riccardo76
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martedì 18 ottobre 2011
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spettacolare trasposizione del classico di dumas
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Spettacolare trasposizione del classico romanzo di Dumas, che lascia da parte la fedeltà alla trama per sorprendere lo spettatore con trovate fantascientifiche.
I Tre Moschettieri 3D risulta infatti un concentrato d’azione ed effetti speciali mirabolanti, come le navi volanti da guerra di Leonardo Da Vinci, che finiscono per far sembrare il film, a tratti un ennesimo capitolo dei Pirati dei Caraibi – con tanto di cannoni, spade e Orlando Bloom -, a tratti un Resident Evil ambientato nel ‘700, con una Milla Jovovich in gran forma. In definitiva, quindi un grande polpettone all’americana, che però alla fine riesce a divertire, anche grazie ad un 3D che valorizza le bellissime scenografie e le spettacolari scene d’azione.
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Spettacolare trasposizione del classico romanzo di Dumas, che lascia da parte la fedeltà alla trama per sorprendere lo spettatore con trovate fantascientifiche.
I Tre Moschettieri 3D risulta infatti un concentrato d’azione ed effetti speciali mirabolanti, come le navi volanti da guerra di Leonardo Da Vinci, che finiscono per far sembrare il film, a tratti un ennesimo capitolo dei Pirati dei Caraibi – con tanto di cannoni, spade e Orlando Bloom -, a tratti un Resident Evil ambientato nel ‘700, con una Milla Jovovich in gran forma. In definitiva, quindi un grande polpettone all’americana, che però alla fine riesce a divertire, anche grazie ad un 3D che valorizza le bellissime scenografie e le spettacolari scene d’azione.
Il cast è di tutto rispetto, oltre alla Jovovich e a Bloom, già citati, si distingue Cristoph Waltz, anche se un po’ sottotono, e un Logan Lerman in gran forma, che con il suo D’Artagnan, vitalizza un gruppo di moschettieri fiacco, soprattutto l’Athos di Matthew Mac Fodyen, che risulta piuttosto ridicolo nei combattimenti (forse a causa dei chili di troppo). Ottima è la performance di Freddie Fox, che riesce a rappresentare un re Luigi goffo e al contempo tenero, per la sua giovane età.
Un film da consigliare a chi non ha troppe pretese, ma sconsigliatissimo ai lettori puristi di Dumas.
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chicocinema
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lunedì 17 ottobre 2011
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vorrei ma non posso
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Di certo non si puo' definire un capolavoro,ma un filmetto tranquillo e piacevole che scorre via senza troppe pretese e forse alla fine lascia un po' di amaro in bocca e qualche misera possibilità di andare a vedere il sequel.
Sinceramente mi aspettavo una trama molto piu' veritiera e una storia un po' piu' consistente, invece mi è sembrato che si volesse solamente sorprendere con effetti e qualche sentimento qua e là.
La scelta del cast è stato pessima per quanto siano attori di grande livello:Orlando Bloom non puo' fare il cattivo,non ha nè la grinta nè la faccia per farlo;Logan Lerman non è credibile come D'artagnan e i tre Moschettieri non sembrano molto contenti delle loro parti,sembrano quasi svogliati e trascinano i loro personaggi in attesa della fine del film.
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Di certo non si puo' definire un capolavoro,ma un filmetto tranquillo e piacevole che scorre via senza troppe pretese e forse alla fine lascia un po' di amaro in bocca e qualche misera possibilità di andare a vedere il sequel.
Sinceramente mi aspettavo una trama molto piu' veritiera e una storia un po' piu' consistente, invece mi è sembrato che si volesse solamente sorprendere con effetti e qualche sentimento qua e là.
La scelta del cast è stato pessima per quanto siano attori di grande livello:Orlando Bloom non puo' fare il cattivo,non ha nè la grinta nè la faccia per farlo;Logan Lerman non è credibile come D'artagnan e i tre Moschettieri non sembrano molto contenti delle loro parti,sembrano quasi svogliati e trascinano i loro personaggi in attesa della fine del film.
Appena sopra la sufficienza il cardinale Richelieu con un Christoph Waltz non molto a suo agio in questi insoliti panni.
Ottime invece le performance di Milla Jovovich e Freddie Fox con quest'ultimo perfetto nel ruolo di Re Luigi.
Una scelta molto accurata è quella dei costumi che esaltano perfettamente la vanità e l'eleganza del periodo narrato,altra menzione particolare è da farsi per le location e le riproduzioni degli interni esaltando la magnificenza di Versailles.
Positivissimo il 3D con riprese mozzafiato e prospettive inaspettate.
Da vedere ma senza avere troppe aspettative.
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[+] assolutamente non d'accordo
(di jedima)
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rico90
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venerdì 21 ottobre 2011
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idea poco sfruttata
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All' uscita del film ero molto curioso nel vedere i tre moschettieri lanciarsi in battaglie spada contro spada in mezzo a una quarantina di avversari e devo dire che in questo sono stato pienamente soddisfatto perchè gli scontri nella mischia o i duelli sono perfettamente riusciti ma non basta solo quello ci vuole anche una storia convincente, questo è sicuramente il più grande difetto del film. A mio parere gli attori non sono all'altezza ma voglio salvare per la simpatia e anche bravura Ray Stevenson che interpreta il forzuto Porthos e l'interpretazione di Luke Evans che inpersona Aramis mi è piaciuto molto. Logan Lerman mi sento di dare la sufficenza perchè ancora giovane ma i cattivoni sono per me tutti da bocciare! Tirando le so
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All' uscita del film ero molto curioso nel vedere i tre moschettieri lanciarsi in battaglie spada contro spada in mezzo a una quarantina di avversari e devo dire che in questo sono stato pienamente soddisfatto perchè gli scontri nella mischia o i duelli sono perfettamente riusciti ma non basta solo quello ci vuole anche una storia convincente, questo è sicuramente il più grande difetto del film. A mio parere gli attori non sono all'altezza ma voglio salvare per la simpatia e anche bravura Ray Stevenson che interpreta il forzuto Porthos e l'interpretazione di Luke Evans che inpersona Aramis mi è piaciuto molto. Logan Lerman mi sento di dare la sufficenza perchè ancora giovane ma i cattivoni sono per me tutti da bocciare! Tirando le somme non mi sento di dire che è stato un completo fiasco ma il finale aperto ad un continuo si poteva anche evitare!
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brundlefly
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venerdì 21 ottobre 2011
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mymovies, introduci la mezza stella
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E' normale che i dialoghi non siano di qualità in film che dovrebbero puntare tutto sull'azione ma quando anche questa non è resa sufficientemente bene è necessario dire che l'esperimento non è riuscito. Espedienti ridicoli per giustificare i percorsi narrativi e personaggi ridicoli, dal Re di Francia effemminato all'assistente imbranato dei tre moschettieri, non mancano.
Fine a se stesso ma non di poca importanza: come si può organzzare un furto alle segrete che custodiscono gli scritti di Leonardo Da Vinci per rubare un disegno, probabilmente fatto dal figlioletto del regista, dove è mostrato solo un pallone aerostatico collegato ad una nave.
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E' normale che i dialoghi non siano di qualità in film che dovrebbero puntare tutto sull'azione ma quando anche questa non è resa sufficientemente bene è necessario dire che l'esperimento non è riuscito. Espedienti ridicoli per giustificare i percorsi narrativi e personaggi ridicoli, dal Re di Francia effemminato all'assistente imbranato dei tre moschettieri, non mancano.
Fine a se stesso ma non di poca importanza: come si può organzzare un furto alle segrete che custodiscono gli scritti di Leonardo Da Vinci per rubare un disegno, probabilmente fatto dal figlioletto del regista, dove è mostrato solo un pallone aerostatico collegato ad una nave....voglio dire, non credo serva Da Vinci per disegnare un astronave, il difficile è progettarla. Questo è solo un esempio di una delle mille ridicole situazioni che si vengono a creare.
N.B.
Con questa recensione non voglio assolutamente screditare la giumenta Margherita, personaggio più riuscito di tutto il film.
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[+] in merito alla recitazione di margherita...
(di hollyver07)
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valeria
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domenica 23 ottobre 2011
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poco 3d e molti effetti speciali.
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Francia 1625. Il guascone d'Artagnan si reca a Parigi per entrare a far parte del corpo di guardia del re. Una volta arrivato in città incontra uno dopo l'altro i famosi tre moschettieri, Athos, Porthos e Aramis e riesce a procurarsi un duello con ognuno di loro nel giro di pochi minuti.
Il duello deve ancora cominciare quando l'arrivo inaspettato delle guardie del cardinale Richelieu, accerrimi nemici dei moschettieri, obbliga quest'ultimi a schierarsi contro il nemico comune. Nasce da questo evento un'amicizia che renderà i quattro inseparabili.
Da qui tutta una serie di avventure e disavventure i cui fatti sono più o meno noti a tutti.
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Francia 1625. Il guascone d'Artagnan si reca a Parigi per entrare a far parte del corpo di guardia del re. Una volta arrivato in città incontra uno dopo l'altro i famosi tre moschettieri, Athos, Porthos e Aramis e riesce a procurarsi un duello con ognuno di loro nel giro di pochi minuti.
Il duello deve ancora cominciare quando l'arrivo inaspettato delle guardie del cardinale Richelieu, accerrimi nemici dei moschettieri, obbliga quest'ultimi a schierarsi contro il nemico comune. Nasce da questo evento un'amicizia che renderà i quattro inseparabili.
Da qui tutta una serie di avventure e disavventure i cui fatti sono più o meno noti a tutti.
Ora dimenticate completamente il romanzo di Alexandre Dumas padre perchè il fiml di Paul W.S. Anderson è tutt'altra cosa.
Ennesima trasposizione cinematografica del romanzo, "I tre moschettieri" vi trascinerà in una storia rocambolesca dove trama e personaggi originali sono stravolti al servizio di una pellicola dove sono gli effetti speciali a farla da padrone.
Combattimenti all'ultimo sangue su fantasmagoriche macchine da guerra, inseguimenti e improbabili duelli tra le guglie di Notre Dame scandiscono i momenti più memorabili (e forse più inverosimili) del film.
Trascurabile la prova di Orlando Bloom, il duca di Buckingham, qui nell'inedito ruolo da "cattivo".
Di tutt'altro tenore invece, l'interpretazione di Milla Jovovich, nei panni di Milady, che tratteggia un personaggio multiforme e sfaccettato, forse il più divertente e irriverente di tutti. Il cardinale Richelieu, interpretato da Christoph Waltz, appare svogliato e poco convicente.
Tutte le scene, poco e mal supportate dal 3D, compongono un film comunque godibile, da vedere in famiglia per una serata divertente e senza troppe pretese.
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peppe97
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giovedì 20 ottobre 2011
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una pellicola "esattamente riepocale"
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Un film a gonfie vele, a cui non manca l'effetto suggestivo del 3D, unica tecnologia in grado di rendere le successioni di immagini che lo spettatore ha di fronte in quasi scene di vita quotidiana; oltre a ciò il film presenta molti aspetti che ricordano un po' film del genere tipo Sherlock Holmes, wolfman ed altre pellicole ambientate nell'Europa del diciannovesimo secolo, in un clima di lotte per la supremazia dei cieli e dei mari. A tutti coloro a cui piacciono i film del genere possono tranquillamente "gustarsi questa pellicola".
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cinemalove
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mercoledì 11 marzo 2015
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grande spreco
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Decisamente deluso. Era l'unico film "classico" senza un restyling recente (l'ultima pellicola sui tre moschettieri datata '93), comportando cosi una discreta attesa. Il cast è di ottimo valore, su tutti Bloom, Evans, Lerman, Waltz e MacFadyen. Insomma c'erano tutti i presupposti per riportare in vita un classico senza tempo. Anderson invece rivoluziona tutto: lo svolgimento della storia è troppo veloce e leggero, mancano degli incroci avventurosi e i dialoghi sono tenuti vivi dal simpatico assistente dei 4 protagonisti. Bello lo scontro aereo e qualche iquadratura rallentata a buon occhio, ma la nave mongolfiera non regge la sceneggiatura e toglie credibilità alle azioni.
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Decisamente deluso. Era l'unico film "classico" senza un restyling recente (l'ultima pellicola sui tre moschettieri datata '93), comportando cosi una discreta attesa. Il cast è di ottimo valore, su tutti Bloom, Evans, Lerman, Waltz e MacFadyen. Insomma c'erano tutti i presupposti per riportare in vita un classico senza tempo. Anderson invece rivoluziona tutto: lo svolgimento della storia è troppo veloce e leggero, mancano degli incroci avventurosi e i dialoghi sono tenuti vivi dal simpatico assistente dei 4 protagonisti. Bello lo scontro aereo e qualche iquadratura rallentata a buon occhio, ma la nave mongolfiera non regge la sceneggiatura e toglie credibilità alle azioni. Come il ruolo del cardinale, troppo defilato e senza uno spessore come quello di Tim Curry. Film senza impegno che non verrà ricordato di certo. Nemmeno una scena in cui i moschettieri si vestano della classica divisa blu, rimpiazzata da una più moderna giacca in pelle con il simbolo crociato. Osceno. Grande spreco
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cenox
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martedì 12 giugno 2012
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i 3 moschettieri in salsa steampunk
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Sarà perchè lo Sherlock Holmes di Ritchie ha fatto scuola che anche per I tre moschettieri si utilizza il regime visivo che tanto ha avuto successo, ed il risultato è un adattamento piuttosto moderno, carico d'azione e di effetti speciali. Un buonissimo risultato comunque. La storia ricalca quella già raccontata in altri film sui famosi moschettieri del re francese (qui goffo e timido), resi celebri dai romanzi di Dumas: Athos (la mente del gruppo), Porthos (la forza bruta) e Aramis (un prete mancato), a cui si unisce il giovane D'Artagnan (inesperto ma scaltro). L'antagonista sarà come già noto, il perfido cardinale Richelieu che tramerà alle spalle del suo stesso re per riuscire ad impadronirsi del potere, grazie all'aiuto della "spia" Milady (interpretata da una Jovovich sempre più action).
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Sarà perchè lo Sherlock Holmes di Ritchie ha fatto scuola che anche per I tre moschettieri si utilizza il regime visivo che tanto ha avuto successo, ed il risultato è un adattamento piuttosto moderno, carico d'azione e di effetti speciali. Un buonissimo risultato comunque. La storia ricalca quella già raccontata in altri film sui famosi moschettieri del re francese (qui goffo e timido), resi celebri dai romanzi di Dumas: Athos (la mente del gruppo), Porthos (la forza bruta) e Aramis (un prete mancato), a cui si unisce il giovane D'Artagnan (inesperto ma scaltro). L'antagonista sarà come già noto, il perfido cardinale Richelieu che tramerà alle spalle del suo stesso re per riuscire ad impadronirsi del potere, grazie all'aiuto della "spia" Milady (interpretata da una Jovovich sempre più action). Bella trasposizione insomma, in cui non mancheranno le esagerazioni, ma che non rovinano il risultato ottenuto.
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monica rosati
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sabato 17 agosto 2013
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una versione travolgente de "i tre moschettieri"
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Ieri sera ho riguardato il film “I Tre Moschettieri” di Paul W. S. Anderson e ne sono rimasta ancora una volta entusiasta!
Conosciamo tutti il romanzo di Alexandre Dumas, ma questa è una nuova versione più avventurosa, più travolgente e ricca di effetti speciali!
I tre moschettieri, insieme all’aspirante eroe D’Artagnan, riescono a scoprire una cospirazione contro il Re di Francia e insieme affrontano una pericolosa missione per far luce sul complotto che minaccia il futuro dell’Europa.
La forza di questo film credo sia il grande cast. Primo fra tutti, Orlando Bloom che qui interpreta uno degli antagonisti principali, ossia il Duca di Buckingham.
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Ieri sera ho riguardato il film “I Tre Moschettieri” di Paul W. S. Anderson e ne sono rimasta ancora una volta entusiasta!
Conosciamo tutti il romanzo di Alexandre Dumas, ma questa è una nuova versione più avventurosa, più travolgente e ricca di effetti speciali!
I tre moschettieri, insieme all’aspirante eroe D’Artagnan, riescono a scoprire una cospirazione contro il Re di Francia e insieme affrontano una pericolosa missione per far luce sul complotto che minaccia il futuro dell’Europa.
La forza di questo film credo sia il grande cast. Primo fra tutti, Orlando Bloom che qui interpreta uno degli antagonisti principali, ossia il Duca di Buckingham. Ho apprezzato molto questa visuale del duca modaiolo e sbruffone! Poi c’è lei, la splendida Milla Jovovich (fra l’altro moglie del regista) che da il volto a Milady de Winter, la grande spia e doppiogiochista del film. Vogliamo poi parlare di Christoph Waltz? E’ semplicemente una garanzia in ogni film e anche nel ruolo del Cardinale Richelieu riesce ad essere fantastico! Infine ci sono loro, i tre moschettieri: Athos interpretato da Matthew Macfadyen, Porthos con il volto di Ray Stevenson e Aramis interpretato da Luke Evans. Grande scoperta è invece Logan Lerman (ve lo ricordate in “Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo”?) che veste in modo eccellente i panni del giovane D’Artagnan.
Nonostante qualche inesattezza storica, ritengo che anche l’ambientazione del film, la scenografia e i costumi siano perfetti.
L’inizio della storia ambientato nella nostra Venezia, durante il quale vengono presentati i personaggi principali del film, è molto scenografico e colpisce immediatamente il pubblico.
I combattimenti fra gli spadaccini credo abbiamo ampiamente soddisfatto gli spettatori per la loro teatralità. Ma credo che sia la battaglia finale fra le due enormi aeronavi, con a bordo da una parte i moschettieri e dall’altra il comandante delle guardie di Richelieu, Rochefort, ad essere veramente spettacolare!
Inoltre mi è piaciuta un sacco anche la colonna sonora (musiche di Paul Haslinger) che ricordava molto quella dei “Pirati Dei Caraibi”.
Ovviamente non stiamo parlando di un film di alto livello che racconta delle vicende dei tre moschettieri (quindi lo sconsiglio ai lettori di Dumas), ma di qualcosa più simile ad un fumetto, che però riesce a farci divertire e coinvolgere.
Ieri sera ho riguardato il film “I Tre Moschettieri” di Paul W. S. Anderson e ne sono rimasta ancora una volta entusiasta!
Conosciamo tutti il romanzo di Alexandre Dumas, ma questa è una nuova versione più avventurosa, più travolgente e ricca di effetti speciali!
I tre moschettieri, insieme all’aspirante eroe D’Artagnan, riescono a scoprire una cospirazione contro il Re di Francia e insieme affrontano una pericolosa missione per far luce sul complotto che minaccia il futuro dell’Europa.
La forza di questo film credo sia il grande cast. Primo fra tutti, Orlando Bloom che qui interpreta uno degli antagonisti principali, ossia il Duca di Buckingham. Ho apprezzato molto questa visuale del duca modaiolo e sbruffone! Poi c’è lei, la splendida Milla Jovovich (fra l’altro moglie del regista) che da il volto a Milady de Winter, la grande spia e doppiogiochista del film. Vogliamo poi parlare di Christoph Waltz? E’ semplicemente una garanzia in ogni film e anche nel ruolo del Cardinale Richelieu riesce ad essere fantastico! Infine ci sono loro, i tre moschettieri: Athos interpretato da Matthew Macfadyen, Porthos con il volto di Ray Stevenson e Aramis interpretato da Luke Evans. Grande scoperta è invece Logan Lerman (ve lo ricordate in “Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo”?) che veste in modo eccellente i panni del giovane D’Artagnan.
Nonostante qualche inesattezza storica, ritengo che anche l’ambientazione del film, la scenografia e i costumi siano perfetti.
L’inizio della storia ambientato nella nostra Venezia, durante il quale vengono presentati i personaggi principali del film, è molto scenografico e colpisce immediatamente il pubblico.
I combattimenti fra gli spadaccini credo abbiamo ampiamente soddisfatto gli spettatori per la loro teatralità. Ma credo che sia la battaglia finale fra le due enormi aeronavi, con a bordo da una parte i moschettieri e dall’altra il comandante delle guardie di Richelieu, Rochefort, ad essere veramente spettacolare!
Inoltre mi è piaciuta un sacco anche la colonna sonora (musiche di Paul Haslinger) che ricordava molto quella dei “Pirati Dei Caraibi”.
Ovviamente non stiamo parlando di un film di alto livello che racconta delle vicende dei tre moschettieri (quindi lo sconsiglio ai lettori di Dumas), ma di qualcosa più simile ad un fumetto, che però riesce a farci divertire e coinvolgere.
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brunomh
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lunedì 9 dicembre 2013
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delusione di un "moschettiere"
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Per un cultore dell'opera di Dumas, ogni trasposizione de " I tre moschettieri", rischia di essere un colpo al cuore. Per rasserenrasi un po' rimane solo rifugiarsi nel muto di Douglas fairbanks o nel film di George Sidney con gene Kelly. Poi, i rifacimenti sono solo guardabili a proprio rischio e pericolo, perchè a D'Artagnan e company ne hanno fatte di ogni; li hanno resi ridicoli, estimatori delle arti ninja, nemici-amici dei vari Ercoli Maciste e Zorro...fino a quest'ultima versione, che si fregia anche del 3D. Sostanzialmente la traccia del romanzo è rispettata i (diamanti che vengono sottratti alla Regina e dati a Lord Buckingham dalla perfida Milady), ma tutto il resto è pura invenzione! D'Artagnan è un imbarazzante ed inadeguato ragazzotto, dei tre moschettieri non si accenna ad una seppur minima caratterizzazione (se facciamo eccezione per Athos, grazie alla voce di Luca Ward) e Milady.
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Per un cultore dell'opera di Dumas, ogni trasposizione de " I tre moschettieri", rischia di essere un colpo al cuore. Per rasserenrasi un po' rimane solo rifugiarsi nel muto di Douglas fairbanks o nel film di George Sidney con gene Kelly. Poi, i rifacimenti sono solo guardabili a proprio rischio e pericolo, perchè a D'Artagnan e company ne hanno fatte di ogni; li hanno resi ridicoli, estimatori delle arti ninja, nemici-amici dei vari Ercoli Maciste e Zorro...fino a quest'ultima versione, che si fregia anche del 3D. Sostanzialmente la traccia del romanzo è rispettata i (diamanti che vengono sottratti alla Regina e dati a Lord Buckingham dalla perfida Milady), ma tutto il resto è pura invenzione! D'Artagnan è un imbarazzante ed inadeguato ragazzotto, dei tre moschettieri non si accenna ad una seppur minima caratterizzazione (se facciamo eccezione per Athos, grazie alla voce di Luca Ward) e Milady...beh, di lei non c'è traccia come moglie di Athos;fa il doppio gioco barcamenandosi tra Richelieu e l'inglese, mette in scena un suicidio assurdo e quando sottrae i diamanti della Regina è come la Zeta Jones in "Entrapment": passa e scivola via attraverso un intreccio di... laser di seta visibili con la cipria! E poi, invenzione delle invenzioni, si scomoda pure il povero Leonardo che, tra le tante, avrebbe cretato un'aeronave il cui progetto è stato sottratto a beneficio di Buckingham per costruire la sua flotta! Ora, per chi è di bocca molto buona il film si può anche lasciar vedere; per gli altri, cioè gli amanti ed i sedotti dall'ineguagliabile romanzo, tanto tanto amaro da mandar giù! Resta solo da chiedersi se un giovane, spinto dalla visione del film, avesse desiderio di leggere l'originale come ci rimarrebbe? Che il rapporto tra cinema e letteratura sia conflittuale risale alla notte dei tempi, il tradimento cinematografico è previsto e qualche volta salutare...ma perchè stravolgere opere che già di per sè offrono una sceneggiatura pressocchè perfetta? Al tradimento!
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