rossella iannone
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sabato 23 giugno 2007
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un seguito spettacolare, che non delude affatto.
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raro che il seguito di un film di per sè già perfetto, possa essere altrettanto perfetto.
eppure è quanto avviene con before sunset.
è bellissimo il modo in cui hanno lavorato sui personaggi, sono cresciuti senza perdere quella personalità che li aveva contraddistinti nel film precedente, nulla è lasciato al caso.
lui, che si lamentava (nel primo film) di come i suoi stessero insieme solo per amore dei figli, e che poi si ritrova a fare lo stesso.
lei, che è ancora più complicata e speciale del solito, insicura sull'amore, indipendente e fiera. persino la casa in cui vive è stata scelta estremamente con cura, si sente che è "di celine".
vedendo lo speciale, ho scoperto che il regista ha lavorato alla sceneggiatura insieme agli attori stessi.
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raro che il seguito di un film di per sè già perfetto, possa essere altrettanto perfetto.
eppure è quanto avviene con before sunset.
è bellissimo il modo in cui hanno lavorato sui personaggi, sono cresciuti senza perdere quella personalità che li aveva contraddistinti nel film precedente, nulla è lasciato al caso.
lui, che si lamentava (nel primo film) di come i suoi stessero insieme solo per amore dei figli, e che poi si ritrova a fare lo stesso.
lei, che è ancora più complicata e speciale del solito, insicura sull'amore, indipendente e fiera. persino la casa in cui vive è stata scelta estremamente con cura, si sente che è "di celine".
vedendo lo speciale, ho scoperto che il regista ha lavorato alla sceneggiatura insieme agli attori stessi. e forse è per questo che è fatto così bene.
un'ultima cosa: un film sull'amore in cui non c'è neppure un bacio. questa si che è un vero spettacolo, al pari di lost in traslation, e di quel qualcosa che bill murrey e la johansson si dicono, senza farlo sapere a noi.
assolutamente da vedere. è un film speciale. veramente.
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(di jason wyngarde)
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mario ausoni
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lunedì 27 agosto 2007
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polvere di nostalgia
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davvero delizioso! ma non di quella delizia speciosa di cioccolattino sciolto in bocca, stomachevole alla lunga, non di certo! i dialoghi briosi, che volano dal melò d'autore alla comicità cerebrale, (un woody allen non troppo d'annata).
gli eloqui si dispiegano con eleganza, attorniati da una parigi slavata, di dedali e amorevolmente triste.
senza colpi d'effetto, di cui il cinema americano fa un uso smodato, il film riesce a insinuarsi tra i recettori della nostalgia situati nell'amigdala del cervello e smuovere la polvere pletorica che la nostra realtà ha gettato sulla nostra indefettibile smania di semplicità, di inconcludente passione, di speranze mai svelate, (vedi finale). per me il film è stato tutto questo.
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(di lolita)
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sorella luna
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sabato 28 aprile 2012
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letteralmente commossa
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Dopo tanti anni ho rivisto Before sunset...volutamente...
Ero stordita e commossa...un effetto che il buon cinema spesso mi fa.
Il primo capitolo è senza parole nonostante ce ne siano parecchie
il fatto è che non annoia, non stanca,i due ragazzi trattano un sacco di argomenti e mentre esprimono le loro opinioni stanno in effetti comunicando ad un livello sottostante , più profondo... non si stanno solo innamorando, quello è una conseguenza, si stanno "incontrando".
Si tratta di un incontro karmico, di quelli che non puoi più fare finta che non sia accaduto. Questo secondo capitolo conferma tutte le premesse, non è migliore del primo...non esisterebbe senza il primo, che è la base indispensabile per questo "ritrovarsi" dell'anima, senza peraltro essersi mai perduti.
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Dopo tanti anni ho rivisto Before sunset...volutamente...
Ero stordita e commossa...un effetto che il buon cinema spesso mi fa.
Il primo capitolo è senza parole nonostante ce ne siano parecchie
il fatto è che non annoia, non stanca,i due ragazzi trattano un sacco di argomenti e mentre esprimono le loro opinioni stanno in effetti comunicando ad un livello sottostante , più profondo... non si stanno solo innamorando, quello è una conseguenza, si stanno "incontrando".
Si tratta di un incontro karmico, di quelli che non puoi più fare finta che non sia accaduto. Questo secondo capitolo conferma tutte le premesse, non è migliore del primo...non esisterebbe senza il primo, che è la base indispensabile per questo "ritrovarsi" dell'anima, senza peraltro essersi mai perduti... Io li avrei premiati entrambi in un colpo solo! Nel 2005 per esempio! Come fecero per la trilogia dell'Anello...Aspettarono che fosse finita e poi diedero un unico premio Oscar. Questo è cinema d'autore, senza scomodare Rohmer... ed i due attori si sente che hanno partecipato alla sceneggiatura, è perfetta, senza sbafature o cadute di tono... Che meraviglia! Sono davvero commossa! Anche se arrivo tardi a scrivere questa cosa, il film non è per niente datato...è credibile, gli anni sono passati anche per loro...correndo come conigli! E questo ce li fa sentire umani, vicini. Lui perderà l'aereo ed io il sonno perchè mi sa che lo rivedrò un po' di volte ancora fino a perdermi nei loro sguardi e nel loro parlare senza un bacio che alla fine darselo è come infrangersi su una scogliera.
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tommyuntouchable
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domenica 8 aprile 2012
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magnifico e originale
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In questo film c'è la forza di ciò che inseguiamo veramente nel corso del nostro vivere. Ti fa credere che alla fine la cosa più importante non è far diventare il sogno in realtà, perchè alla fine ci si innamora di quel sogno e la realtà assume tutt'altri connotati. Finisce per non essere strettamente desiderato ciò che potrebbe derivare da quell'incontro, le possibili conseguenze si annullano dalla sfuggevolezza del tempo che si trascorre insieme. Non importa il Dopo, perchè non lo si sfiora nemmeno, è l'Ora che conta, riuscendo ad accarezzarne la consistenza. E' il succo della vita, ancor più dell'amore.
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In questo film c'è la forza di ciò che inseguiamo veramente nel corso del nostro vivere. Ti fa credere che alla fine la cosa più importante non è far diventare il sogno in realtà, perchè alla fine ci si innamora di quel sogno e la realtà assume tutt'altri connotati. Finisce per non essere strettamente desiderato ciò che potrebbe derivare da quell'incontro, le possibili conseguenze si annullano dalla sfuggevolezza del tempo che si trascorre insieme. Non importa il Dopo, perchè non lo si sfiora nemmeno, è l'Ora che conta, riuscendo ad accarezzarne la consistenza. E' il succo della vita, ancor più dell'amore. Lei nel film sostiene che amore e realtà siano qualcosa di differente, di non collegato. Ebbene ci sono tanti riferimenti che possono mostrare questa grande distanza. Ci si lascia trasportare da quel sogno fintanto che non diventa buio o quando sorgono le prime luci del mattino. In seguito, tutto torna ad essere naturale, normale, reale. Ma prima, e soltanto prima, si crede che quegli attimi siano la nostra vera vita, quella per cui ci si sente padroni del nostro destino, che si possa giocare con qualcosa che è inafferrabile, tanto si allontana nel rincorrerlo. Esattamente come nei sogni, gli occhi sono capaci di guardare tutto il panorama, trecentossessanta gradi di pianeta, anche se tutta la nostra attenzione è rivolta verso un unica fonte di curiosità. Ci entusiasma e ci impaurisce: è il gioco delle emozioni in circolo, continuano a ruotare senza seguire nessun schema e ognuna è forte e travolgente a modo loro. Il risveglio non potrà mai essere traumatico e l'idealizzazione non è mai esistita: si tratta di uno di quei momenti che ci riempiranno sempre, che abbiamo vissuto cogliendo il significato delle nostre esistenze, in quei precisi istanti abbiamo ricercato l'infinito, e provato a farlo combaciare con le nostre più profonde sensazioni... proprio come nei sogni.
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stefano capasso
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martedì 22 luglio 2014
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una ricapitolazione sulla vita
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Celine e Jessie si incontrano nuovamente dopo 9 anni a Parigi, in occasione della presentazione del libro di Jessie. Il libro tratta proprio di quell’incontro di un giorno, che aveva lasciato in loro suggestioni fortissime. Hanno poche ore a disposizione per stare insieme, Jessie ha un aereo che lo attende. Girando per Parigi si scambiano impressioni sulla loro vita, sul loro presente, sul passato e sulle loro aspirazioni. E più di tutto sull’amore, su quell’attimo inafferrabile che avevano sperimentato insieme e che è rimasto ad indicargli che la vita potrebbe essere diverso da quella che hanno ora e che tutto sommato manca di emozioni.
Interessante il film di Richard Linklater, che si poggia esclusivamente sul primo piano sui due che dialogano mentre sullo sfondo scorrono le immagini di Parigi.
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Celine e Jessie si incontrano nuovamente dopo 9 anni a Parigi, in occasione della presentazione del libro di Jessie. Il libro tratta proprio di quell’incontro di un giorno, che aveva lasciato in loro suggestioni fortissime. Hanno poche ore a disposizione per stare insieme, Jessie ha un aereo che lo attende. Girando per Parigi si scambiano impressioni sulla loro vita, sul loro presente, sul passato e sulle loro aspirazioni. E più di tutto sull’amore, su quell’attimo inafferrabile che avevano sperimentato insieme e che è rimasto ad indicargli che la vita potrebbe essere diverso da quella che hanno ora e che tutto sommato manca di emozioni.
Interessante il film di Richard Linklater, che si poggia esclusivamente sul primo piano sui due che dialogano mentre sullo sfondo scorrono le immagini di Parigi. E parlano di temi che stanno a cuore a tutti, una vastità di argomenti che nell’insieme costituiscono i punti focali dell’esistenza dell’individuo e che ne determinano la qualità. Proprio per questo il film si fa seguire con interesse e spesso con empatia, vista l’universalità dei sentimenti raccontati, comunque mai in forma banale.
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