renato volpone
|
mercoledì 30 maggio 2012
|
grande statham come sempre
|
|
|
|
Jason Statham da solo riesce a fare un film, del resto ogni film d'azione dove c'è lui è un successo. Qui è un killer professionista in "pensione" che torna in attività per salvare un amico compiendo una missione impossibile. La storia si rifà alla guerra in Oman e alle infiltrazioni economiche e politiche del Regno Unito. La sceneggiatura di tutto questo non ci racconta niente, ma lo scheletro del racconto, seppur spolpato, regge. Sono quasi due ore di film che passano in un soffio. Le scene d'azione, lotta e inseguimento sono misurate nel tempo, seppur violente mai eccessive. Buona la musica, bella la fotografia. Adatto per una piacevole serata thriller.
[+]
Jason Statham da solo riesce a fare un film, del resto ogni film d'azione dove c'è lui è un successo. Qui è un killer professionista in "pensione" che torna in attività per salvare un amico compiendo una missione impossibile. La storia si rifà alla guerra in Oman e alle infiltrazioni economiche e politiche del Regno Unito. La sceneggiatura di tutto questo non ci racconta niente, ma lo scheletro del racconto, seppur spolpato, regge. Sono quasi due ore di film che passano in un soffio. Le scene d'azione, lotta e inseguimento sono misurate nel tempo, seppur violente mai eccessive. Buona la musica, bella la fotografia. Adatto per una piacevole serata thriller.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a renato volpone »
[ - ] lascia un commento a renato volpone »
|
|
d'accordo? |
|
donni romani
|
venerdì 1 giugno 2012
|
spie contro spie
|
|
|
|
Presentato in anteprima al Toronto Internation Film Festival il lungometraggio che vede protagonisti Clive Owen e Robert De Niro è un solido film di spionaggio ambientato negli Anni Ottanta, tra Londra e il Medio Oriente. Non ci sono buoni contro cattivi qui, i ruoli sono ambigui e borderline per tutte le pedine in campo, agenti dello spionaggio inglese e americano, che si rincorrono e si danno la caccia in una spirale di trappole, appostamenti, inseguimenti e lotte corpo a corpo.
[+]
Presentato in anteprima al Toronto Internation Film Festival il lungometraggio che vede protagonisti Clive Owen e Robert De Niro è un solido film di spionaggio ambientato negli Anni Ottanta, tra Londra e il Medio Oriente. Non ci sono buoni contro cattivi qui, i ruoli sono ambigui e borderline per tutte le pedine in campo, agenti dello spionaggio inglese e americano, che si rincorrono e si danno la caccia in una spirale di trappole, appostamenti, inseguimenti e lotte corpo a corpo. Non mancano i colpi di scena, i tradimenti e i doppi giochi come in ogni film di spionaggio, ma le scene d'azione non sono ridondanti, lasciando spazio alla tensione e alla suspance nella preparazione degli attentati e agli approfondimenti psicologici dei personaggi (l'idealista e integro Owen, lo stanco e disgustato Statham e il cinico e disilluso De Niro). Una trama una volta tanto lineare che però nulla toglie al gioco spionistico e alla azione pura, ma soprattutto un'idea vincente, quella delle spie che danno la caccia alle spie che danno loro la caccia, tutti costretti loro malgrado ad interpretare un ruolo che li fa pericolosamente assomigliare ai terroristi che dovrebbero combattere. Le interpretazioni sono asciutte, tese quanto basta per rappresentare senza sconti e senza ipocrisia l'ambiente pericoloso e corrotto in cui si muovono gli uomini delle forze speciali. Naturalmente non c'è niente di estremamente originale e la regia rimane aderente all'azione senza coglierci mai veramente di sorpresa, ma la trama si lascia seguire e nel contesto del filone spionistico si può definire un prodotto medio alto. I titoli di testa ci dicono che il film è ispirato ad una storia vera, il che ci inquieta ancora di più.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a donni romani »
[ - ] lascia un commento a donni romani »
|
|
d'accordo? |
|
cenox
|
giovedì 13 dicembre 2012
|
tre grandi star in un buon film d'azione
|
|
|
|
De Niro e Statham interpretano due killer, che decidono di prendere strade separate, poichè il secondo decide di ritirarsi a vita privata mentre il primo decide di svolgere un incarico più grande di lui, e a causa del fallimento viene tratto in ostaggio da parte del commissionario, ovvero uno sceicco dell'Oman. Si rivolgeranno direttamente a Statham, obbligandolo a tornare sui suoi passi se vuole rivedere l'amico ancora in vita. Sarà costretto infatti a terminare il lavoro solo iniziato da De Niro, in un'escalation di omicidi di membri della S.A.S. fatti passare per incidenti fortuiti. Ma un ex membro della stessa organizzazione (Owen) si metterà sulle tracce degli assassini per poterli fermare, e lo farà con tutti i mezzi a sua disposizione.
[+]
De Niro e Statham interpretano due killer, che decidono di prendere strade separate, poichè il secondo decide di ritirarsi a vita privata mentre il primo decide di svolgere un incarico più grande di lui, e a causa del fallimento viene tratto in ostaggio da parte del commissionario, ovvero uno sceicco dell'Oman. Si rivolgeranno direttamente a Statham, obbligandolo a tornare sui suoi passi se vuole rivedere l'amico ancora in vita. Sarà costretto infatti a terminare il lavoro solo iniziato da De Niro, in un'escalation di omicidi di membri della S.A.S. fatti passare per incidenti fortuiti. Ma un ex membro della stessa organizzazione (Owen) si metterà sulle tracce degli assassini per poterli fermare, e lo farà con tutti i mezzi a sua disposizione. Buon film passato inosservato al botteghino, che se avesse avuto una trama più complessa avrebbe meritato anche 4 stelle!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cenox »
[ - ] lascia un commento a cenox »
|
|
d'accordo? |
|
salvatore vitale
|
sabato 2 giugno 2012
|
da mckendry a statham, un action movie non da poco
|
|
|
|
Ormai di questi periodi, gli action movie, continuano a rimanere saldamente nel commercio cinematografico globale trovando anche molti consensi e soddisfazioni. All'apparenza Killer Elite sembra un film d'azione molto similare a gli altri usciti in questo periodo (negli ultimi anni) ma se lo si guarda bene si scopre che il tutto viene reso più godibile grazie, forse, all'eccellente regia di Gary McKendry. Statham lo conoscevamo già, ormai si è fatto conoscere fin troppo bene nel mondo del cinema d'azione e sembrerebbe l'unico veramente in grado di rivestire un ruolo da protagonista in questo genere di film in modo veramente dignitoso al giorno d'oggi dato che pochi riescono ad interpretare personaggi di questo tipo in questo modo.
[+]
Ormai di questi periodi, gli action movie, continuano a rimanere saldamente nel commercio cinematografico globale trovando anche molti consensi e soddisfazioni. All'apparenza Killer Elite sembra un film d'azione molto similare a gli altri usciti in questo periodo (negli ultimi anni) ma se lo si guarda bene si scopre che il tutto viene reso più godibile grazie, forse, all'eccellente regia di Gary McKendry. Statham lo conoscevamo già, ormai si è fatto conoscere fin troppo bene nel mondo del cinema d'azione e sembrerebbe l'unico veramente in grado di rivestire un ruolo da protagonista in questo genere di film in modo veramente dignitoso al giorno d'oggi dato che pochi riescono ad interpretare personaggi di questo tipo in questo modo. L'esperienza di De Niro e Owen contornano la storia in modo eccellente data la loro conoscenza dell'arte della recitazione in campo cinematografico. Unendo tutto questo ad una fotografia non da meno ed una sceneggiatura molto ben articolata e sviluppata si ha un film d'azione di gran qualità il quale è Killer Elite
[-]
|
|
[+] lascia un commento a salvatore vitale »
[ - ] lascia un commento a salvatore vitale »
|
|
d'accordo? |
|
ultimoboyscout
|
lunedì 3 settembre 2012
|
uccidere è facile, conviverci è complicato.
|
|
|
|
Nonostante un cast superlativo il film non fa centro. Il problema principale sta nel fatto che ormai è il filone ad essere in crisi, i film sono pressochè uguali, poco pensati, standardizzati e dalla struttura meccanica. E questo, pur non essendo brutto, non fa eccezione. Ritmo esagerato e crescita esponenziale non lo salvano, tra sparatorie, inseguimenti e morti ammazzati che non ti restano in mente perchè tutto sa di già visto. Statham piace comunque, questi sono i suoi film, tamarro al punto giusto è persin simpatico, DeNiro sembra recitare in apnea e Owen dimostra di saper fare il cattivo (ammesso che qui si possa fare una distinzione...). Poco digitale e dal sapore anni '80/'90 si dimentica appena finisce, può far concorrenza alla saga di Stallone e ne è solo un filo più composto, poichè di britannica concezione visto che è tratto dal romanzo "The feather man" di Sir Ranulph Fiennes, cugino di Ralph e Joseph.
[+]
Nonostante un cast superlativo il film non fa centro. Il problema principale sta nel fatto che ormai è il filone ad essere in crisi, i film sono pressochè uguali, poco pensati, standardizzati e dalla struttura meccanica. E questo, pur non essendo brutto, non fa eccezione. Ritmo esagerato e crescita esponenziale non lo salvano, tra sparatorie, inseguimenti e morti ammazzati che non ti restano in mente perchè tutto sa di già visto. Statham piace comunque, questi sono i suoi film, tamarro al punto giusto è persin simpatico, DeNiro sembra recitare in apnea e Owen dimostra di saper fare il cattivo (ammesso che qui si possa fare una distinzione...). Poco digitale e dal sapore anni '80/'90 si dimentica appena finisce, può far concorrenza alla saga di Stallone e ne è solo un filo più composto, poichè di britannica concezione visto che è tratto dal romanzo "The feather man" di Sir Ranulph Fiennes, cugino di Ralph e Joseph. E' un thriller-action muscolare, poco acrobatico e affatto glamour, uno Statham-movie bello e buono con il bonus di due spalle d'eccezione che ha il grosso merito di saper ingranare la marcia alta al momento giusto (quando tutto sembra finito), di scrolalrsi di dosso quanto già visto e di fare un salto inatteso che proietta lo spettatore quasi in un secondo film. Il tutto è meno contorto e complicato di quanto possa sembrare, tutto gira attorno a tre omicidi che devono sembrare morti accidentali: l'altro problema sostanziale sta nel fatto che la pellicola non ha e non può avere lo spazio del libro e alla lunga suspence e pathos cedono. McKendry rinuncia a ogni forma di ironia, prende tutto sul serio e si prende troppo sul serio: peccato, le potenzialità erano notevoli ma alla fine una certa delusione si avverte. Violenza e azione non mancano ma vengono buone solo per il fine dell'intrattenimento, spettacolarità e intreccio latitano. Appena discreto Statham, il igliore dei tre, ma ha fatto decisamente di meglio.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ultimoboyscout »
[ - ] lascia un commento a ultimoboyscout »
|
|
d'accordo? |
|
|