filippotognoli
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sabato 20 febbraio 2016
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l'apparenza inganna
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Animali feroci e prede possono convivere pacificamente o e' pura (Zoo)topia? A quanto sembra nella metropoli di Zootropolis tutto e' possibile anche xche', come ci spiega nella intro a teatro la protagonista "Judy non mi deludi", non esistono piu' le belve e le vittime di un tempo nel mondo animale. O forse no? Cosa sta' succedendo al 10% della popolazione, composta da predatori, che improvvisamente sentono risvegliarsi dentro di loro l'antico e sopito spirito selvaggio? Come nella migliore tradizione dei Cartoon Disney anche q.ta volta non tutto e' cio' che sembra, i pregiudizi e i preconcetti sono sbagliati, e tutti abbiamo diritto ad una possibilita' di cambiare noi stessi e soprattutto q.
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Animali feroci e prede possono convivere pacificamente o e' pura (Zoo)topia? A quanto sembra nella metropoli di Zootropolis tutto e' possibile anche xche', come ci spiega nella intro a teatro la protagonista "Judy non mi deludi", non esistono piu' le belve e le vittime di un tempo nel mondo animale. O forse no? Cosa sta' succedendo al 10% della popolazione, composta da predatori, che improvvisamente sentono risvegliarsi dentro di loro l'antico e sopito spirito selvaggio? Come nella migliore tradizione dei Cartoon Disney anche q.ta volta non tutto e' cio' che sembra, i pregiudizi e i preconcetti sono sbagliati, e tutti abbiamo diritto ad una possibilita' di cambiare noi stessi e soprattutto q.llo che il mondo crede di noi.Cosi' una tenera coniglietta potra' realizzare il sogno della sua vita e diventare poliziotta attorniata da colleghi mastodontici come rinoceronti, elefanti, bufali, e piu' grande sei, piu' il poliziotto fai.Una furba volpe ingannatrice, rivelarsi un animale onesto e sensibile, solo vittima dei pregiudizi che gli altri hanno su di lei. Una impaurita e timida pecorella essere tutto il contraroo di cio' che sembra. Zootropolis e' q.to e molto di piu', ha ritmo, musica, azione, suspense, risate, invenzioni. La trama ha due colpi di scena perfetti x i grandi e tanti personaggi buffi e divertenti anche per i piccoli. Su tutti il bradipo, il ghepardo ciccione e lo gnu fumato sono veramente divertenti. L'improbabile coppia di protagonisti composta da una coniglietta e da una volpe e' la migliore dimostrazione che l'amicizia non ha colore ne' taglie e che tutti possiamo essere e fare cio' che nessuno si aspetterebbe da noi.Come dice il titolo della canzone di Gazelle/Shakira:"TRY EVERYTHING!"
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[+] l’adorabile e utopico mondo della disney…
(di tom87)
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oscura_97
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giovedì 25 febbraio 2016
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disney non deludi
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Ho visto Zootropolis una settimana fa e ho già voglia di rivederlo, infatti il film ha saputo superare di gran lunga le mie aspettative, e ciò è davvero raro.
A parte l'animazione, perfetta come sempre, il film si avvale di una sceneggiatura ingegnosa, ricca di invenzioni memorabili e colpi di scena inaspettati, connubio perfetto tra giallo e commedia, e di caratterizzazioni riuscitissime, sia per i protagonisti che per i comprimari; su tutti risultano particolarmente gustosi i bradipi e lo gnu hippie.
La scelta di non far comparire, per una volta, esseri umani mi è piaciuta molto, il fatto che siano presenti solo animali antropomorfizzati permette di assegnare ad ogni animale un tratto caratteriale specifico, che risulta più evidente ma che i personaggi della storia sapranno talvolta smentire.
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Ho visto Zootropolis una settimana fa e ho già voglia di rivederlo, infatti il film ha saputo superare di gran lunga le mie aspettative, e ciò è davvero raro.
A parte l'animazione, perfetta come sempre, il film si avvale di una sceneggiatura ingegnosa, ricca di invenzioni memorabili e colpi di scena inaspettati, connubio perfetto tra giallo e commedia, e di caratterizzazioni riuscitissime, sia per i protagonisti che per i comprimari; su tutti risultano particolarmente gustosi i bradipi e lo gnu hippie.
La scelta di non far comparire, per una volta, esseri umani mi è piaciuta molto, il fatto che siano presenti solo animali antropomorfizzati permette di assegnare ad ogni animale un tratto caratteriale specifico, che risulta più evidente ma che i personaggi della storia sapranno talvolta smentire. Infatti, tra i temi del film c'è anche quello dell'apparenza che inganna: i personaggi non sempre si rivelano ciò che sembrano, come Nick o Mr. Big. Altri temi trattati sono l'autodeterminazione, viene detto più volte che ognuno può essere ciò che vuole, e la discriminazione, particolarmente evidente dalle razze degli animali.
Inoltre, ho notato che la Disney si sta modernizzando, poiché il film, come anche Big Hero 6, si svolge nella nostra epoca. E ciò permette di inserire tutta una serie di invenzioni geniali tratte dalla nostra vita quotidiana, come gli Smartphone con il logo di un ortaggio morsicato, o l'App in cui si può ballare con la pop star Gazelle, o ancora la penna carota con registratore incorporato. Non manca poi un'autocitazione, in questo caso una brevissima inquadratura in cui vengono mostrati i recenti film della Disney in versione animale.
Qualche scelta che non mi è piaciuta comunque c'è, per esempio il momento di abbattimento di Judy, in cui torna alla fattoria dei genitori e scopre un indizio fondamentale per risolvere il caso, scena secondo me troppo breve, e poi, sempre in quel passaggio, la ricomparsa della volpe che aveva ferito Judy da piccola, che si scusa con lei autopsicanizzandosi, a mio parere episodio esagerato e fuori luogo.
Peccato poi che per la prima volta, penso, non abbiano tradotto le canzoni, sia il tema conduttore del film cantato da Shakira, sia gli spezzoni di brani ascoltati dalla protagonista alla radio nel suo appartamento, difficili da comprendere per i più piccoli.
In conclusione, un film non perfetto ma davvero riuscito, che mostra come la Disney sappia affrontare senza problemi temi attuali, creando personaggi perfettamente sfaccettati ed elogiando ancora una volta, com'è giusto che sia, l'amicizia e la diversità.
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giannies
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domenica 13 marzo 2016
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i problemi del governo
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Il film mi è piaciuto, forse perché palesemente prodotto da mani esperte e piuttosto scaltre; al centro della storia vi è una coppia di animali: la prima è Judy, una coniglietta emotiva che desidera ardentemente rendere il suo mondo un posto migliore, l'altro è Nick Wilde, una volpe dallo sguardo arguto ma dall'animo profondamente fragile, logorato da un orribile pregiudizio. Perché alla fine è questo il problema di fondo affrontato da questo meraviglioso film della Disney: l'utopia è pur sempre un sogno difficile da realizzare, ancora più difficile è far sì che gli elementi che la caratterizzano risultino stabili.
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Il film mi è piaciuto, forse perché palesemente prodotto da mani esperte e piuttosto scaltre; al centro della storia vi è una coppia di animali: la prima è Judy, una coniglietta emotiva che desidera ardentemente rendere il suo mondo un posto migliore, l'altro è Nick Wilde, una volpe dallo sguardo arguto ma dall'animo profondamente fragile, logorato da un orribile pregiudizio. Perché alla fine è questo il problema di fondo affrontato da questo meraviglioso film della Disney: l'utopia è pur sempre un sogno difficile da realizzare, ancora più difficile è far sì che gli elementi che la caratterizzano risultino stabili. Il pregiudizio è quel seme cattivo che purtroppo giace all'interno delle persone (in questo caso degli animali) che non sanno apprezzare la bellezza della diversità, che non riescono ad accettare il fatto che, nonostante l'esistenza delle specie, il genere rimane pur sempre lo stesso.
Zootropolis è un film fra il fantasy disneyano (inimitabile e sempre ingegnoso) ed un giallo che si pone tra azione ed umorismo. La bellezza sfarzosa di Zootropolis nasconde il fallace aspetto del governo, questa volta appartenente alla classe più debole rispetto a quella che, arbitrariamente, si può considerare più forte. Il genere animale, che nel film si suddivide in prede e predatori, è profondamente spezzato in due dal pregiudizio e sarà compito di Judy far sì che la bellezza della varietà delle cose ritorni a splendere meglio di prima. Inoltre, ancora una volta la Disney vuole insegnare ad inseguire i propri sogni perché non è mai detta l'ultima parola ed è questa magia che riesce a far apparire anche la peggior imperfezione una qualità da considerare perché non esiste un bene che non sia equilibrato dal male.
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(di palmix)
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allaroundtheworld
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venerdì 26 febbraio 2016
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il concetto "evolve", il film un po' meno
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Non è tra i film più innovativi e originali della Disney, seppur è innegabile la sua attualità. Sullo sfondo di una grande metropoli dove gli animali hanno raggiunto un grado di evoluzione tale da usare le migliori tecnologie e vergognarsi di un corpo ricoperto di sola pelliccia (di animali vestiti e con abitudini umane ne abbiamo visti a bizzeffe nelle pellicole d'animazione, ma attenzione, qui c'è una ragione ben precisa poiché tutto ruota intorno al concetto di civiltà), seguiamo da vicino l'indagine di una coniglietta poliziotta che partendo dal caso di una lontra scomparsa finirà col svelare segreti e complotti che potrebbero mettere a rischio l'armonia della città.
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Non è tra i film più innovativi e originali della Disney, seppur è innegabile la sua attualità. Sullo sfondo di una grande metropoli dove gli animali hanno raggiunto un grado di evoluzione tale da usare le migliori tecnologie e vergognarsi di un corpo ricoperto di sola pelliccia (di animali vestiti e con abitudini umane ne abbiamo visti a bizzeffe nelle pellicole d'animazione, ma attenzione, qui c'è una ragione ben precisa poiché tutto ruota intorno al concetto di civiltà), seguiamo da vicino l'indagine di una coniglietta poliziotta che partendo dal caso di una lontra scomparsa finirà col svelare segreti e complotti che potrebbero mettere a rischio l'armonia della città.
Il film si bilancia molto bene tra mistero, azione, umorismo e sentimentalismo. La città com'è stata ideata e strutturata è divertente e intrigante, divisa in quartieri e sezioni ognuno con un proprio clima atmosferico dedicato alle specie del deserto, a quelle dei ghiacci o agli abitanti delle foreste pluviali, e strappa un sorriso la scena in cui la poliziotta Judy durante un inseguimento s'infila in quella che ha l'aria di essere una Little Italy dei roditori. Proprio per la creazione di un un mondo così diversificato e ben organizzato, forse avremmo voluto esplorare un po' di più i vari angoli dela città con tutte le loro peculiarità piuttosto che passarci distrattamente attraverso per restare serratamente focalizzati sull'indagine. Un'altra pecca è la divisione così semplicista tra prede e predatori e la pochezza di razze che vengono effettivamente presentate: se si aguzza bene l'occhio in mezzo alla folla di Zootropolis si nota che secondo questo film i predatori sono in prevalenza (ad eccezione della lontra scomparsa e della volpe co-protagonista) animali massicci e intimidatori, come orsi, lupi, tigri e leoni, mentre le prede sono per lo più conigli, capre o roditori; una dicotomia un po' miope se si tiene conto che in natura esistono animali che sono sia prede che predatori, a pescindere dall'aspetto (un serpente caccia un topolino e a sua volta può essere cacciato da un rapace; un uccelino mangia gli insetti e a sua volta può essere divorato). E' un pelo nell'uovo non troppo sottile, che anche un bambino può notare dal momento che la catena alimentare viene insegnata alle elementari.
I personaggi sono gradevoli, per quanto nessuno di loro s'innalza al di sopra degli altri per qualcosa di unico: abbiamo l'outsider che deve lottare per farsi accettare in un ambiente discriminante e che credendo in sé stesso arriverà a farsi riconoscere per i propri meriti; abbiamo il fiurfante un po' egoista e chiuso in sé stesso a causa di un trauma del suo passato che finirà con l'abbassare le sue difese, scegliere di fare la cosa giusta e aiutare gli altri; abbiamo il superiore scontroso che in apparenza sembra un ostacolo per la nostra eroina ma che finirà con lo spalleggiarla; abbiamo il grande alleato che finirà per rivelarsi l'esatto opposto. Abbiamo personaggi stereotipati (perfino il leopardo al bancone della centrale è il classico poliziotto grassottello e divoratore di ciambelle che abbiamo visto in tante serie tv!), come anche situazioni prevedibili o già viste (il protagonista e la sua spalla cadono nell'incomprensione, ma sappiamo si riconcilieranno; o l'inganno finale, nella scena del museo di storia naturale).
Zootropolis non è un concentrato di originalità per molti lati (solo perché è un film d'animazione non significa meriti una trama meno curata, sebbene la Disney difficilmente cada a picco in questi errori), ma ci sono anche elementi assolutamente godibili e divertenti e su alcune banalità (come i personaggi) ci si può anche passare sopra perché non sono tali da risultare irritanti.
Ciò che veramente regge il film credo sia il concetto di fondo: la discussione sul razzismo, sulla diversità, ma non solo; il concetto cosiddetto di "civiltà" e di "evoluzione", non solo biologica ma anche morale, e l'uso politico che se ne fa per controllare le masse. Forse se la critica fosse stata meno sottile avrebbe bilanciato i vari aspetti troppo scontati del film, ma resta comunque un messaggio positivo soprattutto per un bambino (e non solo): perché non si accontenta di essere moralista o di dare giudizi a priori, si basa su dei fatti attuali e quotidiani e respira il clima di diffidenza che sta attraversando la società e che anche i più giovani possono percepire, capire e interpetare. "La vita è più complicata di una frase ad effetto" dice Judy (anche se.. non è una frase ad effetto questa?)
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(di oscura_97)
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vanessa zarastro
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mercoledì 21 dicembre 2016
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un'utopia urbana
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Zootopia, titolo in originale, è un delizioso film di animazione - tutto realizzato con la computer graphics - che parla di un terra abitata tutta da animali antropomorfi. È il cinquantacinquesimo classico cartone Disney, in cui tutto è possibile e la preparazione professionale e la caparbietà della protagonista che “non mollerà mai” impersonano il sogno americano (ma non è così anche nei film di Clint Eastwood come Sully o American Snipers?).
La coniglietta Judy Hopps si è distinta negli studi dell’Accademia di polizia e parte dalla campagna per andare in città, a lavorare come poliziotto, suo sogno fin da bambina. I suoi genitori alla partenza si raccomandano di stare attenta alle volpi e le forniscono anche uno spray urticante di difesa anti-fox.
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Zootopia, titolo in originale, è un delizioso film di animazione - tutto realizzato con la computer graphics - che parla di un terra abitata tutta da animali antropomorfi. È il cinquantacinquesimo classico cartone Disney, in cui tutto è possibile e la preparazione professionale e la caparbietà della protagonista che “non mollerà mai” impersonano il sogno americano (ma non è così anche nei film di Clint Eastwood come Sully o American Snipers?).
La coniglietta Judy Hopps si è distinta negli studi dell’Accademia di polizia e parte dalla campagna per andare in città, a lavorare come poliziotto, suo sogno fin da bambina. I suoi genitori alla partenza si raccomandano di stare attenta alle volpi e le forniscono anche uno spray urticante di difesa anti-fox. Nel viaggio in treno Judy esplora nuovi scenari possibili scoprendo vari mondi: passerà dalla campagna alle montagne innevate, dal sole e dalla ricca natura dei tropici all’area metropolitana piena di grattacieli eleganti e sensuali, alcuni sembrano addirittura fiori con lo stelo. La città, organizzata in quartieri diversi tra loro come l’elegante Sahara Square o la fredda Tundratown, è popolata di casette a tre piani che costituiscono l’habitat dei cittadini mammiferi.
Una volta in città il capitano di polizia Bogo la metterà a fare l’ausiliaria del traffico non dandole particolare importanza sia perché femmina sia perché piccolina e fragile. Proprio nei primissimi giorni di lavoro nel traffico, Judy incontrerà Nick Wide, una volpe che vive ai margini della società arrangiandosi con piccoli lavoretti più o meno leciti. Ne nascerà una strana amicizia e, in barba ai pregiudizi, saranno proprio loro, insieme, a risolvere il caso dei “14 animali scomparsi”. Non voglio qui narrare di più perché Zootropolis è un film pieno di accadimenti, di fughe rocambolesche, godibile sia per le trovate e per le battute, ma soprattutto per la caratterizzazione dei personaggi: il leone sindaco, il bufalo capitano di polizia, gli elefanti ristoratori e il bradipo impiegato all’ufficio della motorizzazione (la lentezza della burocrazia?), la pantera autista, la gazzella popstar e così via. C’è anche posto per un’evocazione del Padrino, Mr. Big il toporagno boss malavitoso della città.
Zootropolis è un film per bambini e per adulti che tratta in modo giocoso tematiche importanti - come ad esempio la contrapposizione tra la genetica e la cultura - doppiato in italiano da un cast di bravi attori tra cui Diego Abatantuono, Ilaria Latini, Alessandro Quarta, Frank Matano, Paolo Ruffini, Nicola Savino.
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annalisarco
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mercoledì 15 febbraio 2017
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i won't give up till i reach the end!
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"Cosa ne dite se creiamo una società formata solo da animali?". Mi piace immaginare i geni della Disney alle riunioni, quando entusiasti propongono le loro idee ai colleghi e le sviluppano insieme.
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"Cosa ne dite se creiamo una società formata solo da animali?". Mi piace immaginare i geni della Disney alle riunioni, quando entusiasti propongono le loro idee ai colleghi e le sviluppano insieme. Nel caso di Zootropolis hanno mescolato gli stessi fedelissimi ingredienti targati Disney, ovvero dare voce ai più deboli, personificare o umanizzare cose e animali (in questo caso solo animali), creare una protagonista che non si arrende facilmente, e lanciare forte e chiaro il messaggio che ogni sogno è realizzabile quando hai un vero amico al tuo fianco. Quello che peró i creatori di Zootropolis hanno sottovalutato è stato proprio il prodotto finale, un capolavoro oltre le aspettative. A farglielo notare sono state le valanghe di riconoscimenti, premi, Golden Globes e nominations agli Oscar (che sicuramente tra meno di un mese vedremo portare a casa), oltre che ad incassi record. Ma a cosa è dovuto il successo di Zootropolis? La protagonista è una "coniglietta acuta" - come viene definita nel film - di nome Judy Hopps, che vive in periferia e il cui sogno fin da piccola è quello di diventare una poliziotta nella vicina città di Zootropolis. Ma il divario tra prede e predatori si fa ancora sentire, e non di meno i pregiudizi. Crescendo, il suo sogno non si è mai affievolito e con grande fatica Judy riesce a ottenere il trasferimento a Zootropolis nel comando di polizia. Il suo arrivo in città è una delle scene più emozionanti e meglio costruite: la coniglietta saluta i suoi genitori alla stazione, tra commozione, dubbi sulle sue scelte e l'incognita di ció che l'aspetta. Adesso é sola, non ha piú la sua famiglia alle spalle né tanto meno gli spazi verdi della campagna che chiama casa, davanti a lei c'è solo un punto interrogativo. Ma tutto questo dura pochi minuti. Cuffie alle orecchie e occhi sgranati per ció che le si presenta davanti: la cittá di Zootropolis, sulle note di Try Everything della popstar Gazelle (Shakira), che la accompagna all'ingresso della sua nuova vita dicendo : "I won't give up, no I won't give in till I reach the end and then I'll start again. No I won't leave, I wanna try everything, I wanna try even though I could fail" (trad. Non mi arrenderó, non cederó finché non avró raggiunto il mio obiettivo e dopo ricominceró. Non me ne andró, voglio provare tutto, voglio provare anche se potrei fallire). Habitat differenti per ogni tipo di animale, cricetini e rinoceronti in completo e 24h recarsi a lavoro, giraffe che bevono un frullato, ognuno con un ruolo nella società e soprattutto liberi e senza pregiudizi. Vivono insieme in armonia, per Judy è la scoperta di un mondo nuovo che non poteva vedere dal suo piccolo paese tra le montagne, ora sa che c'è di più e che è tutto come l'aveva sempre sognato. Un cittá ricreata alla perfezione, con uffici, negozi, piazze, grandi catene, piccole imprese, gelaterie, il tutto realizzato su varie scale a misura di ogni abitante piccolo o grande che sia. Ma il sogno perfetto dura poco, dopo essere stata nominata ausiliare del traffico, si imbatte in una volpe, Nick Wilde, il quale le fa capire che anche a Zootropolis ci sono differenze e disparità. Nick infatti, si guadagna da vivere imbrogliando il sistema. Judy è delusa, eppure non si arrende, sa che può cambiare le cose e la sua occasione non si fa aspettare: alcuni animali sono scomparsi, tocca a lei ritrovare uno di loro, la lontra Otterson e per farlo si avvarrà proprio dell'aiuto di Nick. Un coniglio e una volpe che collaborano insieme è già una conquista per la società: se da una parte Judy è vista come la coniglietta indifesa, Nick ricopre il ruolo della volpe furba e imbrogliona. Ci sono delle etichette che in questo film, come nel mondo reale, fanno scatenare ingiustizie e diseguaglianze, sono barriere che pensiamo essere state superate ma che riaffiorano nel momento in cui bisogna essere trasparenti. La verità è che Judy non è affatto una coniglietta indifesa, ma l'agente di polizia più coraggioso e intuitivo di tutto il distretto, di gran lunga superiore ai suoi capi e colleghi grandi solo nelle taglie. È così che buoi, rinoceronti e tutto il corpo di polizia si fanno battere in astuzia, bravura e coraggio da una piccola coniglietta di campagna. Ed è anche così che una onesta volpe aiuta la coniglietta a risolvere il caso, mettendo in gioco la sua furbizia non per imbrogliare, bensí per aiutare. Dove sono gli stereotipi adesso? Se le persone - in questo caso gli animali - non si sentissero costantemente in dovere di difendersi da un sistema che li sminuisce e li fa sentire in gabbia invece di aiutarli e indirizzarli per sfruttare le loro potenzialitá al meglio e a favore di tutti, queste etichette non esisterebbero. Perché se Nick avesse avuto la chance di usare la sua astuzia per risolvere casi di polizia e fare di questo il suo lavoro, non avrebbe di certo avuto la necessità di guadagnarsi da vivere imbrogliando. E invece cosa ha fatto Zootropolis per lui? Lo ha etichettato come volpe imbrogliona ancor prima che lui stesso potesse capire cosa questo significasse e lo ha quasi aiutato a seguire una strada sbagliata, emarginandolo e convincendolo che altro non è che una volpe imbrogliona. Purtroppo quasi tutto si delinea nella nostra infanzia, le idee che ci mettono in testa, le persone che incontriamo, le delusioni, l'educazione che riceviamo (o non riceviamo) sono le cose che segnano e ci accompagnano per tutta la vita. Ma non vuol dire che non possiamo cambiarle: i genitori di Judy le hanno sempre insegnato a stare alla larga dai predatori e a lavorare nel loro campo di carote. Questo non è mai stato abbastanza per lei che, seppur amasse e apprezzasse quel mondo, ha sempre saputo che c'era di più. Ha superato i suoi limiti, le sue paure e le etichette che aveva addosso fino a diventare ciò che è oggi. Questo insegnamento disneyiano è prezioso, insegna che i sogni sono realizzabili se ci metti del tuo: duro lavoro, ambizione, fiducia in sé stessi e allo stesso tempo educazione, apertura mentale e umiltà. Mai dimenticare le proprie origini, ma mai credere che non si possa essere di più di ciò che ci dicono. Insomma, se un bradipo di nome Flash può lavorare alle poste, perché noi non dovremmo essere capaci di raggiungere le vette più alte?
Altre recensioni su www.annalisarcoblog.wordpress.com
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vale88hachi
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lunedì 13 febbraio 2017
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un film per bambini che parla agli adulti
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Devo ammettere che non mi aspettavo molto da questo film, il cui trailer non mi aveva convinto e quella volpe vestita di verde mi ricordava un po' troppo l'insuperabile Robin Hood del cartone anni '70 ed invece ho dovuto ricredermi. Non solo il cartone è divertente (la scena dello gnu doppiata da Ruffini come se fosse un video del Nido del Cuculo è stata semplicemente esilarante), ma affronta anche tematiche profonde e attuali come la discriminazione e la paura del diverso tanto che Gazelle-Shakira sembra parlare all'America di Trump quando dice che Zootropia è nata come luogo di accoglienza per tutti i mammiferi, siano essi predatori o prede, animati dallo stesso sogno di convivere pacificamente insieme, e che conclude con l'appello a restituirle la zootropolis che ama.
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Devo ammettere che non mi aspettavo molto da questo film, il cui trailer non mi aveva convinto e quella volpe vestita di verde mi ricordava un po' troppo l'insuperabile Robin Hood del cartone anni '70 ed invece ho dovuto ricredermi. Non solo il cartone è divertente (la scena dello gnu doppiata da Ruffini come se fosse un video del Nido del Cuculo è stata semplicemente esilarante), ma affronta anche tematiche profonde e attuali come la discriminazione e la paura del diverso tanto che Gazelle-Shakira sembra parlare all'America di Trump quando dice che Zootropia è nata come luogo di accoglienza per tutti i mammiferi, siano essi predatori o prede, animati dallo stesso sogno di convivere pacificamente insieme, e che conclude con l'appello a restituirle la zootropolis che ama.
inoltre il film è ricco di citazioni a film "adulti" come il padrino, ma anche Breaking Bad, quando viene scoperto un montone vestito di giallo (che sintetizza una sostanza blu a partire da fuori altrettanto blu che producono effetti nocivi sugli animali) che guarda caso ha 2 aiutanti che si chiamano proprio Walter e Jess, tanto che più volte mi è sembrato che questo cartone volesse parlare agli adulti più che ai bambini e che la morale fosse: "non fatevi ingannare dai politici che ci spaventano e che vi mettono gli uni contro gli altri, perché esso lo fanno solo per un proprio tornaconto personale, ma se vi impegnerete a conoscere meglio il vostro prossimo scoprirete che, per quanto diverso esso sia, vi assomiglia più di quanto avreste creduto". Una bella morale anche per i bambini.
unico rammarico: avrei voluto conoscere meglio la città e la sua organizzazione, che da quanto si può intravedere sembra interessante e ben studiata.
In definitiva non credo sia un capolavoro ai livelli di Up o Inside out, che hanno quel "non so che" in più, ma anche zootropolis mi è piaciuto moltissimo e posso dire che la Disney, anche stavolta, non mi ha delusa.
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fabrizio friuli
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lunedì 8 maggio 2023
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la discriminazione tra gli animali
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Dopo aver brillantemente superato l'esame pratico per entrare nel corpo di polizia di Zootropolis, alla temeraria coniglietta Judy Hopps viene affidato l' incarico di ausiliare del traffico dal rigido e prevenuto capo della Polizia Bogotà ( un bufalo africano ), ma grazie ad un' iniziativa della segretaria del sindaco della città popolata esclusivamente dai mammiferi ( prede e predatori ) il capo della polizia le affida con estrema riluttanza un caso : trovare una lontra scomparsa entro quarantotto ore ( la lontra in questione è uno dei numerosi mammiferi scomparsi della città, e sono tutti dei predatori ). Per risolvere il caso e non dare le sue dimissioni, Judy Hopps convince ( anche con astuzia ) una volpe rossa di nome Nick Wilde a diventare un suo collaboratore , sebbene ad egli non interessi minimamente la scomparsa della lontra e non gli importa nemmeno di aiutare un " agente di polizia " , essendo un truffatore che ottiene il denaro venendo dei ghiaccioli contraffatti.
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Dopo aver brillantemente superato l'esame pratico per entrare nel corpo di polizia di Zootropolis, alla temeraria coniglietta Judy Hopps viene affidato l' incarico di ausiliare del traffico dal rigido e prevenuto capo della Polizia Bogotà ( un bufalo africano ), ma grazie ad un' iniziativa della segretaria del sindaco della città popolata esclusivamente dai mammiferi ( prede e predatori ) il capo della polizia le affida con estrema riluttanza un caso : trovare una lontra scomparsa entro quarantotto ore ( la lontra in questione è uno dei numerosi mammiferi scomparsi della città, e sono tutti dei predatori ). Per risolvere il caso e non dare le sue dimissioni, Judy Hopps convince ( anche con astuzia ) una volpe rossa di nome Nick Wilde a diventare un suo collaboratore , sebbene ad egli non interessi minimamente la scomparsa della lontra e non gli importa nemmeno di aiutare un " agente di polizia " , essendo un truffatore che ottiene il denaro venendo dei ghiaccioli contraffatti. Nel corso dell' indagine sia Judy che Nick scopriranno non solo dove si trovano i predatori scomparsi , ma anche la vera mente criminale che ha permesso che ciò accadesse , ed è un vero " lupo travestito da pecora ".
Il lungometraggio di animazione della Disney, nonostante sia simile a Robin Hood , essendo due film animati nei quali i personaggi sono degli animali antropomorfi , i due lungometraggi presentano numerosi ed anche palesi differenze : Nick Wilde , pur essendo una volpe antropomorfa come Robin Hood ( del film Disney ) non ruba ai ricchi per dare ai poveri, all' inizio appare come un venditore illegale di ghiaccioli che truffa gli altri per il suo tornaconto , e col tempo, il personaggio riesce a dimostrare una certa nobiltà di animo : in un dialogo con Judy Hopps egli le racconta di essere rimasto traumatizzatoda un episodio di bullismo, egli era l' unico predatore di un gruppo scout e gli altri membri ( tutti erbivori ) gli hanno costretto con la forza a indossare una museruola, reputandolo una bestia feroce, ed oltre al triste evento, Nick ha ammesso di essere diventato un truffatore perché, secondo la mentalità degli altri animali : la volpe è una creatura dinonesta e inaffidabile, e quindi egli stesso ha pensato che non serve sforzarsi di essere qualcos'altro. E in quella scena emerge uno dei temi principali del film : La Discriminazione, ed anche la protagonista del film Judy Hopps viene ( in un certo senso ) discriminata , perché, nonostante lei stessa abbia ottenuto degli esiti brillanti dopo aver ottenuto il titolo accademico della " scuola di polizia " il capitano le affida l' incarico di ausiliare perché pensa che un coniglio sia un animale debole e inadatto ad adempiere alla professione di poliziotto. Il secondo tema trattato è quello del bullismo, esposto in due scene ( non soltanto nella scena con Nick Wilde , ma anche in una scena all' inizio del film , in cui appare un personaggio minore chiamato Gideon Grey, una giovane volpe rossa che si comporta da bullo con gli altri e con Judy quando era ancora molto giovane ). Un' altra qualità del film è la rappresentazione realistica di una società : infatti Zootropolis è una città dove predatori e prede coesistono, ma ogni creatura si preoccupa solo di sé stessa, ed è Nick Wilde a spiegare a Judy Hopps com' è realmente Zootropolis, durante il loro primo incontro e le rivela anche che lei non potrà mai realizzare il suo sogno di diventare un agente di polizia, e che a nessuno importa di lei , dei suoi sogni e dei suoi sacrifici. Lo stesso Capitano Bogo le dice con estrema schiettezza che la vita non è un cartone animato dove lei canta una canzoncina e come per magia i suoi sogni diventano realtà ( e il mondo esterno è realmente fatto così ).
Uno dei problemi principali del film è che uno dei personaggi negativi del film è un montone ( ed è uno scienziato che crea i dardi fatti con gli ululatori notturni , dei fiori tossici che compromettono la salute psicologica dei predatori, trasformandoli in belve fameliche ) e si potrebbe comprendere con una certa facilità che il nuovo sindaco della città, la pecora Bellwether è il vero antagonista del film , ed infatti, è proprio lei la vera antagonista del film è il suo fine è quello di garantire la supremazia delle prede , rendendo i predatori delle feroci creature da tenere in gabbia , tuttavia, Nick e Judy riescono a farla arrestare, sostituendo ( chissà come ) i dardi tossici con i mirtilli e registrando con una particolare penna una sua esplicita confessione ( dove la pecora cattiva ammette che avrebbe colpito ogni singolo predatore della città perché il suo piano riesca adeguatamente ). Verso la fine del film , il Sindaco Lionheart ( un leone che fortunatamente, non corrisponde al tipico stereotipo del politico corrotto, pur non essendo riverente nei confronti della sua ex segretaria Dawn Bellwether ) rivela che lui ha rapito i predatori " impazziti " per studiarli e capire cosa fosse successo a tutti loro , Nick Wilde diventa un collega di Judy e il Capitan Bogo comprende che sia un coniglio che una volpe possono qualcosa di più , senza basarsi sui luoghi comuni. Un' ultima pecca del film è il personaggio chiamato Benjamin Clawhauser, il ghepardo obeso che appare come il tipico poliziotto con problemi di peso patito di ciambelle, perché somiglia troppo al Commissario Winchester dei Simpson.
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