Roberto Manassero
Film TV
C'è un elemento che accomuna i tre film che Luca Ferri ha girato in altrettanti spazi chiusi e quasi astratti nella cosiddetta "trilogia domestica". E non è la semplice trasformazione di luoghi chiusi in spazi ideali, figurativi e narrativi, ma, piuttosto, la messa in scena di un incontro fra quelle mura, la dinamica fra servo e padrona in Dulcinea, fra regista e protagonista in Pierino, che in La casa dell'amore s'arricchisce di un elemento invisibile, o meglio assente nello spazio fisico ma presente in quello del film: lo spettatore. [...]
di Roberto Manassero, articolo completo (1729 caratteri spazi inclusi) su Film TV 5 gennaio 2021