stako
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venerdì 11 gennaio 2013
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alleati contro il razzismo
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La pellicola è incentrata sul conflitto bianchi-neri, il film ci propone, pur se sullo sfondo, anche un altro razzismo che è quello contro i diversi in genere: l'odio verso gli hippies, i gay ed anche solo contro chi non riesce ad ottenere una piena sufficienza a scuola.
L'arrivo di un coach di colore all'interno di una squadra di football cambierà il mondo dello sport e non solo, il film racconta il rapporto tra i due coach dapprima conflittuale poi avviato sulla via di una sempre più fitta collaborazione.
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La pellicola è incentrata sul conflitto bianchi-neri, il film ci propone, pur se sullo sfondo, anche un altro razzismo che è quello contro i diversi in genere: l'odio verso gli hippies, i gay ed anche solo contro chi non riesce ad ottenere una piena sufficienza a scuola.
L'arrivo di un coach di colore all'interno di una squadra di football cambierà il mondo dello sport e non solo, il film racconta il rapporto tra i due coach dapprima conflittuale poi avviato sulla via di una sempre più fitta collaborazione. Un rapporto nel quale l'iniziale diffidenza cede il passo al rispetto verso l'altro e dove la rispettiva etica professionale ha la meglio sull'odio e sul rancore.
L'amicizia tra i due allenatori sarà un valido alleato nella lotta contro il razzismo, diverranno parole d'ordine per i ragazzi e grazie a questo riusciranno ad essere più forte degl'avversari, delle persone e persino del mondo intero.
La pellicola è di notevole fattura vale assolutamente la pena vedere questo capolavoro
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andrea zagano
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giovedì 13 giugno 2013
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i titans vincono sempre,oltre ogni merito sportivo
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Ottima pellicola. L'imperativo è quello di non analizzarla dal punto di vista tecnico, di non concentrarsi troppo su inquadrature speciali o riprese a mano che sottolineino la bravura del regista. No. Analizzatela col cuore e non fa niente se si sta parlando di un film un po' troppo 'americano' in una cultura come la nostra, in cui la palla ovale non ci azzecca molto. "Il sapore della vittoria" è una grande opera che analizza le difficoltà di far convivere due razze diverse in uno stato, la Virginia, da sempre oscurato dallo spettro del razzismo. Difficoltà parzialmente superate grazie al potere dello sport, il football in questo caso, ottimo specchio della vita.
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Ottima pellicola. L'imperativo è quello di non analizzarla dal punto di vista tecnico, di non concentrarsi troppo su inquadrature speciali o riprese a mano che sottolineino la bravura del regista. No. Analizzatela col cuore e non fa niente se si sta parlando di un film un po' troppo 'americano' in una cultura come la nostra, in cui la palla ovale non ci azzecca molto. "Il sapore della vittoria" è una grande opera che analizza le difficoltà di far convivere due razze diverse in uno stato, la Virginia, da sempre oscurato dallo spettro del razzismo. Difficoltà parzialmente superate grazie al potere dello sport, il football in questo caso, ottimo specchio della vita.
Il messaggio è più che esplicito, il razzismo dev'essere sconfitto, per far nascere senza problemi nuove relazioni interrazziali.
Ricordiamo sempre che il cinema è stato utilizzato nei primi anni di vita come mezzo di propaganda ma anche come diffusore di messaggi. A distanza di cent’anni otteniamo ancora lo stesso risultato ed è un grande incoraggiamento per il futuro.
Storia vera e commuovente, nessun titolo poteva essere più azzeccato per la traduzione italiana di "Remember the Titans"; il sapore della vittoria lascia intendere che i Titans vincono sempre e comunque, andando oltre qualsiasi merito sportivo. Conservate qualche lacrimuccia per la fase calda...
Il film pecca un po' dal punto di vista tecnico. Non scarso, ci tengo a precisarlo, ma la regia è un po' troppo piatta. Il messaggio contenuto all'interno della pellicola spazza via tutto, il prodotto è ottimo e non può essere considerato un capolavoro solo perché, come già detto, manca proprio il tocco del regista; ma anche volendo, come si fa a parlare male di un film come questo!?
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onufrio
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mercoledì 5 aprile 2017
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i titani della virginia
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1971, in Virginia una riforma scolastica per la prima volta unisce studenti bianchi e neri sotto un unico tetto, e di conseguenza la squadra di football subirà dei mutamenti a partire dall'arrivo del nuovo coach Boone (D.Washington) ed il declassamento di coach Yoast (W.Patton) come vice allenatore, impegnato ad allenare esclusivamente la fase difensiva, di un gioco che per la maggior parte degli italiani (me compreso) è abbastanza sconosciuto nei suoi particolari e nelle proprie regole. Ma ciò che conta in questo film è il potere dello sport in generale, in grado di unire popoli di ogni razza e colore della pelle e di mettere da parte stupidi rancori creati da una storica ignoranza che per decenni ha portato e porta purtroppo ancora a tante vittime nel mondo.
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1971, in Virginia una riforma scolastica per la prima volta unisce studenti bianchi e neri sotto un unico tetto, e di conseguenza la squadra di football subirà dei mutamenti a partire dall'arrivo del nuovo coach Boone (D.Washington) ed il declassamento di coach Yoast (W.Patton) come vice allenatore, impegnato ad allenare esclusivamente la fase difensiva, di un gioco che per la maggior parte degli italiani (me compreso) è abbastanza sconosciuto nei suoi particolari e nelle proprie regole. Ma ciò che conta in questo film è il potere dello sport in generale, in grado di unire popoli di ogni razza e colore della pelle e di mettere da parte stupidi rancori creati da una storica ignoranza che per decenni ha portato e porta purtroppo ancora a tante vittime nel mondo.
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