yanez
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martedì 4 settembre 2007
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un perfetto western all' italiana
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Film certo non all' altezza della trilogia del dollaro, ma sicuramente un' interessante rappresentazione del desiderio di emergere.
Narra di Scott (Giuliano Gemma), umile latrinista denigrato da tutti, che desidera diventare un grande pistolero. Sulla sua strada si interpone il pistolero Frank Talby (un Lee Van Cleef sopra le righe), il quale gli impartisce lungo tutta la durata del film 10 lezioni di vita e rende Scott un vero pistolero sicuro di sè, ma piuttosto che rispettato adesso è più che altro temuto da tutti.
L' ultima lezione di vita gliela dà però il saggio sceriffo Murph,il quale dona a Scott di una curiosa pistola risultato dei "trucchi" utilizzati da ben 3 generazioni di pistoleri (fonte: Wikipedia) : canna corta senza tacca di tiro, cane e percussore modificati e il grilletto saldato.
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Film certo non all' altezza della trilogia del dollaro, ma sicuramente un' interessante rappresentazione del desiderio di emergere.
Narra di Scott (Giuliano Gemma), umile latrinista denigrato da tutti, che desidera diventare un grande pistolero. Sulla sua strada si interpone il pistolero Frank Talby (un Lee Van Cleef sopra le righe), il quale gli impartisce lungo tutta la durata del film 10 lezioni di vita e rende Scott un vero pistolero sicuro di sè, ma piuttosto che rispettato adesso è più che altro temuto da tutti.
L' ultima lezione di vita gliela dà però il saggio sceriffo Murph,il quale dona a Scott di una curiosa pistola risultato dei "trucchi" utilizzati da ben 3 generazioni di pistoleri (fonte: Wikipedia) : canna corta senza tacca di tiro, cane e percussore modificati e il grilletto saldato.
Violento e psicologico, il vice di leone Tonino Valerii ha sicuramente diretto un film spaghetti in salsa western con molto chili piccante. Per i veri cultori del genere.
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davide di finizio
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lunedì 4 gennaio 2010
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i mille volti dello spaghetti-western
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Pur non raggiungendo gli stessi vertici rappresentativi, Valerii mostra di aver sapientemente rielaborato la lezione del suo maestro Sergio Leone. Ne I giorni dell'ira, infatti, regala agli spettatori uno spaghetti-western che non è pura azione e intrattenimento, ma un interessante dramma psicologico che può essere convenzionalmente diviso in due parti e che ruota intorno alle complesse figure dei protagonisti, il bandito Frank Talby e il giovane Scott "Mary" (Mary è il matronimico).
Scott è un ragazzo che vive da solo a Clifton, un tranquillo paese in cui da anni non si spara un colpo. Ma tranquillo non è sinonimo di pacifico. Gli abitanti, infatti, e in particolare i pezzi grossi del posto (il giudice, il banchiere, lo sceriffo e il proprietario del saloon) vessano il povero Scott, che è costretto a subire le loro angherie senza possibilità di reagire.
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Pur non raggiungendo gli stessi vertici rappresentativi, Valerii mostra di aver sapientemente rielaborato la lezione del suo maestro Sergio Leone. Ne I giorni dell'ira, infatti, regala agli spettatori uno spaghetti-western che non è pura azione e intrattenimento, ma un interessante dramma psicologico che può essere convenzionalmente diviso in due parti e che ruota intorno alle complesse figure dei protagonisti, il bandito Frank Talby e il giovane Scott "Mary" (Mary è il matronimico).
Scott è un ragazzo che vive da solo a Clifton, un tranquillo paese in cui da anni non si spara un colpo. Ma tranquillo non è sinonimo di pacifico. Gli abitanti, infatti, e in particolare i pezzi grossi del posto (il giudice, il banchiere, lo sceriffo e il proprietario del saloon) vessano il povero Scott, che è costretto a subire le loro angherie senza possibilità di reagire. L'unico a trattarlo benevolmente è il saggio Murph Allan, che lo ha educato secondo i principi di una superiore dignità e moralità, cose che sembrano totalmente estranee a Clifton e all'intero mondo in cui il giovane è chiamato a vivere. Scott continua ad essere la vittima prediletta dei compaesani, finchè un giorno giunge Talby (un intenso Lee Van Cleef). Tra i due scatta una singolare alchimia: Scott è attratto dal carisma dello straniero, Talby dall'apparente sprovvedutezza del ragazzo, sotto la quale gli sembra di scorgere la stoffa di un vero pistolero. Così, attraverso i poco ortodossi sistemi educativi dello straniero, Scott si trasforma nell'ardito guardaspalle del suo mentore, ottenendo l'agognata rivincita sui pezzi grossi che lo maltrattavano. E nel tranquillo paesino di Clifton si scatenano gli inattesi "giorni dell'ira".
Fin qui la prima parte, in cui Scott è rappresentato come un autentico personaggio di formazione e Talby in una luce sostanzialmente positiva. Ma è nella seconda parte che emergono le ombre dello straniero. Frattanto Clifton è cambiato: non è più il desolato paese in cui il giovane era cresciuto, ma un luogo dominato dal lusso e dal benessere. Talby ne è diventato il padrone assoluto, sbarazzandosi parzialmente delle autorità locali. E' a questo punto che in Scott si apre un divario: riemergono i principi del suo antico maestro Murph Allan, che nel frattempo è diventato sceriffo e che confida al ragazzo alcuni segreti di Talby, quali il possesso di armi truccate e la segreta intenzione di sbarazzarsi anche di lui. E soprattutto gli rivela di possedere al sicuro la pistola del leggendario Doc Holiday, dotata degli stessi trucchi delle armi di Talby. Scott è diviso: scegliere tra i suoi due maestri, tra l'una e l'altra fede, diventa difficile. Ma quando Talby ammazza a sangue freddo il povero Murph Allan, Scott prende una decisione: s'impossessa della mitica pistola di Doc Holiday e per i due avversari scatta la resa dei conti.
Appassionante e travolgente, questo film non perde un colpo, rivelandosi esattamente all'altezza delle sue aspettative. E se l'innegabile confronto con la trilogia del dollaro può ridimensionarne il valore, a noi resta l'incanto di un western che non è solo piombo e cazzotti, ma che è in grado di coinvolgere lo spettatore, di farlo riflettere e soprattutto di emozionarlo, rompendo gli schemi con la stessa sorpresa del vetro che s'infrange nell'ultimo inatteso fotogramma!
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brando fioravanti
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venerdì 30 maggio 2014
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i giorni dell'ira.
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Nella cittadina di Clifton, Scott un giovane ragazzo figlio di una defunta prostituta e di padre ignoto fa l'umile lavoro di svuotare i bagni. é maltrattato e visto male da tutti. Un giorno in paese arriva Talby un losco pistolero che prende in simpatia il giovane Scott che gli chiede di insegnargli a sparare. Talby accetta la proposta e lo assume come socio.
Oltre che insegnargli a sparare gli insegna anche le famose dieci regole dell'abile pistolero.
Scott sarà molto entusiasta di avere finalmente imparato a difendersi e insieme a Talby cominceranno a dettare legge in paese. Il ragazzo è inizialmente accecato dalla rabbia, ma in seguito si accorgerà dell'eccesso.
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Nella cittadina di Clifton, Scott un giovane ragazzo figlio di una defunta prostituta e di padre ignoto fa l'umile lavoro di svuotare i bagni. é maltrattato e visto male da tutti. Un giorno in paese arriva Talby un losco pistolero che prende in simpatia il giovane Scott che gli chiede di insegnargli a sparare. Talby accetta la proposta e lo assume come socio.
Oltre che insegnargli a sparare gli insegna anche le famose dieci regole dell'abile pistolero.
Scott sarà molto entusiasta di avere finalmente imparato a difendersi e insieme a Talby cominceranno a dettare legge in paese. Il ragazzo è inizialmente accecato dalla rabbia, ma in seguito si accorgerà dell'eccesso. Quando Talby uccide il proprietario della stalla dove Sctt viveva non esita a sfidarlo a duelllo e ucciderlo. Il film è stato un grande successo di publico e ha fatto di Giuliano Gemma una delle star degli spaghetti western. I metodi per modificare la pistola appartengono ad un vero pistolero Doc Holiday.
Una rarità avere delle fonti storiche in questo genere.
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