dandy
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mercoledì 25 aprile 2018
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gruin gruin gruin.
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Debutto del regista di videoclip Mulchay,da lì a 2 anni lanciato in orbita grazie al successo di "Highlander".Un discreto b-movie che mescola echi di "Lo squalo" e "Mad Max".Il montaggio frenetico e videoclipparo,all'epoca all'avanguardia,fa il suo effetto ancora oggi(lo stile del regista avrebbe fatto scuola).La fotografia satura è accattivante.I paesaggi desertici fanno il loro effetto,e resta impressa la visione di una provincia australiana popolata di suini voraci e individui viscidi,non meno repellenti delle innumerevoli carcasse di animali,sia fresche di macellazione che imputridite al sole.Notevoli i guizzi surreali(gli incubi,l'auto sospesa tra i tronchi) e il finale nella macelleria infestata di topi.
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Debutto del regista di videoclip Mulchay,da lì a 2 anni lanciato in orbita grazie al successo di "Highlander".Un discreto b-movie che mescola echi di "Lo squalo" e "Mad Max".Il montaggio frenetico e videoclipparo,all'epoca all'avanguardia,fa il suo effetto ancora oggi(lo stile del regista avrebbe fatto scuola).La fotografia satura è accattivante.I paesaggi desertici fanno il loro effetto,e resta impressa la visione di una provincia australiana popolata di suini voraci e individui viscidi,non meno repellenti delle innumerevoli carcasse di animali,sia fresche di macellazione che imputridite al sole.Notevoli i guizzi surreali(gli incubi,l'auto sospesa tra i tronchi) e il finale nella macelleria infestata di topi.Sceneggiatura semplice ma intelligente,che dopo l'inizio concentra la vicenda su Carl,lasciando sullo sfondo il cacciatore bramoso di vendetta.Discreti ancora oggi gli effetti speciali del mostro(di Bob McCarron),che il regista mostra in abilissime riprese spezzettate,talvolta subliminali.Meriterebbe di diventare un piccolo cult se non lo è già.
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elgatoloco
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giovedì 5 marzo 2015
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l'esibizione di mostri crea sonno, non sogni
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Parafrasando(e"violentando" non poco) la frase di Goya, direi che"l'esibizione di Mostri crea sonno". Se il film è interessante, come giustamente affermato nella recensione-princeps, ma l'"ostentazione"-manifestazione-rappresentazione del"mostro"fa la sua parte, decisamente negativa. Al cinema vale, a mio parere, il principio per cui l'allusione, la metafora o metaforizzazione vale più dell'esibizione, del"mostrare il mostro"(significativa l'iterazione incoativa, direi); qualcuno dirà che all'epoca(prima di metà anni Ottanta del 1900)la povertà di mezzi tecnici non permetteva di più, ma rimane il fatto che il talento visionario del regista Mulcahy venga quasi "bloccato"quando il"monstrum"entra in scena.
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Parafrasando(e"violentando" non poco) la frase di Goya, direi che"l'esibizione di Mostri crea sonno". Se il film è interessante, come giustamente affermato nella recensione-princeps, ma l'"ostentazione"-manifestazione-rappresentazione del"mostro"fa la sua parte, decisamente negativa. Al cinema vale, a mio parere, il principio per cui l'allusione, la metafora o metaforizzazione vale più dell'esibizione, del"mostrare il mostro"(significativa l'iterazione incoativa, direi); qualcuno dirà che all'epoca(prima di metà anni Ottanta del 1900)la povertà di mezzi tecnici non permetteva di più, ma rimane il fatto che il talento visionario del regista Mulcahy venga quasi "bloccato"quando il"monstrum"entra in scena...Tutto il resto sarebbe più che interessante, forse anche(non lo conosco, non l'ho letto)per merito del romanzo da cui il film è tratto, al quale comunque si ispira. El Gato
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sc
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martedì 29 gennaio 2008
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bruttissimo
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Nei deserti dell'Australia imperversa un cinghialone (il Razorback appunto) veramente affamato che si mangia di tutto,dai bambini alle ambientaliste.Ma il cinghialone potrebbe trovare un degno rivale in cattiveria nell'animale uomo!
Purtroppo Razorback risulta un prodotto inguardabile dal primo all'ultimo minuto che mai si solleva dalla medicrità più assoluta.
Gli attori sono dei cani,la sceneggiatura delirante e oltretutto piena di buchi,la storia traballante e irreale. Cosa ancora più grave in un Horror traculento è il taglio di tutte le scene di "massacro" che aggiunto alla pochezza degli effetti speciali (in realtà l'assenza totale degli stessi..) L'unica cosa che si salva è una (incomprensibilmente!) ottima fotografia.
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Nei deserti dell'Australia imperversa un cinghialone (il Razorback appunto) veramente affamato che si mangia di tutto,dai bambini alle ambientaliste.Ma il cinghialone potrebbe trovare un degno rivale in cattiveria nell'animale uomo!
Purtroppo Razorback risulta un prodotto inguardabile dal primo all'ultimo minuto che mai si solleva dalla medicrità più assoluta.
Gli attori sono dei cani,la sceneggiatura delirante e oltretutto piena di buchi,la storia traballante e irreale. Cosa ancora più grave in un Horror traculento è il taglio di tutte le scene di "massacro" che aggiunto alla pochezza degli effetti speciali (in realtà l'assenza totale degli stessi..) L'unica cosa che si salva è una (incomprensibilmente!) ottima fotografia. Voto una stella per l'eccellente fotografia e per uno dei cattivi,lo psicopatico assassino/stupratore , perfido fino al midollo,ammazza pure un cane col furgone in modo gratuito (tranquilli, essendo una scena traculenta è rigorosamente fuori campo!),che si solleva (non troppo!)dalla recitazione del livello da testa dell'isola di Pasqua del resto del cast.
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