Il sedicenne Hermann è costretto dalla famiglia a separarsi dal suo primo amore (più vecchia di 11 anni) e lui chiuso in camera pronuncia in lacrime una promessa: non si innamorerà più, se ne andrà e non tornerà più. Non appena pronunciato il voto come un cattivo presagio l'anta dell'armadio si spalanca e sullo specchio lì appeso compare la sua immagine riflessa.
Abbandonato il paese natale, è Monaco il luogo che Hermann sceglie per inseguire il sogno di diventare un compositore. La famiglia con cui condividere tutto d'ora in poi sarà un gruppo di artisti (Clarissa la bella violoncellista, Reinhard il regista di documentari, Juan il funambolo cosmopolita) e per dieci anni, fino al 1970, ci sarà sempre uno specchio a inchiodarlo al suo giuramento ogni volta che l'amore sembra sorridergli.
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Il sedicenne Hermann è costretto dalla famiglia a separarsi dal suo primo amore (più vecchia di 11 anni) e lui chiuso in camera pronuncia in lacrime una promessa: non si innamorerà più, se ne andrà e non tornerà più. Non appena pronunciato il voto come un cattivo presagio l'anta dell'armadio si spalanca e sullo specchio lì appeso compare la sua immagine riflessa.
Abbandonato il paese natale, è Monaco il luogo che Hermann sceglie per inseguire il sogno di diventare un compositore. La famiglia con cui condividere tutto d'ora in poi sarà un gruppo di artisti (Clarissa la bella violoncellista, Reinhard il regista di documentari, Juan il funambolo cosmopolita) e per dieci anni, fino al 1970, ci sarà sempre uno specchio a inchiodarlo al suo giuramento ogni volta che l'amore sembra sorridergli.
Die zweite heimat, il secondo capitolo della saga della famiglia Simon, è il più lungo dei tre episodi (25 ore), ma lo si vive come un week end con gli amici perché i personaggi hanno tutti "sangue nelle vene".
Dopo la morte degli amici, il matrimonio, la nascita di una figlia, dopo che ha creduto perduto un grande amore e ha vissuto i primi successi e tirato il primo bilancio della vita, Hermann capisce che non basta credersi un parto delle proprie decisioni, ma bisogna affrontare il proprio passato, o sarà lì, a perseguitarci come un fantasma.
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