Sherlock Holmes - Gioco di ombre |
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Un film di Guy Ritchie.
Con Noomi Rapace, Robert Downey Jr., Stephen Fry, Kelly Reilly, William Houston.
continua»
Titolo originale Sherlock Holmes: A Game of Shadows.
Azione,
durata 129 min.
- USA 2011.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 16 dicembre 2011.
MYMONETRO
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anche il silenzio fa rumore
di mansuetoFeedback: 408 | altri commenti e recensioni di mansueto |
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sabato 17 dicembre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Negli anni 30 la cinematografia giapponese conobbe il suono. Abituati all'assenza di vuoto dei film e telefilm isolani degli anni 60/70/80 (Tarantino mutuò), l'asse Anglo-Austro-Americano negli anni grigi della crisi importò il suono. Anche un mignolo qui sveglia il dormiente. Caricatura spesso macchiettata per un pubblico giovane (in sala, strapiena, la media d'età era 25 anni), fantascienza, storia e letteratura si incrociano, si contaminano e si auto-annullano come spesso, nei racconti, quasi perfetti (nella cifra tecnico/stilistica), di matrice, ahimè, extra-continentale. Dall'intrigo internazionale, coi prodromi avventurosi del primo conflitto mondiale (il mercato delle armi), alla diacronica dottrinaria medico/oculistica anticipata da lenti a contatto "colorate" (?)* e da suture da primario di miglior centro di chirurgia estetica mondiale, il film procede con gradevolezza alla stregua dei racconti di sir Doyle che poco hanno a che fare con lo Sherlocko (investigatore... non sciocco) di Guy Ritchie e dei coniugi Kieran e Michele Mulroney. Imponente si offre l'effetto visivo, quello che mai potrà essere replicato nelle sale cinematografiche della pay tv casalinga, dove metà del valore del cortometraggio ridondante e roboante si disperde tra una telefonata, le luci e la moglie (o il marito) che si lamenta per chissà quale accidente. La storia c'è (si rinvia liberamente a "Il problema finale" del 1893 di Doyle). Una trama narrativa pure. Autonomo dal precedente (sequel), la banalità non si erge più di tanto. Ottimi gli effetti (che non spiego, ma complessi). Un buon guazzabuglio è servito. E in questi tempi è un patrimonio da conservare! * al tempo, le lenti di vetro (sperimentali) non potevano essere tollerate per più di alcune ore
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