Spider-Man - No Way Home

Ecco il film che chiude per ora la saga con Tom Holland e proietta l''Uomo Ragno nel futuro del Marvel Cinematic Universe nei modi sempre spettacolari, godibili e avvincenti. La pellicola si ricollega direttamente al capitolo precedente della trilogia su Peter Parker, ''Spider-Man: Far From Home'', e alla sua scioccante rivelazione finale, ma appare il migliore della serie per come è riuscito a fondere in sé il tono video-ludico del Multiverso, l''action mozzafiato, il divertimento, villain che ritornano e persino ambiziosi bilanci esistenziali. Visivamente sorprendente, possiede una grande lucidità nell''utilizzare le varie linee narrative del Multiverso ventennale. L''opera unisce ai tormenti del giovane Parker la necessità di curare i diversi mali sociali al solo fine di non avere più rimpianti o rimorsi, rimettere a posto i ricordi del passato, colmare perdite e sanare ferite. E così le situazioni di dramma puro si alternano con giusto equilibrio agli alleggerimenti ironici e liberatori, e persino a un finale di una maturità dolente e per nulla consolatorio. La sceneggiatura punta a definire l''evento che ha plasmato la coscienza del protagonista, e sposa in pieno l''etica del personaggio vista come statura epica. E alla fine ''Spider-Man: No Way Home'' non è soltanto un blockbuster ben confezionato, ma a suo modo sa anche essere una consapevole e struggente riflessione sull''essenza più intima e fondante della sua mitologia e sul senso della sua creazione.