Quando l’angoscia di un futuro incerto per tutta l’umanità , dovuto a malattie, miseria, mancanza di sicurezza, e benessere , si intreccia contemporaneamente ad un presente orribile fatto di abusi violenza , criminalità e sopravvivenza precaria ,allora la storia del film mondocane , si presenta come una realtà possibile non solo nel mondo terribile dove si svolge , una città reale come Taranto in Italia , devastata dalla presenza di una di fabbrica mostro come l ‘acciaieria Ilva che ha prodotto acciaio e inquinamento mortale, per i cittadini , ma come possibile disastro ambientale per tutto il futuro della società industriale e dei paesi cosiddetti sviluppati .
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Quando l’angoscia di un futuro incerto per tutta l’umanità , dovuto a malattie, miseria, mancanza di sicurezza, e benessere , si intreccia contemporaneamente ad un presente orribile fatto di abusi violenza , criminalità e sopravvivenza precaria ,allora la storia del film mondocane , si presenta come una realtà possibile non solo nel mondo terribile dove si svolge , una città reale come Taranto in Italia , devastata dalla presenza di una di fabbrica mostro come l ‘acciaieria Ilva che ha prodotto acciaio e inquinamento mortale, per i cittadini , ma come possibile disastro ambientale per tutto il futuro della società industriale e dei paesi cosiddetti sviluppati . Un tema importante attuale e drammaticamente urgente da affrontare ora , per gli evidenti cambiamenti climatici e per lo squilibrio tra modelli di società. Questo film racconta dunque della storia di due ragazzini amici per la pelle senza né patria né famiglia che vivono in questo non luogo di una città come Taranto nella emarginazione totale. Questa città è rappresentata divisa in due , separata tra vecchia e nuova tra ricca e derelitta , ma con una netta e fisica divisione con muri e filo spinato poiché in un futuro possibile i veri diseredati saranno preda di bande criminali che con i loro traffici garantiscono la sopravvivenza. I due ragazzini chiamati con vari nomignoli protagonisti umani del film, si affiancano e alla fine entrano a fare parte di una banda , di giovanissimi criminali e fuorilegge, detta le formiche, che hanno un capo ,un uomo giovane ma incallito delinquente detto Testa calda . Ora la storia si sviluppa intorno a questi personaggi alle loro attività , soprattutto alle relazioni umane che si intrecciano fra loro , basate su violenze e sopraffazioni. Il capo è dispotico , ovvero tiene il pieno dominio e controllo su tutto il numeroso gruppo dei delinquenti giovani e dopo varie vicende , tra cui si inserisce anche una ragazza che influisce su uno dei due amici in qualche modo separandoli, si indebolisce il controllo del capo Testa calda sui ragazzini che da inseparabili criminali cominciano a non seguire più insieme gli ordini del capo. Queste microstorie dei personaggi, nel film rappresentano la vita di questa umanità al contempo vittima e ribelle di una situazione macroscopica ovvero il risultato di un disastro ambientale di una città detta vecchia , i cui abitanti vengono divisi tra poveri sfollati e deportati in zone inquinate e contaminate , e ricchi che vivono in altre zone nuove meno contaminate. Un futuro distopico apocalittico, che forse prefigura una realtà discronica .Dunque un film d’autore , ricco di spunti interessanti e di temi narrati con personaggi adatti e funzionali al racconto. Infine ,i due amici superano la soglia della paura e affrontano , ancora insieme la morte del capo . Dunque una bella prova per il regista Alessandro Celli e per gli interpreti tra cui Alessandro Borghi come testa Calda e i due giovani attori protagonisti e Ludovica Nasti (mauridal)
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