Les Misérables |
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Un film di Tom Hooper.
Con Amanda Seyfried, Hugh Jackman, Anne Hathaway, Russell Crowe, Helena Bonham Carter.
continua»
Musical,
durata 152 min.
- Gran Bretagna 2013.
- Universal Pictures
uscita giovedì 31 gennaio 2013.
MYMONETRO
Les Misérables
valutazione media:
3,89
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un film (molto) bello,ma sopravvalutato: 3 e mezzodi Joe M.H.Feedback: 205 | altri commenti e recensioni di Joe M.H. |
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mercoledì 6 febbraio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Les Misérables diretto da Tom Hooper (premio Oscar 2011 per Il discorso del re) è un film che può essere definito 'molto buono' e il giudizio complessivo risulta positivo, ma vi sono evidenti aspetti (e difetti) che è necessario considerare. La trasposizione cinematografica del venticinquenne musical teatrale, a sua volta tratto dall'opera di Victor Hugo, trova i suoi punti di forza nella bravura travolgente dei protagonisti (Hugh Jackman e Anne Hathaway tra tutti), che con la forza comunicativa dello sguardo emozionano e coinvolgono 'armonicamente' lo spettatore. Ciò che risulta immediatamente evidente, sin dai primi minuti del film, è la grandiosità di questa produzione: Cameron Mackintosh, produttore, (all'opera già dal 2009) ha creato un vistoso fenomeno di merchandising e pubblicità, donando al film una grande notorietà molto prima che fosse presentato nelle sale; il fattore determinante è stato il appunto carattere epico con cui si presentava; 'mitizzare' il film, ha infuso nello spettatore una grande aspettativa, quella di chi crede di trovarsi di fronte a un vero e proprio fenomeno cinematografiico, il capolavoro dell'anno, così come recitano innumerevoli prime pagine di riviste, blog e giornali. Sfortunatamente il film sembra non tener testa all'idea che aveva depositato a priori nel suo pubblico, e aggrappandosi come può ad armi infinite (pianti, risa, patriottismo e crisi d'identità) risulta in conclusione "soltanto" davvero un film "bello e buono". Delle 8 candidature all'Accademy, meritate quelle per le interpretazioni di Jean Valjean e Fantine (rispettivament Jackman e Hathaway), la scenografia, i costumi e il missaggio sonoro: viene ricostruito l'ambiente francese del 1815 con grande efficacia, e gli scorci notturmi e al tramonto di una città in fervore e la folla del popolo di oltre 4000 comparse rende vividamente il fascino realistico già insito nel romanzo. Incantevoli alcune canzoni (intrecciate in una splendida catena di immagini diapositive), in assoluto 'I dreamed a dream' intonata da Anne Hathaway, seguita da 'Suddenly' (Jackman) e il trio vocale di 'A heart full of love': il potere della musica permea profondamente il film, e il 'recitar cantando' prende vita sulle note di splendide melodie. Il problema è che, se ne 'I miserabili' di Hugo la vicenda risulta enormemente avvicente e la trama si dispiega con un'energica organicità, nel film essa perde la sua carica espressiva e risulta a volte frettolosa o meno coinvolgente: il cantato, per quanto nobile e pregievole, non possiede la stessa forza di comunicazione del parlato, del dialogo, la conversazione, e la scelta registica di impostare a mò di 'opera' teatrale l'intero film su musiche e canzoni non riesce a rendere altrettanto efficace lo svolgersi della vicenda; il difetto più grave e maggiormente evidente è il presentarsi del film come 'percorso a tappe': inizia con il resoconto del periodo da galeotto di Jean Valjean, si spezza e riprende con Fantine, alla morte di Fantine abbiamo la 'tappa' di Cosette, poi quella della Rivoluzione, e la conclusione. Ogni 'tappa' appare un po' fine a se stessa, spezzata e distante dalle altre, il tempo di concluderle e già si è passato ad altro, dove ogni scena è un susseguirsi di canzoni talora slegate tra di loro. Non chiaro è tra l'altro il peso delle vicende storiche di sfondo civile: non viene ben spiegato il motivo di questa imminente Rivoluzione, chi siano i veri nemici o per cosa realmente stiano combattendo.
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Ultimi commenti e recensioni di Joe M.H.:
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