stefano bruzzone
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martedì 4 marzo 2014
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spassoso
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spassosissima commedia francese in puro stile americano con un misto di azione e comicità. non c'e' molto da dire su questo film, dalla sceneggiatura preconfezionata , se non segnalare la bravura dei francesi nel realizzare commedie nazionalpopolari di gran lunga migliori delle nostre dove per ridere non serve essere volgari o parlare in romanesco anche quando si girano films apparentemente leggeri e in questo i francesi sono abili maestri nel curare i dettagli in maniera maniacale anche nelle commediole banali e scontate.
buon cast, ottima regia, e cura nei particolari sono gli ingredienti che da qualche anno determinano un netto sorpasso da parte dei francesi nel cinema comico sui nostri films.
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spassosissima commedia francese in puro stile americano con un misto di azione e comicità. non c'e' molto da dire su questo film, dalla sceneggiatura preconfezionata , se non segnalare la bravura dei francesi nel realizzare commedie nazionalpopolari di gran lunga migliori delle nostre dove per ridere non serve essere volgari o parlare in romanesco anche quando si girano films apparentemente leggeri e in questo i francesi sono abili maestri nel curare i dettagli in maniera maniacale anche nelle commediole banali e scontate.
buon cast, ottima regia, e cura nei particolari sono gli ingredienti che da qualche anno determinano un netto sorpasso da parte dei francesi nel cinema comico sui nostri films.
Voto: 7
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renato volpone
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venerdì 29 marzo 2013
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la pace sociale ha un prezzo
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Parigi tra il centro e la periferia: un'unica grande metropoli, ma due mondi distinti e diversi, come lo sono i protagonisti di questo film. Provengono da realtà diverse, l'uno dal centro città l'altro dai casermoni della banlieue, ma entrambi con il desiderio di diventare commissari. Due caratteri diversi, opposti, più moralista il nero della periferia, superficiale e raccomandato il damerino bianco. Si troveranno coinvolti insieme in un'indagine per omicidio che viene dalle bische clandestine, ma dietro cui si nasconde l'alta società e i mali dell'imperialismo economico: ma "certe cose vanno oltre i poteri di un semplice poliziotto".
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Parigi tra il centro e la periferia: un'unica grande metropoli, ma due mondi distinti e diversi, come lo sono i protagonisti di questo film. Provengono da realtà diverse, l'uno dal centro città l'altro dai casermoni della banlieue, ma entrambi con il desiderio di diventare commissari. Due caratteri diversi, opposti, più moralista il nero della periferia, superficiale e raccomandato il damerino bianco. Si troveranno coinvolti insieme in un'indagine per omicidio che viene dalle bische clandestine, ma dietro cui si nasconde l'alta società e i mali dell'imperialismo economico: ma "certe cose vanno oltre i poteri di un semplice poliziotto". David Charhon è molto bravo a costruire questa divertente commedia, si ride molto pur indicando con leggerezza le depravazioni di entrambi i mondi, ma poi il regista punta il dito deciso perché "la pace sociale ha un prezzo, ma a pagarlo sono sempre gli stessi". È un racconto che ridendo ci aiuta a capire i valori dell'onestà e dell'amicizia, l'importanza della famiglia, i contesti difficili dove i ragazzi debbono lottare contro il bullismo e il benessere che sforna televisori sempre più grandi. A ritmo di buona musica il film è un alternarsi di gag, a volte inverosimili, con momenti di azione e incidenti davvero fatti bene. Accattivanti gli attori. Per una serata rilassante senza dimenticare l'occhio al sociale.
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ultimoboyscout
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giovedì 22 gennaio 2015
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tutti pazzi per omar!
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La prima volta di Omar Sy dopo il clamoroso trionfo di "Quasi amici", grazie al quale ha stracciato cuori e record di incassi. Si tratta di una commedia action parigina, col sorriso contagioso del protagonista che s'incastra perfettamente nella periferia dell'immigrazione diventandone simbolo di riscatto. Sy è il poliziotto sregolato, quello che non conosce il bon ton ma è il giustiziere della malafinanza nel consueto e sempre valido ed efficacissimo incontro/scontro col poliziotto educato, elegante, raffinato e perfettino: una rivisitazione tutta francese del buddy cop movie in stile "Arma letale" o "Beverly Hills cop" che cerca di scadinarne le regole e gli schemi.
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La prima volta di Omar Sy dopo il clamoroso trionfo di "Quasi amici", grazie al quale ha stracciato cuori e record di incassi. Si tratta di una commedia action parigina, col sorriso contagioso del protagonista che s'incastra perfettamente nella periferia dell'immigrazione diventandone simbolo di riscatto. Sy è il poliziotto sregolato, quello che non conosce il bon ton ma è il giustiziere della malafinanza nel consueto e sempre valido ed efficacissimo incontro/scontro col poliziotto educato, elegante, raffinato e perfettino: una rivisitazione tutta francese del buddy cop movie in stile "Arma letale" o "Beverly Hills cop" che cerca di scadinarne le regole e gli schemi. La tensione sociale da il la alla storia, i due mondi a confronto sono il centro di Parigi e la banlieu di Bobigny, separati da una tangenziale e da grosse differenze sociali, oltre che da una vecchia rivalità. Accanto al già citato Sy, però, fa un figurone Laurent Lafitte, il poliziotto "perbene", che da un taglio alla Belmondo al suo personaggio, è lui l'autentico trascinatore di un film che stanca ben presto e procede con passo decisamente incerto. La regia è troppo impostata, troppo classica, la sceneggiatura non concede particolari variazioni lasciando procedere la storia proprio come ci si aspetta, facendo assaporare allo spettatore un gusto stantio di già visto. Discreti i tempi comici che Sy è capace di controllare, il suo maxi-sorriso è contagioso ma non basta e l'effetto "Quasi amici" sembra già volgere al termine. Commedia (assolutamente non un polar) che vira verso l'action, che ha come unica novità il fatto di ambientarsi a Parigi e non nei bassifondi puzzolenti di qualche metropoli americana. Rimandata la pellicola e il regista Charhon.
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