sumotoy
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sabato 18 novembre 2017
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divertente
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Non sono daccordo che sia un film godibile solo ai più piccoli, ho accompagnato mio figlio al cinema e ho riso anche io, spessissimo questi film di animazione superano di gran lunga anche le produzioni holliwoodiane piene di effetti speciali ma niente storia.
La trama è semplice e non è certo una storia profonda come inside-out ma qui il target è diverso e a mio parere centratissimo.
Allegro e godibile, consigliato
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willywillywilly
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lunedì 6 novembre 2017
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eroe in mutande
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George ed Harold sono amici per la pelle, sin da primo giorno di asilo hanno scoperto di avere un'affinità unica, granitica intesa e comune senso di ironia della vita. Ogni occasione è buona per fare festa, canzonare simpaticamente gli adulti di riferimento, nella fattispecie professori di scuola elementare, sempre tristi ed ancorati agli schemi. I due amici hanno un "dono" particolarmente spiccato: la fantasia ! Che si traduce nella creazione e realizzazione di un fumetto, o meglio di un eroe dei fumetti, ormai divenuto eroe di tutta la scuola: il mitico "capitan mutanda". Ma a rovinare loro la festa, o forse a renderla ancor più divertente, ci pensa il preside della scuola elementare nella quale frequentano la classe quarta: il sig.
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George ed Harold sono amici per la pelle, sin da primo giorno di asilo hanno scoperto di avere un'affinità unica, granitica intesa e comune senso di ironia della vita. Ogni occasione è buona per fare festa, canzonare simpaticamente gli adulti di riferimento, nella fattispecie professori di scuola elementare, sempre tristi ed ancorati agli schemi. I due amici hanno un "dono" particolarmente spiccato: la fantasia ! Che si traduce nella creazione e realizzazione di un fumetto, o meglio di un eroe dei fumetti, ormai divenuto eroe di tutta la scuola: il mitico "capitan mutanda". Ma a rovinare loro la festa, o forse a renderla ancor più divertente, ci pensa il preside della scuola elementare nella quale frequentano la classe quarta: il sig. Grugno, serioso, cattivissimo e mai propenso alla leggerezza della vita. Si accanisce con tutte le sue energie proprio contro i due scanzonati amici, "colpevoli" di rendere divertenti e colorate le grigie giornate scolastiche. Non ride mai e cerca in tutti i modi di rovinare la loro amicizia finchè un giorno l'occasione sembra fornita su un piatto d'argento: la prova dell'ennesima marachella viene scoperta dal preside che sembra aver raggiunto il suo scopo: separare per sempre George ed Harold. A questo punto inizia il vero film: grazie ad una magia "capitan Mutanda" si trasmuta al solo schiocco delle dita nel preside "malvagio" e per volere dei due piccoli protagonisti diventa l'eroe molto tonto ed ingenuo e senza reali superpoteri che sarà al servizio dei suoi due piccoli aiutanti. Ovviamente a rendere ancora più esilarante il tutto arriva il prof. "P" come Pannolino, villain tanto buffo quanto spietato, privo per sempre del senso dell'umorismo, che nella sua mente malata vuole privare tutti i bambini della capacità di divertirsi, di ridere. Il suo piano malvagio sembra arrivare a successo, grazie anche all'aiuto del compagno di classe Malvin, secchione impavido, solo nella vita ed incapace di ridere a sua volta. Ma alla fine il bene trionfa sempre, sopratutto in questo caso, con una magia di Capitan Mutanda che riuscirà a sventare i malvagi piani del prof P e salvare il mondo dalla tristezza e dall'apatia. L'amicizia trionferà insieme ai colori, alla voglia di prendere la vita con allegria e senso di comunione. IL film è riuscito: ritmo incalzante, sostenuto da una sceneggiatura originale e da protagonisti di spessore. E' un film per tutti, fa ridere e riflettere sulle cose che contano veramente nella vita. Potrebbe essere anche uno spunto pedagogico per la classe dirigente scolastica, semmai avesse voglia di mettersi in gioco. E' un invito ad esaltare la creatività e la libertà di espressione di ciascuno di noi, in particolare dei bambini nella scuola primaria. Dietro le gags sfrenate ho letto anche una critica all'attuale modo di insegnare, rigido ed ancorato ai programmi, alla ripetizione a memoria ed alla massificazione delle intelligenze. Certo questi messaggi li potranno forse cogliere quei genitori, magari insegnanti, che accompagneranno i loro figli a vedere il film. Nella mente dei piccoli rimarrà invece il ricordo di quell'eroe in mutande che scorrazza per le strade a far danni, e l'invito a fare squadra, stare insieme e trovare sempre la voglia di crescere nell'amicizia.
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ragthai
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giovedì 2 novembre 2017
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pura evasione per bambini
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La trama è davvero esile ma viene compensata da un gran ritmo e dal fatto di evitare lungagini inutili.
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eugenio
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domenica 15 ottobre 2017
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creatività e risate
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Diceva Borges: Tutti i bambini sono geniali finchè non cercano la mediocrità imitando gli adulti e, nella maggior parte dei casi, la trovano
Il nuovo film della Dreamworks nelle sale dal 1 novembre è un connubio di allegria e buonumore malgrado una trama leggera e esile che riserva simpatiche sorprese.
Ambientato in una classe di una scuola elementare, due discoli scolari, George e Harold, sono appassionati alla nobile arte di “realizzare fumetti” da inventarsi esilaranti storie con protagonista Capitan Mutanda, un supereroe pasticcione che con un mantello da Superman e un paio di mutandoni larghi veglia sulla città sconfiggendo il cattivo di turno e assicurandolo alla giustizia.
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Diceva Borges: Tutti i bambini sono geniali finchè non cercano la mediocrità imitando gli adulti e, nella maggior parte dei casi, la trovano
Il nuovo film della Dreamworks nelle sale dal 1 novembre è un connubio di allegria e buonumore malgrado una trama leggera e esile che riserva simpatiche sorprese.
Ambientato in una classe di una scuola elementare, due discoli scolari, George e Harold, sono appassionati alla nobile arte di “realizzare fumetti” da inventarsi esilaranti storie con protagonista Capitan Mutanda, un supereroe pasticcione che con un mantello da Superman e un paio di mutandoni larghi veglia sulla città sconfiggendo il cattivo di turno e assicurandolo alla giustizia.
George e Harold dalla creatività scatenata (uno scrive e l’altro disegna) hanno un comportamento, diciamo così esuberante, che non viene visto di buon occhio dal dirigente scolastico, il Signor Grugno, che cerca in ogni modo di avere le prove delle loro, diciamo così, “birichinate”.
L’occasione viene fornita durante l’ennesimo sabotaggio del duo questa volta filmato da una “tartaruga-telecamera” dell’antipatico genietto primo della classe. Per cercare di evitare il pericolo della separazione in due classi diverse, convinti, ingenuamente, che questo possa minare un’amicizia forte e consolidata, i due bambini ipnotizzano il preside per errore (con un anello trovato nei Kellogs… la forza dell’immaginazione) trasformandolo nella creatura da loro inventata: Capitan Mutanda.
Ed è così che il burbero Grugno, si ritrova inconsapevolmente nei panni di un eroe dei più piccoli, abbigliato di un solo paio di mutandoni e di un mantello di poliestere rosso, che però rinsavisce alla sua veste di “odiatore di bambini” quando gli viene spruzzata in faccia dell’acqua fredda.
La situazione- come evidente- sfuggirà al controllo dei nostri eroi che dovranno fronteggiare anche una minaccia che si aggiunge alla già precaria situazione: su di loro aleggiano i nefandi piani del professore di scienze, dietro cui si nasconde un inventore folle dal buffo cognome di “Pannolino” intenzionato a eliminare per sempre il riso dei bambini dopo una delusione al premio Nobel e quella per converso di un saccente quanto atarassico compagno di scuola (utilizzato come “cavia”) per il raggio anti-riso del pazzo professore-scienziato.
Queste le premesse del delizioso film della Dreamworks adattato dalla fortunata serie per ragazzi degli anni ’90 di Pikley. Il successo di quella serie, con numerosi libri, adattamenti e premi, non poteva passare inosservato alla nota casa americana, che con effetti speciali e un dinamismo notevole, rilassa lo spettatore nella sua oretta e mezza di piacevole intrattenimento.
Come ogni cartoon che si rispetti, a un significato superficiale che ha come scopo fondamentale far sorridere, Capitan Mutanda lascia intravedere un messaggio più “alto”, ovvero il potere della risata e dell’amicizia fondamentali nella crescita e nella socialità dei bambini, restituendo la candida “stupidità” propria dell’innocenza rappresentata da Capitan Mutanda.
Non solo: dietro la risata si nasconde l’importanza della creatività che proprio gli adulti tendono a sopprimere e a incasellare dietro blocchi di granitica razionalità. Curioso che il preside Grugno sia proprio l’emblema in tal senso di questo costante pessimismo, poco propenso all’accettazione del riso e ancor più curioso che si trasformi nell’esatto opposto, uno scombinato eroe.
In una delle scene più profonde del film, a mio avviso, George e Harold dopo l’ennesimo recupero di Capitan Mutanda, lo riportano a casa e lo spettacolo che gli si para davanti è decisamente diverso da quello paventato: l’immagine è quella pulita ma al tempo stesso misera e soprattutto raminga della casa di un uomo solo. Un uomo che non riesce a rompere la sua maschera di timidezza (nei confronti della cuoca della mensa di cui è segretamente innamorato) nascondendola dietro una matrice di odio nei confronti di ciò che è diverso da lui, che è felice ovvero il mondo dei bambini.
E allora Capitan Mutanda ci insegna a recuperare quell’infanzia perduta nascosta in ognuno di noi, a non piangersi addosso ma a ridere della vita e affrontarla, quotidianamente (anche e soprattutto) con la dovuta creatività, quella di bambini, quella di “infanti adulti”.
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tmpsvita
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mercoledì 4 ottobre 2017
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film che offre intrattenimento solo ai più piccoli
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Captain Underpants gode di un'animazione davvero incredibile, piena di idee, per lo più visive, brillanti, innovative e, in alcuni casi, geniali.
Vorrei poter dire lo stesso della trama o delle gags ma purtroppo non posso.
La trama è banale con uno sviluppo molto prevedibile e poco ingegnosa, le battute sono troppo infantili e le gags risultano ripetitive rendendo, così, l'intero film una vera noia.
Negli ultimi anni ho potuto apprezzare moltissimi film d'animazione soprattutto perché adatti sia ad un pubblico di bambini che ad un pubblico adulto, infatti riescono a dare due visioni differenti a seconda dell'età dello spettatore grazie a vari messaggi e idee intuibili solo agli adulti o solo ai più piccoli; invece in questo caso questo non avviene, il film è totalmente destinato ai bambini e gli adulti / ragazzi si ritrovano davanti a qualcosa di noioso e a tratti fastidioso perché proprio inadeguato alla loro fascia di età.
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Captain Underpants gode di un'animazione davvero incredibile, piena di idee, per lo più visive, brillanti, innovative e, in alcuni casi, geniali.
Vorrei poter dire lo stesso della trama o delle gags ma purtroppo non posso.
La trama è banale con uno sviluppo molto prevedibile e poco ingegnosa, le battute sono troppo infantili e le gags risultano ripetitive rendendo, così, l'intero film una vera noia.
Negli ultimi anni ho potuto apprezzare moltissimi film d'animazione soprattutto perché adatti sia ad un pubblico di bambini che ad un pubblico adulto, infatti riescono a dare due visioni differenti a seconda dell'età dello spettatore grazie a vari messaggi e idee intuibili solo agli adulti o solo ai più piccoli; invece in questo caso questo non avviene, il film è totalmente destinato ai bambini e gli adulti / ragazzi si ritrovano davanti a qualcosa di noioso e a tratti fastidioso perché proprio inadeguato alla loro fascia di età.
Comunque tecnicamente il film è davvero notevole ma non basta, almeno per me, a dare un voto sopra la sufficienza.
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