Mulan

Dopo remake in live action come Aladdin ed Il Re Leone ci si aspetterebbe di trovarsi di fronte ad un film epico ed in cui ogni genere che lo caratterizza (azione, avventura, commedia) si intrecci perfettamente con l'altro. Ma, soprattutto, ed anche solo per giustificare i 200 milioni di budget, ci si aspetterebbe un film sceneggiato bene, girato divinamente e pensato minuziosamente in ogni suo particolare.
Purtroppo non è questo il caso. E al termine del film pensi che quelle 2 ore di durata non valgono il tuo tempo. Un consiglio? STATE LONTANI!

Ma entriamo nel dettaglio.
In ogni film Disney, come voleva il caro Walt, l'intreccio di commedia e "seriosità" è un asse portante. Ed in Mulan manca totalmente. Se qualcuno si accanisse affermando il contrario, tale componente si ridurebbe a pochi ciak (due o tre al massimo) molto forzati. 

Anche la "storia d'amore" che si voleva raccontare è forzata e poco coltivata: si riduce a pochi scambi e risulta quindi poco credibile.

In Mulan poi, che è un film wuxia pian (genere cinese in cui predominano scene di azione che vanno al di là del principio di sospensione dell'incredulità), è tutto "sopra le righe", simulato, quasi finto. E non parlo della recitazione, che soffre spesso della sceneggiatura, ma di come ogni scena, ogni ambiente e quasi ogni dialogo sono presentati allo spettatore.

Elementi per un gran film c'erano (ruolo della donna in un epoca patriarcale e maschilista, rapporto padre-figlia, onore e identità, coraggio e paura) e qualcosa di salvabile c'è (ottimi la fotografia e la colonna sonora). Ma di Disney c'è solo il titolo. Tenetevi alla larga.