The Beatles: Sgt Pepper & Beyond

un film/documentario davvero pessimo...

E' solo una raccolta di interviste in inglese (sottotitolato in italiano) a personaggi ormai fuori da ogni contesto (se non che qualche dollaro fa sempre comodo) e marginali per 90 minuti. Nessun filmato dei Beatles in fase di registrazione, nemmeno in videoclip, nè in concerto. Nessuna canzone dell'LP nemmeno in sottofondo. Nessun commento a come sono stati registrati, composti e montati i brani. Una insulsa narrazione della fine del povero Brian Epstain (fossi un familiare li denuncerei) .  E' evidente lo sfruttamento del nome evitando il pagamento di qualsiasi diritto su musica o video. Non vedi l'ora che finisca l'elenco delle mediocrità e banalità che è più documentata su wikipedia o su qualsiasi sito aggratis. [+]

E' solo una raccolta di interviste in inglese (sottotitolato in italiano) a personaggi ormai fuori da ogni contesto (se non che qualche dollaro fa sempre comodo) e marginali per 90 minuti. Nessun filmato dei Beatles in fase di registrazione, nemmeno in videoclip, nè in concerto. Nessuna canzone dell'LP nemmeno in sottofondo. Nessun commento a come sono stati registrati, composti e montati i brani. Una insulsa narrazione della fine del povero Brian Epstain (fossi un familiare li denuncerei) .  E' evidente lo sfruttamento del nome evitando il pagamento di qualsiasi diritto su musica o video. Non vedi l'ora che finisca l'elenco delle mediocrità e banalità che è più documentata su wikipedia o su qualsiasi sito aggratis.
Il prezzo di 10 euro è esageratissimo. La regia non merita menzione........ un terzo della sala è uscito prima della fine. [-]

Noiosissimo assolutamente da evitare. Soldi e tempo buttati via

Dopo aver assistito a questa sòla di film, l'unica notizia che mi sono riportato a casa è sapere di chi erano le medaglie appuntate sulle giacche dei Beatles in copertina. Inutilie documentario, non avrei mai creduto che Alan Parker diriggesse una roba del genere. Noioso, sconclusionato, per nulla afferente al titolo e cioè all'Album.
SCONSIGLIATO a chi conosce il disco Sgt Pepper, PROIBITO a colore che cercano ispirazione da questo film per avvicinarsi per la prima volta al Capolavoro del '67.

Mai e poi mai avrei immaginato di accompagnare questo film con degli enormi sbadigli dopo 20 minuti di proiezione, o controllare messaggi in arrivo sul mio smartphone per distrarmi un po'.
Non vedevo l'ora di vederlo, di emozionarmi e (perché no?) acculturarmi ulteriormente sull'album e sul gruppo mentre invece mi sono trovato davanti una sbobba monoritmica, pochissimo attraente e dalle informazioni inutili, o che al massimo si potevano trovare comodamente in Rete. Per fortuna che Sgt Pepper già lo conoscevo come Lp, altrimenti mai e poi mai lo avrei comprato.
Ho tentato a farmi rimborsare i 13€ del biglietto assieme ai 90 minuti sprecati della mia vita ma il direttore di sala mi ha detto che avrei dovuto far causa ad Alan Parker e alla casa di produzione. [+]

Mai e poi mai avrei immaginato di accompagnare questo film con degli enormi sbadigli dopo 20 minuti di proiezione, o controllare messaggi in arrivo sul mio smartphone per distrarmi un po'.
Non vedevo l'ora di vederlo, di emozionarmi e (perché no?) acculturarmi ulteriormente sull'album e sul gruppo mentre invece mi sono trovato davanti una sbobba monoritmica, pochissimo attraente e dalle informazioni inutili, o che al massimo si potevano trovare comodamente in Rete. Per fortuna che Sgt Pepper già lo conoscevo come Lp, altrimenti mai e poi mai lo avrei comprato.
Ho tentato a farmi rimborsare i 13€ del biglietto assieme ai 90 minuti sprecati della mia vita ma il direttore di sala mi ha detto che avrei dovuto far causa ad Alan Parker e alla casa di produzione. Mentre io e il mio avvocato stiamo valutanto nel frattempo vi consiglio di EVITARE questo film. Ascoltate l'album, leggete un libro su di esso oppure spulciate qua e là notizie sul Web. [-]

Già l'intera operazione mi puzzava di speculazione sul nulla, ma dopo aver letto che non si ascolta UNA SOLA NOTA  del disco non mi resta che ringraziare chi si è sacrificato (economicamente e in termini di tempo) per noi e ci ha evitato di perdere tempo e denaro in questa ennesima BUFALA. Ovviamente non ho visto il film (sic!!) e me ne guardo bene dall'andarci. 

Una delusione,  a cui ci si lascia andare dopo aver tenuto duro per una mezz'ora abbondante...Beatlesiano duro e puro fin dagli anni, ti ritrovi a vagheggiare/desiderare  un mini video ,una foto di qualche seduta o pomeriggi afoso in cui scaturisce "she's leaving home" o "with a little help from my friend"; niente .. manco una nota ! un titolo ! niente ...solo chiacchere (in inglese ad un volume sparato) e distintivo . [+]

Come si può far uscire questo servizietto da tv locale e spacciarlo per un documentario sui Beatles, vendendo i biglietti al costo maggiorato degli eventi speciali: di speciale c'è solo di averlo messo in circolazione e la sfacciataggine di chie lo ha recensito come se fosse quasi imperdibile! Possibile che anche le belle iniziative di nicchia che da qualche anno propongono significativi eventi musicali (e non solo), debbano essere vanificate da furbettate di questo livello!?

Documentario assolutamente inutile che non dice nulla di nuovo sulla storia del quartetto. Nemmeno una musica, una nota...solo interviste ed interviste ad amici e parenti. Una noia

Anno 1966 - parte il tour americano dei fab four all'indomani della storica dichiarazione di Lennon fatta in patria: "Noi ora siamo più popolari di Gesù. Non so cosa finirà prima, se il rock‘n’roll o il Cristianesimo".

A partire da questa frase (ma cosa ci azzecca il tour del '66 con Stg. Pepper?) segue una inutile antologia di cazzeggi fine a sé stessa e che non rivela nulla di significativo sulla band.

Un manipolo di avvoltoi ci fa perdere due ore di tempo prezioso inanellando innumerevoli aneddoti sconclusionati e di rilevanza nulla fino a toccare l'apice alla fine speculando sulla omosessualità del ex manager della band morto prematuramente per overdose e tacciando i quattro dei del pop di essere in pratica dei mentecatti dal punto di vista manageriale. [+]

Anno 1966 - parte il tour americano dei fab four all'indomani della storica dichiarazione di Lennon fatta in patria: "Noi ora siamo più popolari di Gesù. Non so cosa finirà prima, se il rock‘n’roll o il Cristianesimo".

A partire da questa frase (ma cosa ci azzecca il tour del '66 con Stg. Pepper?) segue una inutile antologia di cazzeggi fine a sé stessa e che non rivela nulla di significativo sulla band.

Un manipolo di avvoltoi ci fa perdere due ore di tempo prezioso inanellando innumerevoli aneddoti sconclusionati e di rilevanza nulla fino a toccare l'apice alla fine speculando sulla omosessualità del ex manager della band morto prematuramente per overdose e tacciando i quattro dei del pop di essere in pratica dei mentecatti dal punto di vista manageriale.

Sul famoso album - il titolo è l'unica cosa che attiene al fiilm - imparerete a chi appartenevano le medagliette appuntate al petto di uno dei Beatles in copertina e a ripetere a memoria, quanto o ma quanto sarebbe stato più bello se avesse incluso "Strawberry Fields Forever" (mantra che da solo ci tiene incollati alla sedia per oltre venti minuti).

Insomma un cinquantesimo anniversario troppo ghiotto per non fare cassetta sul nulla, compresa la totale assenza di anche un solo rigo musicale dei Beatles.

Trucchetto scoperto in fretta in provincia, dove la sala è "gremita" da appena 25 persone.
Fin troppe. [-]