I due registi utilizzano del prezioso e raro materiale d'archivio per ricostruire l'atmosfera del periodo del cinema italiano muto, dal 1896 al 1929.
di Fabio Fulfaro Sentieri Selvaggi
L'alba del cinema italiano. I film muti dal 1896 fino al 1929 ammontano a più di diecimila e sono stati visti e apprezzati anche oltreoceano. Un tesoro andato per la maggior parte perduto a causa della invasione nazista di Cinecittà alla fine della Seconda Guerra Mondiale con il sequestro delle pellicole e il successivo incendio del magazzino tedesco che le conteneva. Céline Gailleurd e Olivier Bohler utilizzano prezioso e raro materiale d'archivio per ricostruire l'atmosfera di un periodo magico in cui attori registi scrittori produttori erano coinvolti in un progetto ambizioso: rendere esportabile il prodotto cinematografico italiano, tra il simbolismo Verdiano e il Decadentismo dannunziano. [...]
di Fabio Fulfaro, articolo completo (3091 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 3 dicembre 2021