ziogiafo
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martedì 19 giugno 2007
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quando l’arte non teme confronti…
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ziogiafo - Moby Dick, la balena bianca - USA 1956 - Straordinaria trasposizione cinematografica di uno dei più grandi romanzi della narrativa mondiale, scritto da Herman Melville nel 1851. Questo capolavoro della letteratura statunitense, viene riportato sul grande schermo da uno dei più illuminati registi di tutti i tempi:John Huston.
Un viaggio allucinante attraverso tutti gli oceani della baleniera Pequod e del suo equipaggio, impegnato in una forsennata caccia alla terrificante balena bianca. La storia viene raccontata attraverso le riflessioni di Ismaele, giovane marinaio che si imbarca dall'isola di Nantucket sulla maestosa baleniera (Il Pequod), per provare nuove avventure… “Intorno al mondo! Intorno al mondo!” Il capitano Achab è il comandante del Pequod, è un uomo dal carattere scostante, è una figura austera che desta timore, è un vecchio cacciatore di balene, ed è perseguitato da un’ossessione: vendicarsi di Moby Dick.
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ziogiafo - Moby Dick, la balena bianca - USA 1956 - Straordinaria trasposizione cinematografica di uno dei più grandi romanzi della narrativa mondiale, scritto da Herman Melville nel 1851. Questo capolavoro della letteratura statunitense, viene riportato sul grande schermo da uno dei più illuminati registi di tutti i tempi:John Huston.
Un viaggio allucinante attraverso tutti gli oceani della baleniera Pequod e del suo equipaggio, impegnato in una forsennata caccia alla terrificante balena bianca. La storia viene raccontata attraverso le riflessioni di Ismaele, giovane marinaio che si imbarca dall'isola di Nantucket sulla maestosa baleniera (Il Pequod), per provare nuove avventure… “Intorno al mondo! Intorno al mondo!” Il capitano Achab è il comandante del Pequod, è un uomo dal carattere scostante, è una figura austera che desta timore, è un vecchio cacciatore di balene, ed è perseguitato da un’ossessione: vendicarsi di Moby Dick. Dopo pochi giorni dalla partenza, raduna gli uomini sul ponte della nave e li coinvolge in un giuramento di vendetta, dopo aver descritto quasi in preda ad un delirio, tutti i dettagli di quel mostro assassino che è la balena bianca, promette infine, una moneta d'oro a chi avvisterà per primo il cetaceo. L’odio nei confronti di Moby Dick è immenso e nasce dallo scontro che il capitano Achab ebbe molti anni prima con la mostruosa balena dalla “fronte rugosa e dalla mandibola storta”, che gli divorò una gamba, lasciandogli non solo enormi ferite nel corpo e nell’anima, ma un permanente rancore che quasi lo portò alla pazzia. Sulle meravigliose scene di caccia alle balene si soffermano le profonde riflessioni religiose e filosofiche di Ismaele, che come tutti gli altri marinai vive in preda all'inquietudine di Achab, il quale spesso si aggira nel silenzio della notte sul ponte della nave, agitandosi nel suo tormento, facendo rimbombare il rumore della protesi della sua gamba monca che batte con ritmo frenetico sul pavimento di legno, e i suoi passi si sentono fino alla stiva, dove i marinai cercano di riposare, assorti nei loro allucinanti pensieri. Sfidando il caldo tropicale e violenti tempeste, dopo varie peripezie Achab riesce finalmente a trovare la balena, intraprendendo una lotta epica con quel mostro che gli ha distrutto la vita. Tutto l’equipaggio del Pequod accecato dall’odio lo segue in questa lotta assassina senza scampo. Storia piena di significati allegorici, come la lotta contro il male nel mondo, visto anche come un eccesso di violenza commesso da parte di tutti gli uomini del Pequod, che quasi come se posseduti dal demonio, hanno abbandonato la retta via per adorare il Dio Achab. Un film eccezionale anche per la sua veste grafica, considerando l’epoca della sua uscita, ma soprattutto per l’alta scuola di recitazione dei suoi protagonisti, un arcigno Gregory Peck, fantastico nel ruolo del comandante del Pequod, una regia superlativa per le sequenze in mare aperto e non solo, degna del grande maestro John Huston. Ottima l’interpretazione di Leo Genn,nei panni di Starbuck (il comandante in seconda), memorabile cameo di Orson Welles e infine un elogio particolare al doppiaggio, a dir poco impeccabile, grazie alle grandi voci degli insuperabili doppiatori degli anni 50-60. Quando l’arte non teme confronti… Uno stile intramontabile. Cordialmente, ziogiafo
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yanez
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domenica 12 giugno 2005
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il dio cattivo
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Doveva essere un "remake" de "Il mostro del mare" di Willard Webb (1926) ma ne viene fuori tutto un altro film. Benché tratti dallo stesso racconto di Melville, il primo è un film buonista dal finale lieto,il secondo è un film "arrabbiato" dal finale tragico. lo stesso Huston afferma che il suo non è un film ma una bestemmia. Infatti il regista si spinge nel mezzo della lotta bene-male, facendo coincidere il male con Dio stesso ("se Dio avesse voluto farsi pesce, avrebbe scelto di diventare una balena" afferma un marinaio), un Dio vindice e impietoso di biblica memoria. Uno straordinario Peck, sofferente e rabbioso quanto basta, è al centro di un'opera tra le fondamentali dlla storia del Cinema.
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francesco marziani
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mercoledì 1 giugno 2016
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"laggiu', balene in vista"
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La storia comincia in un pomeriggio d'autunno nel 1841, dove Ismaele, il narratore della storia, cammina in una campagna isolata narrando al pubblico perché aveva deciso di andare per mare: quando giunge la sera, Ismaele giunge alla locanda dello sfiatatoio nel Massachussets, dove alcuni marinai gli dicono della durezza della vita di bordo e che una balena può distruggere un intero vascello.
Alla sera giunge alla locanda un ramponiere polinesiano di nome Queequeg, che dopo un primo momento di paura reciproca; i due fanno subito amicizia.
Il giorno dopo, Ismaele assiste alla celebrazione della messa di padre Mapple(interpretato da Orson Welles),che riesce a evocare stupore tra i popolani con grandi orazioni sempre parlando della vita in mare.
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La storia comincia in un pomeriggio d'autunno nel 1841, dove Ismaele, il narratore della storia, cammina in una campagna isolata narrando al pubblico perché aveva deciso di andare per mare: quando giunge la sera, Ismaele giunge alla locanda dello sfiatatoio nel Massachussets, dove alcuni marinai gli dicono della durezza della vita di bordo e che una balena può distruggere un intero vascello.
Alla sera giunge alla locanda un ramponiere polinesiano di nome Queequeg, che dopo un primo momento di paura reciproca; i due fanno subito amicizia.
Il giorno dopo, Ismaele assiste alla celebrazione della messa di padre Mapple(interpretato da Orson Welles),che riesce a evocare stupore tra i popolani con grandi orazioni sempre parlando della vita in mare.
Più tardi Ismaele e Queequeg, decidono di partire insieme per andare a caccia di balene facendosi la sacrosanta promessa di essere sempre fedeli l'uno all'altro. Allora decidono di imbarcarsi sul Pequod; ma del capitano Achab di cui tutti parlano, non c'è anima viva.
Prima di salpare pero' incontrano uno strambo marinaio di nome Elijah, che gli profetizza che il loro viaggio sarà senza ritorno, perché la nave precipitera' negli abissi, ma Ismaele e Queequeg non prendono sul serio l'avvertimento e finalmente partono.
Con il passare dei giorni, Ismaele descrive al pubblico, i vari membri dell'equipaggio tra cui: Starbuck, Stubb e Flask; ovvero i tre ufficiali.
Una mattina pero' mentre stanno lavando il ponte della nave, arriva il misterioso capitano Achab( interpretato da Gregory Peck), che dice ai marinai di cercare e dare una caccia spietata a Moby Dick, la grande balena bianca che anni prima lo sfiguro' e lo rese zoppo.
Allora incominciano a dare la caccia a diverse balene, anche per ricavare olio per le lampade.
I giorni passano e Achab diventa sempre più impaziente al solo pensiero di cercare e uccidere Moby Dick; e anche le esortazioni del primo ufficiale Starbuck non serviranno per fargli cambiare idea.
Dopo aver incontrato il capitano Boomer, della nave Samuel Enderby di Londra, e il capitano Gardiner,che esorta Achab ad unirsi a lui per cercare una balena che uccise il suo unico figlio di sedici anni,Achab gli promette di cercare l'assassina di suo figlio per ucciderla.
Alla fine avviene lo scontro con Moby Dick che riesce ad uccidere Achab, dopo che questo gli era saltato addosso al corpo per ramponarla; ma il cetaceo non cede e distrugge la nave ' Pequod' che affonda insieme all'equipaggio.
Solo Ismaele riesce a salvarsi, venendo soccorso da un'altra nave qualche giorno dopo.
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francesco marziani
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mercoledì 1 giugno 2016
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"laggiu', balene in vista"
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La storia comincia in un pomeriggio d'autunno nel 1841, dove Ismaele, il narratore della storia, cammina in una campagna isolata narrando al pubblico perché aveva deciso di andare per mare: quando giunge la sera, Ismaele giunge alla locanda dello sfiatatoio nel Massachussets, dove alcuni marinai gli dicono della durezza della vita di bordo e che una balena può distruggere un intero vascello.
Alla sera giunge alla locanda un ramponiere polinesiano di nome Queequeg, che dopo un primo momento di paura reciproca; i due fanno subito amicizia.
Il giorno dopo, Ismaele assiste alla celebrazione della messa di padre Mapple(interpretato da Orson Welles),che riesce a evocare stupore tra i popolani con grandi orazioni sempre parlando della vita in mare.
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La storia comincia in un pomeriggio d'autunno nel 1841, dove Ismaele, il narratore della storia, cammina in una campagna isolata narrando al pubblico perché aveva deciso di andare per mare: quando giunge la sera, Ismaele giunge alla locanda dello sfiatatoio nel Massachussets, dove alcuni marinai gli dicono della durezza della vita di bordo e che una balena può distruggere un intero vascello.
Alla sera giunge alla locanda un ramponiere polinesiano di nome Queequeg, che dopo un primo momento di paura reciproca; i due fanno subito amicizia.
Il giorno dopo, Ismaele assiste alla celebrazione della messa di padre Mapple(interpretato da Orson Welles),che riesce a evocare stupore tra i popolani con grandi orazioni sempre parlando della vita in mare.
Più tardi Ismaele e Queequeg, decidono di partire insieme per andare a caccia di balene facendosi la sacrosanta promessa di essere sempre fedeli l'uno all'altro. Allora decidono di imbarcarsi sul Pequod; ma del capitano Achab di cui tutti parlano, non c'è anima viva.
Prima di salpare pero' incontrano uno strambo marinaio di nome Elijah, che gli profetizza che il loro viaggio sarà senza ritorno, perché la nave precipitera' negli abissi, ma Ismaele e Queequeg non prendono sul serio l'avvertimento e finalmente partono.
Con il passare dei giorni, Ismaele descrive al pubblico, i vari membri dell'equipaggio tra cui: Starbuck, Stubb e Flask; ovvero i tre ufficiali.
Una mattina pero' mentre stanno lavando il ponte della nave, arriva il misterioso capitano Achab( interpretato da Gregory Peck), che dice ai marinai di cercare e dare una caccia spietata a Moby Dick, la grande balena bianca che anni prima lo sfiguro' e lo rese zoppo.
Allora incominciano a dare la caccia a diverse balene, anche per ricavare olio per le lampade.
I giorni passano e Achab diventa sempre più impaziente al solo pensiero di cercare e uccidere Moby Dick; e anche le esortazioni del primo ufficiale Starbuck non serviranno per fargli cambiare idea.
Dopo aver incontrato il capitano Boomer, della nave Samuel Enderby di Londra, e il capitano Gardiner,che esorta Achab ad unirsi a lui per cercare una balena che uccise il suo unico figlio di sedici anni,Achab gli promette di cercare l'assassina di suo figlio per ucciderla.
Alla fine avviene lo scontro con Moby Dick che riesce ad uccidere Achab, dopo che questo gli era saltato addosso al corpo per ramponarla; ma il cetaceo non cede e distrugge la nave ' Pequod' che affonda insieme all'equipaggio.
Solo Ismaele riesce a salvarsi, venendo soccorso da un'altra nave qualche giorno dopo.
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mondolariano
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lunedì 16 maggio 2011
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finale banale: peccato!
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Cosa manca a questo bel film? Il fatto di aver trascurato quel particolare punto del romanzo dove la balena, poco prima dello scontro finale, si allontana pacificamente dalla nave mentre Starbuck prega inutilmente Achab di rinunciare alla lotta. In questo modo, la cocciutaggine del capitano è fatta emergere da Melville in tutta la sua follia. Nel film, invece, la balena attacca subito il veliero e Starbuck fomenta improvvisamente il capitano all’attacco, banalizzando irrimediabilmente l’effetto psicologico della vicenda: un errore gravissimo che costa al film due stellette di meno. Manca inoltre la spiegazione della “bianchezza” della balena e tutto l’apparato filosofico del romanzo, un po’ come “Il nome della rosa”.
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Cosa manca a questo bel film? Il fatto di aver trascurato quel particolare punto del romanzo dove la balena, poco prima dello scontro finale, si allontana pacificamente dalla nave mentre Starbuck prega inutilmente Achab di rinunciare alla lotta. In questo modo, la cocciutaggine del capitano è fatta emergere da Melville in tutta la sua follia. Nel film, invece, la balena attacca subito il veliero e Starbuck fomenta improvvisamente il capitano all’attacco, banalizzando irrimediabilmente l’effetto psicologico della vicenda: un errore gravissimo che costa al film due stellette di meno. Manca inoltre la spiegazione della “bianchezza” della balena e tutto l’apparato filosofico del romanzo, un po’ come “Il nome della rosa”. Mancano anche le “luminose finestre rosse” della locanda e l’atmosfera cupa della lavorazione delle balene nella stiva. Infine manca perfino il capitano Achab, essendo Gregory Peck un attore troppo sensibile e raffinato per impersonare il ruolo allucinato del protagonista.
A parte la fedeltà con la storia originale, resta comunque un buon film avventuroso.
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