La musica del cuore

Il motivo per cui il film, quantomeno all'inizio, può suscitare simpatia, è l'ambientazione "Proletaria" che lo caratterizza.
Non si guardi a queste parole come ad un marxismo di ritorno, ma come un 'analisi di qualche elemento: cominciando dalla protagonista, che ad un certo punto ribatte ad una madre di non essere un'eroina, ma una donna in cerca di lavoro (certo, è una delle autodefinizioni più riduttive che mi ricordi). Anche i piccoli protagonisti, ad un certo punto, dichiarano esplicitamente che (ri)vogliono la "vecchia" maestra energica ed un pò cruda, il cui linguaggio era stato ripreso proprio daggli stessi genitori. [+]

Il motivo per cui il film, quantomeno all'inizio, può suscitare simpatia, è l'ambientazione "Proletaria" che lo caratterizza.
Non si guardi a queste parole come ad un marxismo di ritorno, ma come un 'analisi di qualche elemento: cominciando dalla protagonista, che ad un certo punto ribatte ad una madre di non essere un'eroina, ma una donna in cerca di lavoro (certo, è una delle autodefinizioni più riduttive che mi ricordi). Anche i piccoli protagonisti, ad un certo punto, dichiarano esplicitamente che (ri)vogliono la "vecchia" maestra energica ed un pò cruda, il cui linguaggio era stato ripreso proprio daggli stessi genitori. Siamo distanti, dunque, dall'atmosfera stilizzata del celebrato "Attimo fuggente" di Weir; più plausibile, semmai, potrebbe risultare un paragone con "Mery per sempre".
Tutto ciò non toglie, però, che l'esilità intuibile sin dalle prime scene (Come anche dall "Accoglienza" ricevuta a suo tempo dal film) rischi pian piano di (s)cadere nella noia. [-]

Wes Craven, laureato in discipline umanistiche e ben presto approdato al cinema, si ricorda della sua originaria vocazione didattica (la protagonista è un'insegnante di violino presso la scuola di un quartiere a rischio) dirigendo uno dei pochi film di cui non firma né soggetto né sceneggiatura. Ma non abbiamo a che fare con il classico regista hollywodiano,  e l'incursione fuori dal genere horror che è abituato a padroneggiare produce un frutto piuttosto saturo di retorica. Qualcuno obietterà che alcune opere dell'orrore firmate da Craven avevano  già di per sé la struttura della fiaba capovolta (ne è un esempio "La casa nera": tit. [+]

Wes Craven, laureato in discipline umanistiche e ben presto approdato al cinema, si ricorda della sua originaria vocazione didattica (la protagonista è un'insegnante di violino presso la scuola di un quartiere a rischio) dirigendo uno dei pochi film di cui non firma né soggetto né sceneggiatura. Ma non abbiamo a che fare con il classico regista hollywodiano,  e l'incursione fuori dal genere horror che è abituato a padroneggiare produce un frutto piuttosto saturo di retorica. Qualcuno obietterà che alcune opere dell'orrore firmate da Craven avevano  già di per sé la struttura della fiaba capovolta (ne è un esempio "La casa nera": tit. orig. "People Under the Stairs", USA 1994). Ma fuori dei canoni della gothic fiction, si avverte la mano di un autore abituato a muoversi facendo leva su sentimenti primari come l'angoscia e la paura evitando le sfumature, le allusività, le sottigliezze emotive e la brillantezza  che una commedia simile avrebbe richiesto di sviluppare senza i sentimentalismi che invece vi abbondano. Persino la brava Meryl Streep sembra non crederci sino in fondo. Ispirata a una storia vera e ambientata a Harlem, è un'opera perfetta per un matinée cinematografico, ma che non resterà tra le memorabili della filmografia del regista di Cleveland.  [-]

questa mattina a scuOla hO cOminciatO a vedere questO film.. putrOppO ne hO vistO sOlO una piccOla parte,ma per Ora mi piace.. vOrrei sapere se è pOssibile il titOlO della canzOne che c'è all'iniziO del film, qunadO escOnO tutti i nOmi degli attOri,del regista,ecc..rispOndete per favOre..è impOrtante!