Per il suo esordio alla regia, la rinomata sceneggiatrice Danièle Thompson, sceglie una pellicola basata su dinamiche familiari ben collaudate: l'organizzazione di un pranzo di Natale. Occasione per far venir fuori tutti gli scheletri nell'armadio di una famiglia come tante. Del resto, la trasposizione su grande schermo delle dinamiche familiari rapportate a vari contesti, è stato un must della sua filmografia.
Di ogni componente, alla lunga, verranno a galla sia pregi che difetti profondamenti nascosti. E i ruoli finiranno spesso per invertirsi.
Ci sono tutti gli ingredienti migliori di una Commedia: dramma, ironia, colpi di scena, imprevisti, risvolti attesi.
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Per il suo esordio alla regia, la rinomata sceneggiatrice Danièle Thompson, sceglie una pellicola basata su dinamiche familiari ben collaudate: l'organizzazione di un pranzo di Natale. Occasione per far venir fuori tutti gli scheletri nell'armadio di una famiglia come tante. Del resto, la trasposizione su grande schermo delle dinamiche familiari rapportate a vari contesti, è stato un must della sua filmografia.
Di ogni componente, alla lunga, verranno a galla sia pregi che difetti profondamenti nascosti. E i ruoli finiranno spesso per invertirsi.
Ci sono tutti gli ingredienti migliori di una Commedia: dramma, ironia, colpi di scena, imprevisti, risvolti attesi.
La pellicola segue un canovaccio collaudato anche esso. Si parte con un misfatto, il funerale del nuovo compagno di Yvette (François Fabian), dove si ritrovano tutte le figlie. Con l'ultima Milla (la sempre meravigliosa Charlotte Gainsbourg), in ritardo come sempre, presa dai suoi impegni. Poi madre e figlie si ritrovano a pranzo, sforzandosi di parlarsi e costruire una parvenza di normalità. Si procede con la messa in scena delle dinamiche delle loro vite, anche delle altre due figlie: Loube (Sabine Zouma) e Sonia (Emmanuelle Bèart). La prima alle prese con una storia d'amore travagliata, con un uomo sposata, del quale rimane incinta per la prima volta, malgrado abbia superato gli "anta". Mentre la seconda, che sembra la più perfettina di tutte, tradisce ripetutamente il marito, che la trascura.
Alle protagoniste femminili si aggiunge Stanislas (Claude Rich), maestro di violino, padre e marito poco esemplare. Che si fa aiutare da un giovane vicino, anch'egli con un matrimonio disastrato.
Alla fine, ciascuno imboccherà la propria strada e le varie vicende porteranno i vari personaggi di nuovo al loro posto. Come un Universo che si muove, compiendo però sempre lo stesso giro.
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