Mario Blaconà
Filmidee
Terzo capitolo di un'ideale trilogia dell'appartamento, che ha visto come primi due episodi Dulcinea, messo in scena nel tempo di un'ora, girato in pellicola 16 mm e interamente di finzione, e Pierino, filmato nel periodo di un anno, girato in VHS e rigorosamente documentaristico, l'ultimo lavoro di Luca Ferri, La casa dell'amore, attraverso il supporto digitale e un connubio tra realtà e (ri)costruizione, prende forma durante l'ipotetico periodo di una settimana.
Votato alla forma come postulato positivo, con quest'ultima opera Ferri compie un ulteriore passo avanti nel delineare una poetica che si dimostra in costante cambiamento e allo stesso tempo punta a ribadire un'idea di fondo, quella di un cinema inteso come arte moderna fine a se stessa, e quindi più pura per definizione. [...]
di Mario Blaconà, articolo completo (4882 caratteri spazi inclusi) su Filmidee