gianpy79
|
venerdì 20 gennaio 2012
|
sequel riuscito e divertente ai livelli del primo!
|
|
|
|
Un riuscitissimo sequel che ha completato il tema mostrando l'altra faccia del dualismo nazionale. Si ride di gusto e si riflette anche. Citando Platone, "Benvenuti al Nord" è l'altra parte della mela che combacia perfettamente con "Benvenuti al Sud". Dopo il grande successo del primo capitolo può essere anche definita un'abile operazione commerciale ma il film ha una sua anima e alcuni spunti più forti, riflessivi e comici. Bravo il regista Luca Maniero che mescola abilmente tic, vizi, stereotipi e nuovi simpatici siparietti della realtà milanese. La sceneggiatura, totalmente nuova e libera, è forse superiore ai livelli del primo e il regista crea anche una Milano notturna deserta che dorme (ricorda le rilassanti atmosfere notturne milanesi di "Chiedimi se sono felice" aggiugendo anche la Milano quasi vuota di domenica priva di milanesi che vanno al mare, al lago o in montagna) e ci mette un pizzico di autentica poesia con i napoletani che vedono la neve a Milano.
[+]
Un riuscitissimo sequel che ha completato il tema mostrando l'altra faccia del dualismo nazionale. Si ride di gusto e si riflette anche. Citando Platone, "Benvenuti al Nord" è l'altra parte della mela che combacia perfettamente con "Benvenuti al Sud". Dopo il grande successo del primo capitolo può essere anche definita un'abile operazione commerciale ma il film ha una sua anima e alcuni spunti più forti, riflessivi e comici. Bravo il regista Luca Maniero che mescola abilmente tic, vizi, stereotipi e nuovi simpatici siparietti della realtà milanese. La sceneggiatura, totalmente nuova e libera, è forse superiore ai livelli del primo e il regista crea anche una Milano notturna deserta che dorme (ricorda le rilassanti atmosfere notturne milanesi di "Chiedimi se sono felice" aggiugendo anche la Milano quasi vuota di domenica priva di milanesi che vanno al mare, al lago o in montagna) e ci mette un pizzico di autentica poesia con i napoletani che vedono la neve a Milano. Gli unici nei negativi: i personaggi "deboli" dei tre colleghi milanesi di Siani e una scena copiata da "Cado dalle nubi" (l'abbraccio tra due uomini e il passante in motorino che grida). Per il resto, una commedia perfetta come ritmo, come cast (rispetto al primo film è più corposo tra Bisio, in grande forma, e la Finocchiaro dove si sdoppia in due, interprentando anche la suocera di Colombo), come fotografia e come musica. Voto film: 8. Gianpaolo Marchioni - Alessandria
[-]
[+] parente?
(di sg2794)
[ - ] parente?
[+] sg2794, musica per le mie orecchie.
(di marezia)
[ - ] sg2794, musica per le mie orecchie.
[+] recensione vera e reale: un sequel brillante!
(di sergiotti)
[ - ] recensione vera e reale: un sequel brillante!
|
|
[+] lascia un commento a gianpy79 »
[ - ] lascia un commento a gianpy79 »
|
|
d'accordo? |
|
luca scialò
|
martedì 24 gennaio 2012
|
sequel sfiatato, quasi forzato
|
|
|
|
Le strade di Alberto e Mattia si sono nuovamente divise. Il primo ha i soliti problemi con la paranoica moglie, pensando soprattutto al lavoro; il secondo ha avuto anche un figlio da Maria, Edison (dal nome di Cavani), ma è rimasto un cronico mammone. La moglie così decide di lasciarlo e i suoi colleghi vedendolo depresso, decidono di fargli fare domanda a Milano dall'amico Alberto. Il trasferimento avviene, con un Mattia ancor più rattristato per la meta non certo ambita, ma troverà anche un Alberto a sua volta represso perché anche sua moglie a deciso di lasciarlo. In più dovrà affrontare i pregiudizi milanesi.
Dopo lo straordinario e sorprendente successo di Benvenuti al Sud, non poteva mancare il sequel capovolto.
[+]
Le strade di Alberto e Mattia si sono nuovamente divise. Il primo ha i soliti problemi con la paranoica moglie, pensando soprattutto al lavoro; il secondo ha avuto anche un figlio da Maria, Edison (dal nome di Cavani), ma è rimasto un cronico mammone. La moglie così decide di lasciarlo e i suoi colleghi vedendolo depresso, decidono di fargli fare domanda a Milano dall'amico Alberto. Il trasferimento avviene, con un Mattia ancor più rattristato per la meta non certo ambita, ma troverà anche un Alberto a sua volta represso perché anche sua moglie a deciso di lasciarlo. In più dovrà affrontare i pregiudizi milanesi.
Dopo lo straordinario e sorprendente successo di Benvenuti al Sud, non poteva mancare il sequel capovolto. Ma il continuo appare, come spesso succede nel Cinema, forzato e quasi obbligato. Se i pregiudizi su Napoli vengono superati brillantemente da Alberto (Claudio Bisio) nel primo episodio, in questo caso Mattia (Alessandro Siani) sembra proprio non riuscire ad amare Milano. Inoltre, vari sono i riferimenti al primo film e nemmeno molto riusciti. Se Benvenuti al Sud è divertente dall'inizio alla fine e porta con sé una verve trascinante di gag della coppia Bisio-Siani, Benvenuti al Nord non esplode mai. Insomma, la dura legge del sequel non riuscito e che perde la sfida col primo episodio, ha colpito anche il fortunatissimo lungometraggio di Miniero.
[-]
[+] benvenuti al nord
(di foffola40)
[ - ] benvenuti al nord
|
|
[+] lascia un commento a luca scialò »
[ - ] lascia un commento a luca scialò »
|
|
d'accordo? |
|
marbus
|
giovedì 9 febbraio 2012
|
a volte è meglio non farli , i sequel
|
|
|
|
Tra i miliardi incassati da "Benvenuti al Sud" c'erano anche i miei sette euro. E mi sono anche unito al coro di quelli che lo hanno apprezzato, facendolo diventare un piccolo cult. Certo nessuno si aspettava il trattato antropologico- sociologico sul conflitto nord sud, ma in poco meno di due ore si fanno un discreto numero di risate, e non è male in questi tempi di lega nord.
Lo salutai come un esempio di nuova commedia popolare all'italiana (anche se il soggetto è tratto da un film francese), con un occhio al passato ma non volgare. Una commedia di caratteri, insomma.
Ma come tutti i grandi successi c'è un rovescio della medaglia. L'inevitabile sequel, imposto dal produttore per rimpinguarsi le tasche dopo il successo del prototipo.
[+]
Tra i miliardi incassati da "Benvenuti al Sud" c'erano anche i miei sette euro. E mi sono anche unito al coro di quelli che lo hanno apprezzato, facendolo diventare un piccolo cult. Certo nessuno si aspettava il trattato antropologico- sociologico sul conflitto nord sud, ma in poco meno di due ore si fanno un discreto numero di risate, e non è male in questi tempi di lega nord.
Lo salutai come un esempio di nuova commedia popolare all'italiana (anche se il soggetto è tratto da un film francese), con un occhio al passato ma non volgare. Una commedia di caratteri, insomma.
Ma come tutti i grandi successi c'è un rovescio della medaglia. L'inevitabile sequel, imposto dal produttore per rimpinguarsi le tasche dopo il successo del prototipo. Ecco perchè quando lessi le anticipiazione su un possibile sequel intitolato "Benvenuti al nord", ho storto un pò il naso. Sono andato comunque a vederlo (spendendo però solo 3euro e 50 perchè ho usufruito dello sconto studenti) e in effetti non sono rimasto deluso solo perchè mi aspettavo davvero poco.
E' percepibile che la pellicola sia stata girata approssimativamente , senza voglia ed in fretta per uscire giusto un attimo dopo il Cinepanettone di Neri Parenti (e De Laurentiis). La sceneggiatura (stavolta tutta colpa degli autori nostrani) si riduce al canovaccio dei due uomini soli abbandonati dalle donne che vogliono svagarsi tra il patetico e il ridicolo. Che poi uno sia del nord e uno del sud è secondario. Anche le prove degli attori sono inferiori. Praticamente il protagonista è Siani, che ha tutto il film sulle spalle, ma non ha le spalle di Bisio; lo stesso Bisio, costretto a scene imbarazzanti (come quella in cui viene scambiato pee il maniaco); la Lodovini oltre che meno brava che nel primo film ,sembra anche meno bella; la Finocchiaro sarebbe la migliore ma per ravvivare un personaggio comunque monocorde le fanno anche interpretare l'inutile ruolo della madre. La novità potrebbe essere solo un Paolo Rossi simil Brunetta. Ma un personaggio simpatico, senza le battute giuste che ci sta a fare? La satira di costume poi si riduce a Siani che non riesce a dire la parola "mutuo". Per chi vuole rimpiangere l'originale.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a marbus »
[ - ] lascia un commento a marbus »
|
|
d'accordo? |
|
cassanonat
|
martedì 24 gennaio 2012
|
prove tecniche di commistione territoriale
|
|
|
|
Capitolo secondo. Dopo la tragicomica discesa ai fittizi inferi - leggesi "la folkloristica Castellabate"- dell'impaurito milanese Bisio, ora il processo si inverte. Tocca al paesano/mammone Siani risalire la scala e andare a Milano. E io mi gusto questa viaggio di crescita lumbard in un cinema napoletano: strana la vita.
Il processo opposto non è solo locale, ma anche mentale. La coppia Bisio/Siani attraversa un processo osmotico, imparando ognuno a vestire i panni dell'altro, come nel primo episodio. Bisio impara a prendere la vita con più leggerezza, l'importanza degli attimi in famiglia. Siani invece quanto sia necessaria una crescita mentale e la separazione dalle grazie materne, soprattutto ora che è diventato padre, il tutto perfettamente metaforizzato dall'impossibilità di scandire la parola mutuo.
[+]
Capitolo secondo. Dopo la tragicomica discesa ai fittizi inferi - leggesi "la folkloristica Castellabate"- dell'impaurito milanese Bisio, ora il processo si inverte. Tocca al paesano/mammone Siani risalire la scala e andare a Milano. E io mi gusto questa viaggio di crescita lumbard in un cinema napoletano: strana la vita.
Il processo opposto non è solo locale, ma anche mentale. La coppia Bisio/Siani attraversa un processo osmotico, imparando ognuno a vestire i panni dell'altro, come nel primo episodio. Bisio impara a prendere la vita con più leggerezza, l'importanza degli attimi in famiglia. Siani invece quanto sia necessaria una crescita mentale e la separazione dalle grazie materne, soprattutto ora che è diventato padre, il tutto perfettamente metaforizzato dall'impossibilità di scandire la parola mutuo. "Musc", "muts", i tentativi nel delinearla si sprecano con improbabili smorfie, segno che il ragazzo padre (che ragazzo non è) ha bisogno di una nuova infarinata di seriosità.
Tutto appare già in parte visto. E' come se un continuo senso di dejavù ti segua per tutta la pellicola. Appaiono già visti i clichè, che anche in senso opposto rimangono gli stessi: la diffidenza e la paura, il terùn che non vuole lavorare, la nebbia (e il giubotto antinebbia che si associa perfettamente al quello antiproiettile del primo episodio), i falsi teatrini.
La parabola che porterà i due ad ottenere un equilibrio perfetto per salvaguardare lavoro-famiglia passa attraverso un contrappasso di dantiana memoria: ognuno si trasformerà nel proprio opposto, per capire quanto eccessivamente ingenuo era il loro passato. La favoletta nei ritmi del passato episodio scorrerà liscia. Con un simbolico abbraccio nord/sud tra i due anziani Costabile e la Pina (suocera di Bisio), che si intendono senza parlare lo stesso idioma, quasi a voler dire che la distanza che esiste è solo nei luoghi comuni. Perchè al nord come al sud siamo sempre in qualche modo perfettamente imperfetti. Due metà di un frutto che con non poche difficoltà si possono unire. E chi glielo spiega ora al partito dei fazzoletti verdi? D'altronde già nel suo primo film Luca Medici alias Checco Zalone aveva dimostrato che risate e razzismo politico vanno spesso d'accordo, soprattutto se cotte in salsa leghista.
Nonostante le costanti ripetizioni il film scorre tranquillamente e strappa molte risate. D'altronde se non esagerati i clichè funzionano sempre e questo è un altro caso in cui l'assioma funziona. I fan del primo film potrebbero storcere il naso alle tangenti somiglianze, ma questo secondo capitolo sembrava una parabola necessaria per completare il viaggio iniziato al sud di un'Italia ancora troppo divisa dai pregiudizi. In tempi di richiesta recessione e crisi un piccolo messaggio buonista di speranza non fa male.
Un'applauso al duo, ma in realtà avrei evitato Emma Marrone nel videoclip finale che centra come i friarelli nei tortellini al brodo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cassanonat »
[ - ] lascia un commento a cassanonat »
|
|
d'accordo? |
|
peppe2994
|
sabato 28 gennaio 2012
|
"benvenuta delusione"
|
|
|
|
Un sequel inutile,piatto e forzato in troppi aspetti.Luca Miniero non riesce a riprodurre,il benvenuto scorso proponendo pochissime novità e alcuna idea di visione.Mi aspettavo di trovare una trama elaborata,con un cast allegro e spumeggiante,ma solo un illusione.Ho visto solo un Bisio e un Siani,particolarmente depressi,una Finocchiaro molto arrabbiata e un Paolo Rossi troppo inquadrato.Quindi in parole povere,il cast non ha fatto trapelare alcuna risata eccetto nella parte finale,in cui ho abbozzato qualche sorriso.La trama in un qualmodo risulta piatta,con uno sgorgare di banalità continue e frequenti.Questo prodotto,mi ha deluso fortemente,si è rivelato freddo incapce di spiccare il volo,come ha fatto il suo predecessore.
[+]
Un sequel inutile,piatto e forzato in troppi aspetti.Luca Miniero non riesce a riprodurre,il benvenuto scorso proponendo pochissime novità e alcuna idea di visione.Mi aspettavo di trovare una trama elaborata,con un cast allegro e spumeggiante,ma solo un illusione.Ho visto solo un Bisio e un Siani,particolarmente depressi,una Finocchiaro molto arrabbiata e un Paolo Rossi troppo inquadrato.Quindi in parole povere,il cast non ha fatto trapelare alcuna risata eccetto nella parte finale,in cui ho abbozzato qualche sorriso.La trama in un qualmodo risulta piatta,con uno sgorgare di banalità continue e frequenti.Questo prodotto,mi ha deluso fortemente,si è rivelato freddo incapce di spiccare il volo,come ha fatto il suo predecessore.Lì governava l'allegria e la spensieratezza,le battute erano divertenti e molto più solari,persino la trama molto ricca e originale.Per concludere solo una trovata commerciale mal riuscita.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a peppe2994 »
[ - ] lascia un commento a peppe2994 »
|
|
d'accordo? |
|
liuk!
|
lunedì 11 giugno 2012
|
indecoroso
|
|
|
|
Brutto ma che più brutto non si può. Classico sequel indecoroso che infanga il primo capitolo e si porta dietro un'onta di vergogna ed umiliazione. Da evitare come la peste.
|
|
[+] lascia un commento a liuk! »
[ - ] lascia un commento a liuk! »
|
|
d'accordo? |
|
vavanzi
|
lunedì 10 settembre 2012
|
benvenuti alla noia
|
|
|
|
Chi ha minimamente apprezzato Benvenuti al Sud, rifugga questo patetico sequel.
Non si ride mai, trionfa la noia, le battute - se così si possono chiamare - sono imbarazzanti
La trama è inesistente, gli attori - privi di regia e sceneggiatura - si trascinano fiacchi e imbolsiti per tutta la durata del film.
Spiace poi vedere Paolo Rossi imbarcato in questa triste comparsata: è proprio vero che tutto ha un prezzo...
In sintesi, una inutile sofferenza di 1.50h per lo spettatore: l'unica motivazione per cui è stato realizzato questo film è di natura economica, a beneficio delle tasche dei produttori.
Consigliato vivamente a chi soffre d'insonnia.
|
|
[+] lascia un commento a vavanzi »
[ - ] lascia un commento a vavanzi »
|
|
d'accordo? |
|
purplerain
|
martedì 17 luglio 2012
|
meglio piangerli senza vederli!!
|
|
|
|
Benvenuti al nord è il sequiel del riuscitissimo film, remake del francese "Giù al nord", "benvenuti al sud e devo dire che certe volte se certi film non si fanno è meglio!! Il regista ci presenta i personaggi all'interno di una sceneggiatura piatta e monotona nella quale ci troviamo ad assistere ai continui litigi di coppia senza capire bene cosa le mogli vogliano dai mariti!! Insomma con lo stesso cast del primo film e con un'idea di base già riuscita ci saremmo aspettati di meglio! Questo sembra il clasico film che si deve fare perchè il primo è andato bene, gli attori sembrano senza idee, le battute sembrano scontate!!! La scena dell'arrivo a Milano, poi, in tutto simile a quella dell'arrivo di Totò è
[+]
Benvenuti al nord è il sequiel del riuscitissimo film, remake del francese "Giù al nord", "benvenuti al sud e devo dire che certe volte se certi film non si fanno è meglio!! Il regista ci presenta i personaggi all'interno di una sceneggiatura piatta e monotona nella quale ci troviamo ad assistere ai continui litigi di coppia senza capire bene cosa le mogli vogliano dai mariti!! Insomma con lo stesso cast del primo film e con un'idea di base già riuscita ci saremmo aspettati di meglio! Questo sembra il clasico film che si deve fare perchè il primo è andato bene, gli attori sembrano senza idee, le battute sembrano scontate!!! La scena dell'arrivo a Milano, poi, in tutto simile a quella dell'arrivo di Totò è a dir poco patetica, la presenza delle mogli è di contorno e mai da protagoniste!! Stanno lì solo a criticare i mariti e poco altro!! Direi che tutto sommato non si ride quasi mai, le gag tra persone che parlano lingue diverse e incomprensibili sono ormai stantie e superate!! Attendiamo il regista ad un lavoro migliore in futuro!!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a purplerain »
[ - ] lascia un commento a purplerain »
|
|
d'accordo? |
|
kimberly206
|
mercoledì 2 gennaio 2013
|
secondo elogio del sud
|
|
|
|
Il primo film è stato piacevole e ci ha fatto fare qualche sana risata. Ha saputo raccontare i soliti pregiudizi tra Nord e Sud, facendoci sentire piacevolmente uniti dalle nostre differenze e dal nostro essere italiani.
Purtroppo il secondo film è stata una grande delusione, e fortunatamente non ho speso neanche 1 euro perché lo stanno riproponendo su Sky Cinema.
Sono del Nord quindi ho guardato ancora più incuriosita il sequel... ma con il passare delle scene, aspettavo con ansia qualche lato positivo del Nord... che non ho trovato. Il protagonista napoletano, Alessandro Siani nei panni di Mattia, che viene trasferito a Milano, sembra proprio che non trovi lati positivi del Nord, esaltando più di una volta i valori e le usanze del Sud.
[+]
Il primo film è stato piacevole e ci ha fatto fare qualche sana risata. Ha saputo raccontare i soliti pregiudizi tra Nord e Sud, facendoci sentire piacevolmente uniti dalle nostre differenze e dal nostro essere italiani.
Purtroppo il secondo film è stata una grande delusione, e fortunatamente non ho speso neanche 1 euro perché lo stanno riproponendo su Sky Cinema.
Sono del Nord quindi ho guardato ancora più incuriosita il sequel... ma con il passare delle scene, aspettavo con ansia qualche lato positivo del Nord... che non ho trovato. Il protagonista napoletano, Alessandro Siani nei panni di Mattia, che viene trasferito a Milano, sembra proprio che non trovi lati positivi del Nord, esaltando più di una volta i valori e le usanze del Sud.
Anzi, i settentrionali vengono dipinti come non curanti delle tradizioni curinarie, stakanovisti, chiusi, antipatici, incuranti della famiglia.
Mattia proprio non si trova bene a Milano... e l'unico lato positivo, (se questo è il massimo che noi del Nord possiamo vantare) è quello di lavorare senza sosta. Il finale è forzato e banale. Anzi, c'è una regressione del pensiero di unificazione e di spirito di adattamento.
Mentre in "Benvenuti al Sud", Alberto al momento di rientrare nella sua amata Milano, non voleva quasi più tornarci e restare al Sud con nuovi amici, Mattia nel sequel proprio non ci vuole restare a Milano ed è contentissimo di ritornare nel suo paese.
Quindi, la morale è "mogli e buoi dei paesi tuoi"?
Un consiglio: dimenticare il sequel e continuare a sorridere con il caro "Benvenuti al Sud".
[-]
|
|
[+] lascia un commento a kimberly206 »
[ - ] lascia un commento a kimberly206 »
|
|
d'accordo? |
|
aristoteles
|
giovedì 5 novembre 2015
|
poste italiane
|
|
|
|
Purtroppo è nettamente inferiore al primo capitolo.
Ci si diverte solo a tratti con qualche battuta divertente e grazie alla simpatia degli attori.
Per il resto la storia a tratti sfiora il surreale e non si capisce neanche se in fondo si voglia fare ironia sulle poste italiane che oramai sono un incubo per chi ci entra dentro.
Piuttosto che nord e sud qui si discorre su uomini immaturi ma semplici e temi come l'amore e l'amicizia.
Guardarlo non è una vergogna perché è una commedia italiana non volgare e totalmente banale come altre,tuttavia si poteva fare molto di più e bastava ed avanzava il primo capitolo.
Guardarlo in TV va anche bene,al cinema,in molti avaranno provato un certo senso di delusione.
[+]
Purtroppo è nettamente inferiore al primo capitolo.
Ci si diverte solo a tratti con qualche battuta divertente e grazie alla simpatia degli attori.
Per il resto la storia a tratti sfiora il surreale e non si capisce neanche se in fondo si voglia fare ironia sulle poste italiane che oramai sono un incubo per chi ci entra dentro.
Piuttosto che nord e sud qui si discorre su uomini immaturi ma semplici e temi come l'amore e l'amicizia.
Guardarlo non è una vergogna perché è una commedia italiana non volgare e totalmente banale come altre,tuttavia si poteva fare molto di più e bastava ed avanzava il primo capitolo.
Guardarlo in TV va anche bene,al cinema,in molti avaranno provato un certo senso di delusione.
Tuttavia è quasi una legge non scritta che i sequel producano questo effetto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a aristoteles »
[ - ] lascia un commento a aristoteles »
|
|
d'accordo? |
|
|