Il maldestro Jerry viene assunto come fattorino da una casa cinematografica: tra la consegna di pacchi e lettere dovrà riferire ai vertici societari cosa succeda all'interno dell'azienda da giustificare le eccesive spese. Oltre a rappresentare diversi numeri comici epici Lewis in questa sua opera, offre un ritratto brutale di hollywood, come testimonia il discorso con la marionetta, unica amica di un ragazzo di campagna che pensa ancora che il cinema sia una fabbrica di sogni e non un covo di opportunisti. Tra le scene migliori secondo me: Jerry fa crollare una dozzina di cavalieri medioevali; Jerry imita il principale accompagnato da un pezzo jazz.