Gloria Bell |
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Un film di Sebastián Lelio.
Con Julianne Moore, John Turturro, Caren Pistorius, Michael Cera.
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Titolo originale Gloria.
Commedia,
Ratings: Kids+13,
durata 102 min.
- USA 2018.
- Cinema
uscita giovedì 7 marzo 2019.
MYMONETRO
Gloria Bell
valutazione media:
3,14
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Ritratto di una societàdi no_dataFeedback: 2 |
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domenica 15 settembre 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Molti dipingono la protagonista come forte, attiva, indipendente. E' una tipica distorsione moderna dove la forza sta per debolezza, attività è sinonimo di iper-attivismo nevrotico, indipendenza come necessità da cui non ci si può emancipare. La vita di questa americana di mezza età, inserita in una società di borghesi divorziati, freddi e formali, vive la sua condizione di individuo isolato come vuole la società capitalista americana, separato da tutti gli altri, ma non distante dagli altri, a cui cerca rimedio con quelle somma di azioni idiote che la stessa società americana gli fornisce per lenire formalmente il dolore della separazione non solo dal marito, ma dai figli, dagli affetti, dalla madre e poi anche da Arnold. E la critica "femminista" che la vede emancipata, vittima del solito uomo irresponsabile, Arnold, un essere debole, complicato, non maturo, a fronte di una gran donna, dicevo questa critica registica è la parte più debole del ritratto che fa della storia, infatti non contempla mai la solitudine dell'altro, la sua fragilità, la sua necessità non spiegata. Così la protagonista affoga il suo dispiacere esistenziale nell'alcool, vera droga americana, vera "soluzione" all'americana dei problemi individuali di una società priva di nessi sociali, se non quella di essere l'uno contro l'altro armati da sempre, lo si vede anche nelle scene del parco che Arnold gestisce, come anche in Las Vegas, la città artificiale simbolo della solitudine cosmica e del falso divertimento. E' vero è anche il nostro male, ma nella società americana questo è più visibile perché loro sono la nazione guida, noi soli imitatori ma con un retroterra culturale che loro nemmeno possono immaginare. Così Gloria continuerà dopo la piccola vendetta contro Arnold a fare i suoi vani tentativi di uscire dalla sua condizione, magari al suono della canzone di Tozzi, che è un autocelebrazione di sé. Un discreto ritratto della società americana operato dalla regia di Lelio. Alcune scene di valore filmico apprezzabile.
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