Verrebbe da chiedersi inizialmente perchè questa fiction non si sia intitolata "L'ispettore Rubino" visto che Lara, la secchiona della scuola di polizia, ha davvero tutte le carte in regola per essere una degna epigona di Sherlock Holmes: razionale, meticolosa, esperta di scene del crimine, arriva molto spesso alla verità rubando quasi la scena al suo "odiosamato" commissario. Ma se Lara Rubino è Apollo, Luca Manara è senz'altro Dioniso.
Brillante, carismatico, esuberante, amante della vita quanto allergico alle procedure, il commissario passa di caso in caso tra le ire del questore, con la forza del suo istinto e del suo prodigioso intuito (esemplare l'episodio de "Le lettere di Leopardi", in cui risolve l'enigma de L'infinito con un inatteso lampo di genio) e guadagnandosi l'inappropriata etichetta di "donnaiolo", per l'indubbio e spesso involontario fascino che esercita sulle donne.
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Verrebbe da chiedersi inizialmente perchè questa fiction non si sia intitolata "L'ispettore Rubino" visto che Lara, la secchiona della scuola di polizia, ha davvero tutte le carte in regola per essere una degna epigona di Sherlock Holmes: razionale, meticolosa, esperta di scene del crimine, arriva molto spesso alla verità rubando quasi la scena al suo "odiosamato" commissario. Ma se Lara Rubino è Apollo, Luca Manara è senz'altro Dioniso.
Brillante, carismatico, esuberante, amante della vita quanto allergico alle procedure, il commissario passa di caso in caso tra le ire del questore, con la forza del suo istinto e del suo prodigioso intuito (esemplare l'episodio de "Le lettere di Leopardi", in cui risolve l'enigma de L'infinito con un inatteso lampo di genio) e guadagnandosi l'inappropriata etichetta di "donnaiolo", per l'indubbio e spesso involontario fascino che esercita sulle donne.
Se gli amanti del giallo classico possono storcere il naso di fronte ai non proprio originali casi investigativi, devono però riconoscere la felice realizzazione di questo spin-off (il primo in Italia e migliorato dalla figura del produttore creativo), che riesce a coniugare con grande abilità la serietà della cronaca con la leggerezza della commedia, anche grazie ad un buon cast di attori e soprattutto alla contagiosa simpatia ed autoironia del protagonista. Per cui, incoraggiando gli spettatori a non fermarsi all'apparente superficialità del prodotto televisivo, possiamo esclamare, come Manara:"Occhio vivo!"
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