, nel genere horror. Tutto è stato visto e nessun arzigogolo terrificante o perverso potrà stupirci per la prima volta...Tanto più, che se il fantasmino che vaga nelle suonerie del cellualare può apparire un orrore moderno se non futuristico, il "merito" non va attribuito al regista di questo film, ma a quello dell'originale "The call", nemmeno tanto datato. Nulla di nuovo quindi, nulla di accattivante e soprattutto nulla di dignitosamente spaventevole, se non gli omini sfigurati...che ahimè però, vengono sbrdolati sul video ogni qual volta qualcuno debba morire, e che perdono dunque l'efficacia e persino il senso (chi diavolo sono tutti quanti?).
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Una cosa è certa: è già stato inventato tutto, nel genere horror. Tutto è stato visto e nessun arzigogolo terrificante o perverso potrà stupirci per la prima volta...Tanto più, che se il fantasmino che vaga nelle suonerie del cellualare può apparire un orrore moderno se non futuristico, il "merito" non va attribuito al regista di questo film, ma a quello dell'originale "The call", nemmeno tanto datato. Nulla di nuovo quindi, nulla di accattivante e soprattutto nulla di dignitosamente spaventevole, se non gli omini sfigurati...che ahimè però, vengono sbrdolati sul video ogni qual volta qualcuno debba morire, e che perdono dunque l'efficacia e persino il senso (chi diavolo sono tutti quanti?). Se non altro gli ultimi 20 minuti non ti fanno addormentare, non solo per il fatto che scolasticamente e diligentemente si cerca di dare delle spiegazioni a qualche particolare più volte ostentato (tutti quei vermi sono riconducibili ad un paio di lobrichi custoditi in un vasetto dalla piccola peste assassina) ma anche perchè dopo 1 oretta di noia e sequenze mai incisive quantomeno si vuole arrivare a capire chi cazzo ha fatto la prima fatale telefonata. Beh, in parte, come prevedibile, il film si ingolfa nei flash back dove ne esce colpevole una povera bambina, un po' troppo birbantella, che evidentemente in punto di morte riesce a far convogliare tutta la sua cattiveria dentro ad una mefitica telefonata appunto, che si perpetua nei secoli dei secoli. Amen.
A proposito, tutti quei Cristi e crocifissi, che diavolo c'entrano?
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fluturnenia
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venerdì 5 giugno 2009
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genesi di un ecolalia
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Nn sn lombriconi ma scolopendre, molto apprezzate dalla cucina thailandese. I Cristi, cm li chiama l'attento utente sotto di me, e santini vari sn solo appliques in uno show per boccaloni ideato dal tizio che vorrebbe far esorcizzare il cellulare, trovata alquanto bizzarra per usare un eufemismo, (quindi fanno parte della trama ovvero c'entrano). Ostentare dettagli nn sarebbe peccato tanto meno spiegarne tardivamente la presenza, semmai l'errore sta nella ridondanza dei dettagli, nella loro ripetitività e l'inconsistenza del fattore causale. In fondo il valore di questo remake nn è tanto inferiore all'originale, se nn fosse ke nn si sentiva la necessità di vedere qualcosa di già fatto. La vera idiozia è la ragione che porta il fantasma a scegliere le sue vittime.
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Nn sn lombriconi ma scolopendre, molto apprezzate dalla cucina thailandese. I Cristi, cm li chiama l'attento utente sotto di me, e santini vari sn solo appliques in uno show per boccaloni ideato dal tizio che vorrebbe far esorcizzare il cellulare, trovata alquanto bizzarra per usare un eufemismo, (quindi fanno parte della trama ovvero c'entrano). Ostentare dettagli nn sarebbe peccato tanto meno spiegarne tardivamente la presenza, semmai l'errore sta nella ridondanza dei dettagli, nella loro ripetitività e l'inconsistenza del fattore causale. In fondo il valore di questo remake nn è tanto inferiore all'originale, se nn fosse ke nn si sentiva la necessità di vedere qualcosa di già fatto. La vera idiozia è la ragione che porta il fantasma a scegliere le sue vittime. In pratica nn esiste nessuna correlazione tra l'entità e le sue prede, se nn la prima, per cui la catena che si crea risulta completamente priva di senso. Esattamente cm quelle a mò di sant'Antonio che fanno i giovanotti appunto con i cellulari. Solo che questa è letale! Il finale risulta un chiassoso bailamme che non riesce a rimediare la noia perdurante. Più che assomigliare al manuale del cinema horror, pare un corso di ripetizione. Infatti è un remake no?!
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ridatemi miike..!!!
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sabato 21 giugno 2008
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aspettando il remake di two sisters..
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CHIAMATA senza RISPOSTA, dovrebbe essere un remake, ma non lo è.
é un guazzabuglio d visioni gia viste, trite e ritrite..nonchè clone spietato dell'originale..!!
(remake a stelle e srisce del film giapponese "the call-non rispondere"
ATTENZIONE SPOILER..!!!
1_La prima morte si verifica, se nn erro, in una casa in perfetto stile giapponese in cui abita una ragazza di colore.La ragazza, vittima della telefonata maledetta, sente dei rumori provenire dal laghetto (cn tanto di carpe Koi)di casa, si avvicina quindi all'acqua x esaminarne la superfice; finisce così afferrata al viso da una mano grottesca e trascinata nelle profondità dello stagno.
Il gatto incuriosito osserva anchesso l'acqua della pozza, x finire a fare compagnia alla padrona all'interno del lago trascinato sempre dalla stessa mano demoniaca-i primi SPETTATORI iniziano a RIDERE e a DUBITARE della VALENZA del FILM-lo spettacolo prosegue con un tripudio di effetti speciali inutili e danneggianti che nn servono ad altro se non afar xdere credibilità all'opera.
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CHIAMATA senza RISPOSTA, dovrebbe essere un remake, ma non lo è.
é un guazzabuglio d visioni gia viste, trite e ritrite..nonchè clone spietato dell'originale..!!
(remake a stelle e srisce del film giapponese "the call-non rispondere"
ATTENZIONE SPOILER..!!!
1_La prima morte si verifica, se nn erro, in una casa in perfetto stile giapponese in cui abita una ragazza di colore.La ragazza, vittima della telefonata maledetta, sente dei rumori provenire dal laghetto (cn tanto di carpe Koi)di casa, si avvicina quindi all'acqua x esaminarne la superfice; finisce così afferrata al viso da una mano grottesca e trascinata nelle profondità dello stagno.
Il gatto incuriosito osserva anchesso l'acqua della pozza, x finire a fare compagnia alla padrona all'interno del lago trascinato sempre dalla stessa mano demoniaca-i primi SPETTATORI iniziano a RIDERE e a DUBITARE della VALENZA del FILM-lo spettacolo prosegue con un tripudio di effetti speciali inutili e danneggianti che nn servono ad altro se non afar xdere credibilità all'opera. Qndo a morire sarà l'amica della protagonista interverrà la polizia..capeggiata da un agente guarda caso giapponese che si dimostrerà la più scettica nell'attribuire agli omicidi una connotazione soprannaturale.Reduci da queste sottolineature,chiunque sia stato in giappone sa bene che oltre ad essere uno dei paesi tecnologicamente più all'avanguardia del mondo, è anche terra di maledizioni e leggende metropolitane, realtà appartenenti al folclore che persistono tuttora tra i giapponesi che da sempre si son distinti x essere stati in grado di coniugare perfettamente tradizioni antiche e stravaganti modernità.(quale studente d un qualsiasi liceo giapponese nn conosce la leggenda d HANAKO-SAN..??)Ed è proprio x questo che l'agente del film stona completamente cn il contesto, così come nn centra nulla una casa giapponese in UN FILM AMERICANO.!!!Citazioni..??forse..!!ma come ogni remake made in U.s.a. anche questo "Chiamata senza risposta"ha la capacità di banalizzare l'originale, copiandolo e decontestualizzandolo fino a portare lo spettatore al RISO INVOLONTARIO..!!!
2_I giapponesi si sà, sn x la stragrande maggioranza un popolo devoto alla religione scintoista, religione strettamente legata a questa terra che si basa sul culto degli antenati e della natura; è x questo che "The Call" nasceva in un contesto favorevole, in relazione con i temi trattati. Nn è lo stesso per "chiam.."che tra crocifissi, Madonne doloranti e Santi che si fanno demoni, trasforma una ghost story di matrice asiatica in una parabola al contrario.
3_Dell'originale, così, rimane solo la buccia (quello che nell'opera di Miike si poteva scartare xchè insapore). Valette presenta allo spettatore occidentele (che nel 2008, ripropone rifacimenti d film orientali, sostituendo gli "occhi a mandorla" cn quelli della Sossamon,che come tante si è dimostrata incapace di equivalere (qsta volta nn solo riguardo alle doti recitative) dell'attrice che interpretava la sua stessa parte nel film d BASE..!!!)un filmino x adolescenti che non si preoccupa minimamente di indagare sulle paure, ma che si limita a mostrarle.
Se nell'originale l'idea di base era che (come afferma lo stesso Miike)"quando si stà x morire si rimane da soli.."in qsta paella di immagini disgustose,nn si rintraccia nessun tema.
Ancora una volta, come nel recente remake di PULSE..è il nonsense a dominare gli interi 90 minuti.
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[+] ottio
(di dory)
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