sixy89
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martedì 21 dicembre 2010
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uma è sempre uma
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Nonostante questo film non sia alla sua altezza, Uma Thurman risulta ancora una volta stupenda e molto divertente anche in questo ruolo tragi-comico. La trama del film è decisamente banale e mediocre, per non parlare di alcuni attori, ma il complesso è un film abbastanza godibile, simpatico e tranquillo. Niente di spettacolare, ma buono per farsi qualche risata.
voto:6
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elgatoloco
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mercoledì 1 novembre 2017
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the reitman-toucha
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"My Super-Ex-Girlfriend"di Ivan Reitman(2006), con Uma Thurman, Luke Wilson, Anna Faris, Eddie Izzard(tutti eccelsi, sia mimicamente, sia a livello di gestualità, peccato non vederli /e in originale)è unfilm che mostra ancora una volta il"Reitman-Touch", quello dimostrato a suo tempo in film come"Ghostbusters"(1984), "Ghostbusters II"(1989) e "Kindergarten Cop"(1990), per citare solo alcuni titoli. Capace di passare dal comico al grottesco, meticciando i due generi, qui, da un lato c'è l'ironia grottesca sui supereroi(qui super-eroine, invero), dall'altro l'ironia e la comicità anche"comprensiva"sui due maschietti comunque adoranti, che passano un po'per"fessi", un po'anche per"imbranati", ossia presi tanto dalle loro occupazioni(dalle loro manie, approfondite come studi)da non vedere-tralasciare di vedere altri elementi, per cui si rintanano nel"loro mondo", meglio nella loro monade senza vedere quanto avviene fuori, salvo accorgersene dopo.
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"My Super-Ex-Girlfriend"di Ivan Reitman(2006), con Uma Thurman, Luke Wilson, Anna Faris, Eddie Izzard(tutti eccelsi, sia mimicamente, sia a livello di gestualità, peccato non vederli /e in originale)è unfilm che mostra ancora una volta il"Reitman-Touch", quello dimostrato a suo tempo in film come"Ghostbusters"(1984), "Ghostbusters II"(1989) e "Kindergarten Cop"(1990), per citare solo alcuni titoli. Capace di passare dal comico al grottesco, meticciando i due generi, qui, da un lato c'è l'ironia grottesca sui supereroi(qui super-eroine, invero), dall'altro l'ironia e la comicità anche"comprensiva"sui due maschietti comunque adoranti, che passano un po'per"fessi", un po'anche per"imbranati", ossia presi tanto dalle loro occupazioni(dalle loro manie, approfondite come studi)da non vedere-tralasciare di vedere altri elementi, per cui si rintanano nel"loro mondo", meglio nella loro monade senza vedere quanto avviene fuori, salvo accorgersene dopo. Ma qui la forza trainante è senz'altro quella femminile(diremmo che è un film"femminista", pur se diretto da un uomo), con una personalità trasgressiva come la Thurman, impegnata in tanti altri ruoli, in questi anni, da far passare quasi"sotto silenzio"alcune sue interrpretazioni come questa; capace di passare dall'innamorata gelosissima, ma poi anche implorante-adorante(quasi da"bipolare")alla donna che si rassegna, alla G-Girl, appunto, alla salvatrice della città dalla delinquenza, dotata di super-poteri, forse creati da un meteorite che l'aveva colpita al liceo(?), ad altro ancora... Rara capacità mimetica, che però è tipica anche degli altri interpreti, che pure recitano in ruoli minori, con l'eccezione di Luke Wilson. Continuo spiazzamento, ritmo frenetico, in un film che mostra come gli autori veri(pochi, ormai, anche proprio numericamente)sappiano sempre elevare il cinema al di sopra della piatta mediocrità che caratterizza una produzione "standard", dove il termine non vuole essere né offensivo né denigratorio, ma designare semplicemente quanto produttori e mercato richiedono, in quanto legati o se volete condizionati dalla legge della domanda e dell'offerta. Eugen Galasso
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gennaro
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lunedì 4 febbraio 2019
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protagonista odiosa
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Matt Saunders (Luke Wilson) è un archittetto che fa la brillante conoscenza di Jenny Johnson (Uma Thurman), una direttrice di galleria odiosa e antipatica. Si fidanzano, ma Matt non sa che lei è una supereroina e ha un ossessione di gelosia alle stelle. Così lui la molla e lei decide di vendicarsi usando i suoi super poteri.
Questa è la trama del film, ma c'è pure un'antagonista che serve a costruire un po' il passato di Jenny Johnson/G-girl.
La trama: è molto banale, ma gravedole per certi punti di vista tipo il combattimento finale molto ben calibrato oppure la scena del mega squalo bianco o quando i due protagonisti volano sopra New York.
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Matt Saunders (Luke Wilson) è un archittetto che fa la brillante conoscenza di Jenny Johnson (Uma Thurman), una direttrice di galleria odiosa e antipatica. Si fidanzano, ma Matt non sa che lei è una supereroina e ha un ossessione di gelosia alle stelle. Così lui la molla e lei decide di vendicarsi usando i suoi super poteri.
Questa è la trama del film, ma c'è pure un'antagonista che serve a costruire un po' il passato di Jenny Johnson/G-girl.
La trama: è molto banale, ma gravedole per certi punti di vista tipo il combattimento finale molto ben calibrato oppure la scena del mega squalo bianco o quando i due protagonisti volano sopra New York. Qualche risata la strappa nonostante molte scene "comiche" siano forzate oppure un po' volgari, ma forse sono un po' punti di vista.
Personaggi: Matt è un personaggio semplicemente simpatico e non lo considero stupido anche dopo che molla Jenny che è antipatica perché crede di avere ragione a tutti i costi e la sua reazione è troppo esagerata. I protagonisti litigano per una questione stupida ed è spiegata pure male.
Hannah Lewis è l'amica di Matt e lui la considera l'amore della sua vita, ma questo personaggio non l'ho odiato ed è la prima volta.
Di solito, questi personaggi sono odiosi e si intromettono sempre nella vita amorosa diventando gelose così a caso, invece qui è il personaggio odioso è proprio la protagonista come se i ruoli si invertono. Per ultimo, l'amico di Matt che compare pochissimo e il professior Bedlam/Berry che invece ha un ruolo più importante e anche lui è un simpaticone.
L'idea: il film ha un'idea originale e tenta di variare il genere, ma purtroppo ci riesce solo a metà a causa anche di un ossessione non azzeccata. Diretto da Ivan Reitman ( il mitico regista di Ghostbusters) è un film in cui conta solo i super poteri che sono belli da vedere e capirli in tutti i sensi ed è l'unica cosa veramente riuscita del film. Il resto è così così.
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elgatoloco
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martedì 16 aprile 2019
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benissmo sempre, reiman
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"My Super Ex-Girlfriend"(Ivan Reitman), film del 2006, dimostra che questo notevole autore comico, che ha il senso(tutto ebraico)del"witz", ossia(in yiddsih)del comico, nel senso esaminato variamente e genialmente, da Freud, Bergson e Pirandello(tra gli altri)è pienamente colto nella sua importanza fondamentale. La super-Girlfirend(la Thurman, nel film)è gelosissima e insidiosa verso il suo boyfriend, abbastanza imbranato(come rischiamo di essere sempre, noi"maschietti", talora persino i machos...), tanto da rivaleggiare prima, poi di accordarsi con la sua rivale... Il mito della"supergirl", molto più bello e intrigante di quello del"superman", non viene distrutto, ma certamente relativizzato e messo in scacco, in quanto non più"onnipervasivo", per fortuna, vista l'accennata relativizzazione.
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"My Super Ex-Girlfriend"(Ivan Reitman), film del 2006, dimostra che questo notevole autore comico, che ha il senso(tutto ebraico)del"witz", ossia(in yiddsih)del comico, nel senso esaminato variamente e genialmente, da Freud, Bergson e Pirandello(tra gli altri)è pienamente colto nella sua importanza fondamentale. La super-Girlfirend(la Thurman, nel film)è gelosissima e insidiosa verso il suo boyfriend, abbastanza imbranato(come rischiamo di essere sempre, noi"maschietti", talora persino i machos...), tanto da rivaleggiare prima, poi di accordarsi con la sua rivale... Il mito della"supergirl", molto più bello e intrigante di quello del"superman", non viene distrutto, ma certamente relativizzato e messo in scacco, in quanto non più"onnipervasivo", per fortuna, vista l'accennata relativizzazione. Anna Faris è la rivale simpatica(ttroppo bionda, ma questo è giudizio personale)nonché-cosa più importante-brava, ma anche gli intepreti maschili se la cavano più che bene. Anche la casualità del meteorite o meglio pezzo dello stesso che rende(renderebbe, anzi...) supereroi/eroine deve indurre a pensare non poco... Un gioco intelligente, in complesso, che diverte ma fa pensare che non sia schiavo di social e acriticamente di tutti i mass-,media--- El Gato
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