elgatoloco
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giovedì 27 febbraio 2020
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complessivamente accettabile, come thriller
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"Sette scialli di seta gialla"di Sergio Pastrore(1972)è un giallo-thrliler, con venature sexy ma anche gore(tutto quel sangue)accettabile, in particolare nella prima parte, quando atmosfere decisamente"dark"anche proprio nell'ambientazione fanno la loro parte per infondere paura , un po'meno nella seconda parte dove indizi sopra indizi sembrano in qualche modo affastellarsi, pur se le sequezne relative agli animali "impazziti"(in realtà impauriti)nel pet -shop(anche se non si definivano ancora così, in Italia, anche se l'ambientazione qui è danese, curioso particolare di molti trhiller-quasi horror made in Italay, la dilslocazione della vicenda all'estero e soprattutto nei paesi del NOrd Europa, dove , forse il ricordo di Andersen ma anche di Dreyer ha giocati un ruolo), Altro elmento.
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"Sette scialli di seta gialla"di Sergio Pastrore(1972)è un giallo-thrliler, con venature sexy ma anche gore(tutto quel sangue)accettabile, in particolare nella prima parte, quando atmosfere decisamente"dark"anche proprio nell'ambientazione fanno la loro parte per infondere paura , un po'meno nella seconda parte dove indizi sopra indizi sembrano in qualche modo affastellarsi, pur se le sequezne relative agli animali "impazziti"(in realtà impauriti)nel pet -shop(anche se non si definivano ancora così, in Italia, anche se l'ambientazione qui è danese, curioso particolare di molti trhiller-quasi horror made in Italay, la dilslocazione della vicenda all'estero e soprattutto nei paesi del NOrd Europa, dove , forse il ricordo di Andersen ma anche di Dreyer ha giocati un ruolo), Altro elmento.chaive è quello del musicista che è aveugle-.voyant, che si rittova tra l''altro in Dario Argento, in particolare in"Profondo Rosso"(1975), ma non solo. C'è da dire che , a ben vedere, la scoperta dell'assassino, allo spettatore attentto, non risulta troppo difficile.... ma c'è sempre la sopresa, la possibilità di sbagliarsi, la"casualità"come elmento che interviene(o sopravviene, direbbe Dewey)in questi film. Da valutare con attenzione la musica di Manuel de Sica, che risulta efficace , senza peraltro arttingere i livelli dei Goblin nei film di Argento, solvo volendosi limitare alla filmografica made in Italy...Bene, come interpreti, Antohony Steffen, UMberto Raho e Sylva Koscina, discreti Renato de Carmine, Giacomo Rossi Stuart e Annabella Incontreta, tra i più noti. E si parla, comunque, di interpreti di un altro tempo, in genere proveineti dal teatro e solo occasionalmente"prestati"a questo genere cinematografico. El Gato
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burton99
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domenica 19 marzo 2017
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il giallo secondo pastore
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È un buon prodotto questo thrilling di Sergio Pastore. La sceneggiatura non eccelsa, con i protagonisti che posticipano di poco ma sempre in modo decisivo gli omicidi, risulta abbastanza prevedibile fino a un certo punto. Negli ultimi venti minuti, però, il film si riscatta con una scena memorabile in cui il protagonista (cieco) trasforma l'handicap in un vantaggio e sfida l'assassino nel buio del suo appartamento; anche il doppio (triplo?!) colpo di scena finale è un colpo di classe riuscito.
Pastore si rivela un ottimo mestierante. Le parti migliori sono quelle in cui la regia è più posata, alternando piani fissi a carrellate lente. In alcune scene (in particolare gli omicidi) esagera con zoomate e violenti movimenti di macchina a destra e a sinistra.
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È un buon prodotto questo thrilling di Sergio Pastore. La sceneggiatura non eccelsa, con i protagonisti che posticipano di poco ma sempre in modo decisivo gli omicidi, risulta abbastanza prevedibile fino a un certo punto. Negli ultimi venti minuti, però, il film si riscatta con una scena memorabile in cui il protagonista (cieco) trasforma l'handicap in un vantaggio e sfida l'assassino nel buio del suo appartamento; anche il doppio (triplo?!) colpo di scena finale è un colpo di classe riuscito.
Pastore si rivela un ottimo mestierante. Le parti migliori sono quelle in cui la regia è più posata, alternando piani fissi a carrellate lente. In alcune scene (in particolare gli omicidi) esagera con zoomate e violenti movimenti di macchina a destra e a sinistra. La colonna sonora è strepitosa, e alterna riusciti momenti melodici al pianoforte del protagonista a linee di basso assolutamente inquietanti. Gli attori sono bravi, con il protagonista, il suo assistente e il commissario che dominano la scena. Qualche tetta e qualche amplesso appena accennato coloriscono la vicenda... dal mio punto di vista non fa mai male, e in questo tipo di film si abbonda sempre!
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ralphscott
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sabato 13 febbraio 2010
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ottimo giallo
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Questo giallo ha tutto quelche si può desiderare da un prodotto di genere: trama,ritmo,colonna sonora,riprese metropolitane,colori,interpreti,suspence e scene di grande effetto,nonchè gran colpo di scena finale. Una storia che tiene sempre desta l'attenzione,personaggi ambigui,depistaggi,e tanta splendida narrazione pop. L'omicidio nella doccia é da vedere e rivedere. I debiti verso altri film (Argento,Hitch) sono evidenti,ma ben vengano quando il discente é abile come Pastore. Un esempio di come talvolta la critica sia miope.
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colosseo
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mercoledì 21 novembre 2007
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sergio pastore
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produttore amato e si vede che e' fatto molto bene. Gran film piu' cruento di quello di hitchkoc nella scena della doccia.
Si vede la mano del regista PASTORE, OSCURATO DALLA CRITICA MA NESSUNO DICE CHE RIUSCIVA A FARE FILM CON POCHI MEZZI E LA DISPONIBILITA' DEGLI ATTORI. Grande giornalista e simbolo della dolce vita. Il film LA DOLCE VITA E' ISPIRATO ALLA STORIA TRA LUI ED AICHE' NANA'.
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(di ralphscott)
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