emanuelemarchetto
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sabato 18 marzo 2017
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puro cinema di genere
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Una Tower Block, ovvero un enorme condominio popolare, è destinata alla demolizione e i coinquilini sono costretti ad abbandonarla. Gli abitanti dell'ultimo piano, restii a lasciare i loro appartamenti, vengono bersagliati da un cecchino anonimo.
La trama più semplice del mondo: personaggi variegati messi in una situazione di pericolo e costretti a collaborare per sopravvivere.
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Una Tower Block, ovvero un enorme condominio popolare, è destinata alla demolizione e i coinquilini sono costretti ad abbandonarla. Gli abitanti dell'ultimo piano, restii a lasciare i loro appartamenti, vengono bersagliati da un cecchino anonimo.
La trama più semplice del mondo: personaggi variegati messi in una situazione di pericolo e costretti a collaborare per sopravvivere. Il film rispetta le regole del genere alla perfezione e le utilizza per mantenere la tensione per tutta la durata della pellicola, con pochissimi cedimenti, una buona dose di ironia e dei personaggi molto convincenti.
A questo si aggiunge un lieve sottotesto politico e sociale: le tower bock, nella realtà, sono degli edifici utilizzati nelle zone ad alta densità di popolazione, per risparmiare spazio ed abbattere i costi; possono essere paragonate alle nostre case popolari e nel film viene raccontato un tentativo di resistenza allo sfratto di tali alloggi. Stiamo quindi parlando della fascia bassa della società che, oltre ad avere pochi diritti, deve anche lottare con le unghie e con i denti per mantenerli. Ma i registi non risparmiano neanche i personaggi principali, descritti fin da subito come alienati e omertosi, interessati solo a loro stessi.
La soluzione finale non è particolarmente sorprendente, ma questo non intacca un film che funziona su più livelli e che scorre con un ritmo invidiabile.
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elgatoloco
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giovedì 30 marzo 2017
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dinamica di gruppo
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Prima di un giudizio"estetico", che peraltro deve essere positivo, vista la capacità del regista (e degli/delle interpreti)di rendere il clima claustrofobico della vicenda, in"Tower block"si segnala dinamica di gruppo, In qualche modo"perfetta", scandita colpo su colpo, implacabile, la stessa rende come i rapporti umani si deteriorino, tendano a ricomporsi, salvo poi peggiorare nuovamente, quando incombe la minaccia(in questo caso il cecchini che sparano indiscriminatamente contro il casamento iper-popolare e i suoi abitanti)mortale. Poca musica, essenzialità scenica, quasi"stitichezza", comunque contrazione al massimo, dove il finale conta/non conta/non inficia i senso del film, che si riferisce alla minaccia continua , dove, per un film britannico torna in mente la problematica hobbesiana dell'"homo homini lupus", ossia del"bellum omnium contra omnes"(lotta di tutti contro tutti), dove naturalmente non c'è scampo né può esserci.
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Prima di un giudizio"estetico", che peraltro deve essere positivo, vista la capacità del regista (e degli/delle interpreti)di rendere il clima claustrofobico della vicenda, in"Tower block"si segnala dinamica di gruppo, In qualche modo"perfetta", scandita colpo su colpo, implacabile, la stessa rende come i rapporti umani si deteriorino, tendano a ricomporsi, salvo poi peggiorare nuovamente, quando incombe la minaccia(in questo caso il cecchini che sparano indiscriminatamente contro il casamento iper-popolare e i suoi abitanti)mortale. Poca musica, essenzialità scenica, quasi"stitichezza", comunque contrazione al massimo, dove il finale conta/non conta/non inficia i senso del film, che si riferisce alla minaccia continua , dove, per un film britannico torna in mente la problematica hobbesiana dell'"homo homini lupus", ossia del"bellum omnium contra omnes"(lotta di tutti contro tutti), dove naturalmente non c'è scampo né può esserci.UNa problematica estremamente coinvolgente, durissima, a tratti insopportabile, per un film volutamente"spiacevole", dove la creazione della "suspense postmoderna"si lega all'attesa, alla"pietas", in un crescendo di situazioni tragiche da cui sembra non esserci fine. "Spiacevole", dicevo, volutamente, perché attiene a quell'istinto di autoconservazione che hanno anche "santi"ed"eroi", che semplicemente neutralizzano in determinate situazioni, come si sa. Da approfondire, la problematica di film come questo, solo sperando(sarebbe una decisa banalizzazione)che non se non faccia un"number two"e via di seguito, con una tempesta di sequel che sarebbe assolutamente inutile a quanto si voleva non"dimostrare", ma semplicemente proporre. Se"Tower Block"rimane un hapax, un'eccezione, comunque appunto un"unicum", meglio, in quanto sarà un film emblematico quasi per definizione. El Gato
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