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martedì 7 agosto 2018
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parere legittimo però non tornano i conti.
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Parere e recensione negativa legittimi però non tornano i conti riguardo ad alcune cose che non hanno senso. Il film è tratto da un libro di Cornelia Funke e quindi la pericolosità dei libri di cui parla non la si può imputare solo a scelte di regia o sceneggiatura ma al romanzo di partenza. Rimangono comunque pareri perché dal film non evince il disamore per i libri secondo il mio sguardo. Il film non è esente da problematiche di budget e ha alcune forzature nella storia ma mai e poi mai perde punti in magia. L'interprete principale è lo stesso pensato dalla scrittrice mentre componeva il rpranzo e il regista ha fatto i salti mortali per rendere il film originale sempre a detta di chi il libro l'ha scritto.
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Parere e recensione negativa legittimi però non tornano i conti riguardo ad alcune cose che non hanno senso. Il film è tratto da un libro di Cornelia Funke e quindi la pericolosità dei libri di cui parla non la si può imputare solo a scelte di regia o sceneggiatura ma al romanzo di partenza. Rimangono comunque pareri perché dal film non evince il disamore per i libri secondo il mio sguardo. Il film non è esente da problematiche di budget e ha alcune forzature nella storia ma mai e poi mai perde punti in magia. L'interprete principale è lo stesso pensato dalla scrittrice mentre componeva il rpranzo e il regista ha fatto i salti mortali per rendere il film originale sempre a detta di chi il libro l'ha scritto. Il film non le è piaciuto ma le motivazioni scritte sono figlie della poca informazione in merito all'opera stessa e alla sua origine. Poteva dire per il ritmo, la sceneggiatura non fedele, attori fuori parte o caricaturali ma non soffermarsi sul discorso libri e lettura perché nettamente fuori tema. Scusi se sono risultato invadente e spero di non aver mancato di rispetto. Maurizio B
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gennaro
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mercoledì 18 luglio 2018
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poco coinvolgente
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Il film sembra un romanzo ed è così. E' basato su un romanzo, ma io non l'ho mai letto, quindi la mia recensione sarà solo per il film.
Parto con la copertina. Come ogni storia che recita: "Non giudicate un libro dalla copertina". Secondo me, sarebbe scorretto dirlo, ma qui lo è. Inganna. La trama pure. Sarebbe un bene che non fosse così la trama per dire che poi sarà diversa, ma pultroppo è così ed è solo un modo per guardare il film. Non ti dà soddisfazioni perché i buoni non fanno quasi niente. Io pensavo che il film si svolgesse dentro un mondo e non fuori. Per il tutto tempo, si rischia di addormentarsi perché è pesante.
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Il film sembra un romanzo ed è così. E' basato su un romanzo, ma io non l'ho mai letto, quindi la mia recensione sarà solo per il film.
Parto con la copertina. Come ogni storia che recita: "Non giudicate un libro dalla copertina". Secondo me, sarebbe scorretto dirlo, ma qui lo è. Inganna. La trama pure. Sarebbe un bene che non fosse così la trama per dire che poi sarà diversa, ma pultroppo è così ed è solo un modo per guardare il film. Non ti dà soddisfazioni perché i buoni non fanno quasi niente. Io pensavo che il film si svolgesse dentro un mondo e non fuori. Per il tutto tempo, si rischia di addormentarsi perché è pesante. Non dico che il male non ci deve essere, ma non lascia il giusto spazio al bene. C'è un sbilanciamento enorme. Inoltre è inutile metterci il mitico Brendan Fraser per un film in cui lui non fa quasi niente di utile. Non pretendo che sia come in Looney Tunes Back in Action o Monkeybone, ma almeno servisse a qualcosa, invece non serve a niente.
Questo è un peccato. Anche Andy Serkis risulta un po' inutile, mi aspettavo una parte migliore. Di certo è credibile come antagonista, ma il carattere gli manca. Gli altri se la cavano, ma mancano un po' di inventiva. Ci sono 3 o 4 ambientazioni, troppo poche e i colpi di scena sono quasi prevedibili. L'unica scena degna di nota è quella del tornado. Bella, unica, ben progettata e fantastica.
C'è qualche battuta divertente, ma niente più. Inoltre la scena finale è un po' patetica. L'intreccio non aiuta, nonostante sembra ben strutturata. Il finale lascia a desiderare perché se uno ci pensa non è una cosa tanto bella. Ci sono rimasto un po' deluso perché l'idea non era male nemmeno lo sviluppo, ma come se il regista e lo sceneggiatore non avessero le giuste idee per fare il film e questo mi dispiace molto.
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qisoneb
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martedì 16 febbraio 2016
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il prov degli ultimi... e il solo...e unico sound.
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se i giovani apprezzano il genere direi film mitico,
cose da divertimento ed intrattenimento assoluto,
sembra poi si presesntino alcuni anedoti d'interesse e spicco,
specie quando un signore dentro una stanza rivolgendosi
in modo molto raffinato dice, non credevano fossi il
loro autore..., di tante arcinote storielle...
e poi guarda la moglie o la figlia ventenne e gli
dice, sei una di noi riferendosi alle
vicissitudini... di qualche ruolo... non di vita
reale... probabile tanto per citare qualcosa, a
qualche altra dice, sei stata e sei una
brava persona, qualche frase in qualche momento della storia
che rende a pieno l'idea del film in questione direi e del divertimento
poi che provocavano nei minuti terminali per
qualcuno.
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se i giovani apprezzano il genere direi film mitico,
cose da divertimento ed intrattenimento assoluto,
sembra poi si presesntino alcuni anedoti d'interesse e spicco,
specie quando un signore dentro una stanza rivolgendosi
in modo molto raffinato dice, non credevano fossi il
loro autore..., di tante arcinote storielle...
e poi guarda la moglie o la figlia ventenne e gli
dice, sei una di noi riferendosi alle
vicissitudini... di qualche ruolo... non di vita
reale... probabile tanto per citare qualcosa, a
qualche altra dice, sei stata e sei una
brava persona, qualche frase in qualche momento della storia
che rende a pieno l'idea del film in questione direi e del divertimento
poi che provocavano nei minuti terminali per
qualcuno... però anche quandoi è cominciato, discreto e buon film.
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enigmista12
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sabato 23 maggio 2015
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buono, ma non abbastanza
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Mortimer, "Mo" Folchart, è un rilegatore di libri che insieme alla figlia Meggie e al mangiafuoco Dita di Polvere cerca di salvare la moglie dal bandito Capricorno, che insieme al suo seguace Basta e Dita di Polvere era uscito da un libro, Cuore d'Inchiostro, mentre la moglie di Mo era rimasta intrappolata al suo interno.La trama è piuttosto buona le ambientazioni più che eccellenti e inquadrature non male. Tuttavia il film si distacca troppo dal libro, della Funke, dando vita a una storia che nonostante sia piacevole non regala i sentimenti e la suspence del libro. C'è da dire anche sugli attori: Fraser è bravo ma aggirarsi in una cittadina di notte, sfuggendo a dei banditi non fa per lui (meglio mummie e deserti).
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Mortimer, "Mo" Folchart, è un rilegatore di libri che insieme alla figlia Meggie e al mangiafuoco Dita di Polvere cerca di salvare la moglie dal bandito Capricorno, che insieme al suo seguace Basta e Dita di Polvere era uscito da un libro, Cuore d'Inchiostro, mentre la moglie di Mo era rimasta intrappolata al suo interno.La trama è piuttosto buona le ambientazioni più che eccellenti e inquadrature non male. Tuttavia il film si distacca troppo dal libro, della Funke, dando vita a una storia che nonostante sia piacevole non regala i sentimenti e la suspence del libro. C'è da dire anche sugli attori: Fraser è bravo ma aggirarsi in una cittadina di notte, sfuggendo a dei banditi non fa per lui (meglio mummie e deserti). Eliza Bennet (Meggie) e Jamie Foreman (Basta) non mi sembravano abbastanza credibili; si salva solo Paul Bettany e con la sua martora cornuta Gwin fa in modo perfetto la parte di Dita di Polvere, il mio personaggio preferito; tuttavia mi sono arrabbiato nel notare che in questo film diventa molto più vigliacco, e in più di un'occasione a mollato gli amici in mezzo ai guai (vi assicuro che nel libro non è così). Insomma, questo film sarà piacevole e interessante ma sono rimasto molto deluso nel vederlo, poichè pensavo che fosse almeno all'altezza del libro. Non è uno dei migliori film del mondo.
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natura
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venerdì 8 febbraio 2013
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bellissimissimissimissimo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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commento di mia figlia di 10 anni
è un film da godere in compagnia e con calma.Anche a me è piaciuto molto l'ho visto con i miei compagni a scuola il giorno di giovedì grasso l' abbiamo visto insieme alla quinta. Consiglio di vederlo tipo a un pigiama party. All' inizio non ci capirete niente ma dopo eccome capirete che è un film equilibrato veramente troppo verso l'avventura.
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ultimoboyscout
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lunedì 11 giugno 2012
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le parole prendono forma e vita.
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Tratto direttamente dal romanzo di Cornelia Funke e adattato per il cinema da David Lindsay-Abaire, narra delle vicende di Mo, un rilegatore di libri che ha l'incredibile dono di riuscire a richiamare nella realtà ciò che legge ad alta voce. Purtroppo, la moglie è stata risucchiata in un libro molti anni prima e Mo è alla disperata ricerca di quel libro. Le ambientazioni sono fantastiche e fedelissime alla storia originale, i paesaggi medievali sono suggestivi e avvolgenti e il cast british è di altissimo livello, tutti al servizio dell'americano Fraser, con la Mirren che si eleva sugli altri interpretando un personaggio a dir poco adorabile. Piace la storia e il ritmo è più che discreto, riuscitissimi gli effetti speciali con un finale davvero da ricordare ma mancano pathos e sentimenti veri.
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Tratto direttamente dal romanzo di Cornelia Funke e adattato per il cinema da David Lindsay-Abaire, narra delle vicende di Mo, un rilegatore di libri che ha l'incredibile dono di riuscire a richiamare nella realtà ciò che legge ad alta voce. Purtroppo, la moglie è stata risucchiata in un libro molti anni prima e Mo è alla disperata ricerca di quel libro. Le ambientazioni sono fantastiche e fedelissime alla storia originale, i paesaggi medievali sono suggestivi e avvolgenti e il cast british è di altissimo livello, tutti al servizio dell'americano Fraser, con la Mirren che si eleva sugli altri interpretando un personaggio a dir poco adorabile. Piace la storia e il ritmo è più che discreto, riuscitissimi gli effetti speciali con un finale davvero da ricordare ma mancano pathos e sentimenti veri. L'eurofantasy riesce solo in parte, l'inchiosto vive piace ma non convince, il viaggio nel mondo metacinematografico divertirà soprattutto i più giovani. Si avverte chiaramente la doppia natura del film, il voler creare un fantasy rispettandone tutti i canoni e gli stereotipi, cercando di dargli una sua anima ben definita ma il risultato è contraddittorio. A tratti diverte, a tratti annoia, a tratti ammalia del tutto, la patina che lo ricopre è comunque quella leggera dell'intrattenimento. Di sicuro vuole essere un omaggio alle opere letterarie (e non farle passare come un pericolo!), un più che ottimo esercizio stilistico, tecnicamente memorabile, di grandissimo impatto visivo, affascinante, fiabesco e ricchissimo di suggestioni a cui manca la marcia in più, quel pizzico di magia travolgente e coinvolgente che avrebbe fatto la differenza.
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dragonia
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domenica 4 marzo 2012
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ma che è 'sta roba?
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Probabilmente gli americani li possono fregare a causa della poca notorietà del romanzo da quelle parti, ma noi europei? No di certo: ancora mi chiedo che cosa sia passato per la testa a Cornelia Funke nell'approvare questo obrobrio che, a parte il titolo, col meraviglioso libro (ancora meglio in tedesco che in italiano, a mio avviso) non ha assolutamente niente da spartire. Per cominciare, un ruolo come quello di Mo richiedeva una certa capacità di recitazione non solo comica, ma anche drammatica, e a tal proposito un colosso del calibro di Liam Neeson, giusto per fare un esempio, ci sarebbe stato proprio bene; invece si è optati per Brendan "faccia da idiota" Fraser, clamorosamente fuori parte e spaesato a più non posso persino nel manifesto pubblicitario, decisamente buono solo a cacciare mummie e a scendere al centro della terra; Meggie che, da innocente dodicenne, è stata trasformata in squallida teenager; non va meglio per il resto del cast, con Sienna Guillory che si limita a fare smorfie e Jim Broadbent goffa spalla comica, mentre la povera Helen Mirren è la parodia di sé stessa; gli unici minimamente idonei ai loro personaggi sono l'ambiguo Paul Bettany (più per il fascino del personaggio che interpreta che per una certa perizia nella sceneggiatura e nei dialoghi a lui dedicati) e il "cattivo" Andy Serkis, ai quali viene riservato fin troppo poco spazio.
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Probabilmente gli americani li possono fregare a causa della poca notorietà del romanzo da quelle parti, ma noi europei? No di certo: ancora mi chiedo che cosa sia passato per la testa a Cornelia Funke nell'approvare questo obrobrio che, a parte il titolo, col meraviglioso libro (ancora meglio in tedesco che in italiano, a mio avviso) non ha assolutamente niente da spartire. Per cominciare, un ruolo come quello di Mo richiedeva una certa capacità di recitazione non solo comica, ma anche drammatica, e a tal proposito un colosso del calibro di Liam Neeson, giusto per fare un esempio, ci sarebbe stato proprio bene; invece si è optati per Brendan "faccia da idiota" Fraser, clamorosamente fuori parte e spaesato a più non posso persino nel manifesto pubblicitario, decisamente buono solo a cacciare mummie e a scendere al centro della terra; Meggie che, da innocente dodicenne, è stata trasformata in squallida teenager; non va meglio per il resto del cast, con Sienna Guillory che si limita a fare smorfie e Jim Broadbent goffa spalla comica, mentre la povera Helen Mirren è la parodia di sé stessa; gli unici minimamente idonei ai loro personaggi sono l'ambiguo Paul Bettany (più per il fascino del personaggio che interpreta che per una certa perizia nella sceneggiatura e nei dialoghi a lui dedicati) e il "cattivo" Andy Serkis, ai quali viene riservato fin troppo poco spazio. Passiamo poi alla regia, curata dallo sconosciuto Iain Softley, visibilmente svogliata, caotica e affatto ispirata, che, insieme a una sceneggiatura così mal scritta da sentirsi in dovere di bastonarne l'autore (l'esperto di cartoon David Lindsay-Abaire), affastella tutti i buoni spunti del romanzo senza neanche degnarsi di svilupparli, come se si desse per scontato che gli spettatori abbiano già letto il libro, e, come se non bastasse, li modifica nel modo peggiore possibile: l'esempio più adatto a questo fatto lo si ritrova nel finale, dove la protagonista si mette a scrivere sulla sua mano (!!!) con la velocità di un computer, manco fosse Shakespeare all'apice della sua creatività. A tutto questo aggiungeteci un orrendo abuso di effetti speciali, scelte registiche da paura (vedi la voce narrante), musiche a dir poco anonime e avrete una vaga idea di cosa sia questo minestrone: un autentico insulto al libro e alla sua autrice, una schifezza da evitare come la peste. Voto: 1.
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killbillvol2
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sabato 12 marzo 2011
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film discreto da un libro (quasi) stupendo
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Film discreto da un libro (quasi) stupendo. Le ambientazioni sono molto belle italiane(liguri). La regia è normale, ma cosa si ci voleva aspettare? Helen Mirren è pressochè l'unica attrice che recita bene, al contrario del solito Brendan Fraser con sempre la stessa faccia. Se vi capita, vedetelo, magari con la famiglia, ma non andatelo a cercare, spendendo più di 10 euro. Qualche sequenza riuscita.
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dano25
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lunedì 13 dicembre 2010
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un libro ama chiunque decida di aprirlo...
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E' meglio un buon libro o un buon film? La domanda è in voga da anni, da quando esistono le trasposizioni cinematografiche di best seller. Questo film risponde in parte alla domanda essendo un ottimo film che riporta al giusto valore l'importanza dei libri. Lingua di fata è ognuni lettore che libera la mente per creare il suo film su ciò che sta leggendo e non c'è film più bello di quello in cui sei tu il regista.
Brendan Fraser conferma in questo titolo la sua verve avventuristica- comica ma chi ruba la scena è una splendida Helen Mirren che, nella parte della priozia Elinor, esalta l'impronta letteraria del film con frasi splendide e un'innterpretazione sopra le righe (come compete ad un premio oscar).
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E' meglio un buon libro o un buon film? La domanda è in voga da anni, da quando esistono le trasposizioni cinematografiche di best seller. Questo film risponde in parte alla domanda essendo un ottimo film che riporta al giusto valore l'importanza dei libri. Lingua di fata è ognuni lettore che libera la mente per creare il suo film su ciò che sta leggendo e non c'è film più bello di quello in cui sei tu il regista.
Brendan Fraser conferma in questo titolo la sua verve avventuristica- comica ma chi ruba la scena è una splendida Helen Mirren che, nella parte della priozia Elinor, esalta l'impronta letteraria del film con frasi splendide e un'innterpretazione sopra le righe (come compete ad un premio oscar). Splendida favola da vedere e rilegggere ai propri figli.
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roberta gilmore
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lunedì 1 marzo 2010
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non male
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un buon film, nel complesso... un'ottima idea di partenza (il lettore che ha il potere di dar vita ai personaggi dei racconti che legge) magari non sviluppata in maniera eccellente, peccato, ma lo spunto iniziale è geniale. cmq sia un film godibile, carino, per passare un pomeriggio in spensieratezza
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