Killer Elite

"Killer Elite"(Gary MCKendrie, soggetto dii Ranulph Fiennes,  autore del romanzo tratto da "fatti realmente avvenuti", come si suol dire, sceneggiatura di Matth Shering, 2011)parla di un ex.agente speciale dello"Special Air Service"britannico che, anni dopo, è impegnato, de facto, come killer professionista e come tale si rende responsabile di un atto terribile, e dunque, un anno dopo, si trova confrontato con un ulteriore avvenimento(il suo mentore, "hunter", che è stato sequestrato in Oman e dunque è costretto a liberarlo a prezzo di ulteirore violenza. Saranno ancora episodi di violenza estrema, di vendetta e non solo, quelli caratterizzanti la sua vita successiva, rimandando decisamente a"dopo"la sua volontà di riscatto esistenziale-etico. Film cuirioso, dunque, che vorrebbe mostrare la"metanoia", il radicale cambiamento di vita che viri verso lì'a-violenza(nonvioolenza, se si vuole), ma poi finisce per mostrarci/proporci scene di una violenza estrema, quali è difficile trovare nel cinema occidentale(e in parte in quello orientlae, dove il kung.fu, che , peraltro,, certo non è una palestra di virtù, spsso assume un carattere quasi giocoso, da esibizione riutale più che di violenza rappresentata. dove l'action movie si fonde con il thriller, in quanto la minaccia, potenziale e anche reale, è sempre in agguato senza concedere tregue. C'è poi la rielaborazione, impossibile dire fino a che punto"aderente ai fatti"di quanto è realmente avvenuto e anche qui, oltre alla sicura defmistifcazione del film di spionaggio à la James Bond(dove ancora una volta, "paradossalnente"come nei film di karate di kung-fu, le tenzioni violente sono rappresentate in chiave quasi "giocosa"), trovaimo quanto detto sopra, cioè una critica all'esitente che però tracima comunque nella fiction e dunque risulta anche eticamente"problematica". Il che non toglie che il film sia strutturato in modo più che notevole, che la sua struttura sia degna, ma al tempo stesso la"commistione di generi", la contaminatio andrebbe forse più decisamente esibita come tale, anche con qualche cenno storico, cosa che il film non fa(non può fare?forse...). Interprete"buono"è Jason Stadham, antagonista"vilain"è Clive Owen e siamo comunque nel campo di tipici(quasi"preclari")interpreti di"action movies"), mentre Robert De Nito quale"hunter"svolge una funzione per così dire protrettico.introduttiva e difatti nell'economia del film il suo ruolo è praticamente incidentale, certo in alcun modo"essenziale". El Gato