rongiu
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lunedì 19 settembre 2011
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"occasioni come questa capitano di rado"
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“Occasioni come questa capitano di rado”.
E’ il 1976 il piccolo Popper alias “Sulle punte”, sa muoversi con disinvoltura tra bande di frequenza intercontinentali, microfoni e fili di impianti radiotrasmettitori. Il suo papà è sempre lontano e da lui ha imparato ad utilizzare il “bandplan” che gli consente di annullare le distanze, almeno quelle affettive. Già, il suo papà. Il suo unico e magico papà, in perenne viaggio “alla ricerca di ciò che cerca” che gli consentirà così di essere ricordato dalla comunità scientifica mondiale. Gli anni passano e con essi la magia che li avvolge, “Sulle punte” è cresciuto ed il microfono non è più tanto in alto, adesso gli è più facile parlare con “Aquila pelata”, i piedi son ben piantati per terra.
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“Occasioni come questa capitano di rado”.
E’ il 1976 il piccolo Popper alias “Sulle punte”, sa muoversi con disinvoltura tra bande di frequenza intercontinentali, microfoni e fili di impianti radiotrasmettitori. Il suo papà è sempre lontano e da lui ha imparato ad utilizzare il “bandplan” che gli consente di annullare le distanze, almeno quelle affettive. Già, il suo papà. Il suo unico e magico papà, in perenne viaggio “alla ricerca di ciò che cerca” che gli consentirà così di essere ricordato dalla comunità scientifica mondiale. Gli anni passano e con essi la magia che li avvolge, “Sulle punte” è cresciuto ed il microfono non è più tanto in alto, adesso gli è più facile parlare con “Aquila pelata”, i piedi son ben piantati per terra. Il suo, sempre magico papà, è sempre alla ricerca di ciò che cerca convinto più che mai “che occasioni come questa capitano di rado”.
Trascorrono così… trent’anni, avete letto bene, accidenti. Trenta lunghissimi anni.
Il piccolo, leale, cortese ed altruista “Sulle punte” è diventato mister Popper. Abita a New York, è un importante e intraprendente agente immobiliare; come quasi tutte le persone intelligenti, dinamiche e stimate è, purtroppo, un mister Popper pieno zeppo di sé. Veste con cura, attento ai più piccoli dettagli professionali, i clienti non sono persone, ma prede; come tali devono essere catturate e scuoiate. Il tutto, a maggior gloria dell’edificabilità e del valore che deve sempre essere inestimabile. Ama gli odori, in particolare quelli del toner che riempie le pagine dei contratti da far firmare. Può comunque capitare che qualche cliente tenta di “ripensarci” … beh! Ecco che il volto di mister Popper si trasforma. Il“dismorfismo di Carrey”, quello facciale, prende il sopravvento accompagnato da una fine arte oratoria e mimico gestuale. Se è vero che “ripensarci è valido quanto pensarci” è anche vero che “lo si fa dopo”. Ed è proprio il “dopo” che da fastidio al nostro osservato speciale. Il cliente deve avere un’idea del dopo in perfetta sintonia con il prima. Nelle sue performance, Popper è coadiuvato dalla fedelissima Miss Pippi \ Ophelia Lovibond / assistente personale che gli prepara i progetti e procura i periodici.
Non sono solo i soldi l’interesse principale di Mr. Popper ha ambizioni ben più appetitose, avere lo stesso potere decisionale di Franklin \ Philip Baker Hall /, Reader \ Dominic Chianese / e Yates \ William Charles Mitchell / i suoi datori di lavoro. Per poter far questo i tre gli affidano una nuova “preda”; appetibile, gustosa, difficile da stanare e domare. Si tratta di Mrs Van Gundy \ Angela Lansbury / anziana e proprietaria unica del prestigioso ristorante “Taver On The Green” sito in Central Park. La signora Selma Van Gundy ha rifiutato migliaia di proposte. La domanda netta, secca, priva di alternative, che i tre famelici costruttori rivolgono a Mr. Popper è la seguente :-) Hai un’unica occasione. Pensi di poter concludere? Potete ben immaginare la Popperiana risposta ^_^ Mi scusi ci conosciamo? Sono Tom Popper, chiudo contratti come questo, mentre dormo. Ci sono altre tre persone che condividono parte del tempo di Mr. Popper, anzi quattro. Amanda \ Carla Gugino / ex moglie, Rick \ JamesTupper / nuovo compagno della ex moglie; premuroso, disponibile, bello. Ed i suoi due figli.
Un giorno, inaspettatamente, Tomas Popper riceve in eredità dal padre, una fragile e poco ingombrante scatola. Provenienza, Antartico. Contenuto? Un meraviglioso pinguino papua. Nei giorni a seguire ne arriveranno altri, totale sei. Sei splendidi esemplari di pinguini papua. Questi palmipedi dal piumaggio orchestrale, definiti uccelli ma muniti di ali che servono da pinne, fondamentalmente monogami, dall’andamento ondeggiante e che si incantano nel vedere le imprese del vagabondo \The tramp/ più famoso del mondo \Sir Charles Spencer Chaplin/, rinnoveranno e per sempre la già stravolgente vita del nostro Mr. Popper. Tomas Popper l’inventore di sogni (sigh!), l’uomo che riesce sempre a superare se stesso (Sbarequack!), che non delude mai nessuno (sgrunt!), imparerà dai palmipedi che la cosa peggiore dell’avere tutto è scoprire quello che ti manca davvero? I nuovi compagni di Tomas hanno un nome e sono specialisti in qualche cosa. Conosciamoli meglio.
- Urlacchia: I suoi sport preferiti sono il calcio e scivolare sulla pancia. Una capacità con cui è praticamente nato.
- Amoroso: E’ molto orgoglioso del fatto che sta per diventare papà - per la terza volta!
- Mordicchia: Gli srumenti principali sono i denti, che lei ama spesso usare sulla gamba di qualche povero ignaro – in paricolare il signor Popper.
- Tontino: Se ti piace il pinguino amabile, spirito libero e soprattutto goffo, Tontino è il tuo ragazzo.
- Capitano: Il capitano è competente, serio e ora forse lei è pronta ad andare dove nessun pinguino è mai giunto prima!
- Puzzoso: Si può sempre contare su puzzoso… solo meglio non avvicinarsi troppo a lui dopo che ha avuto un pasto abbondante.
Diretto da Mark Waters, su soggetto di Richard e Florence Atwater; cosceneggiato da Sean Anders/Jared Stern/John Morris (Toy Story 2 e 3 voce di Andy), presentato in anteprima al Giffoni festival è un film che consiglio di vedere. L’occasione è buona per approfondire la conoscenza del nostro Tomas; è ghiotta per trascorrere del piacevolissimo tempo, magari con la propria ex perché “occasioni come questa capitano di rado”.
Good Click!
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the_diaz_tribe
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martedì 16 agosto 2011
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i pinguini che sanano il cuore
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Tante “P” nel suono gradevolmente buffo del cognome come tante P (moltiplicate per 2) quanti sono i pinguini, con la P maiuscola, che infesteranno “benevolmente” il suo appartamento e la sua casa.
Il cognome in questione è Popper con i suoi pinguini Capitano, Urlacchia, Amoroso, Mordicchia, Tontino, Puzzoso (casualmente nominato ultimo) che sono protagonisti di questa commedia, firmata Mark Waters, tratta liberamente dal romanzo di Florence e Richard Atwater.
Mr. Popper viene interpretato nel modo originale e particolare dall'attore dagli zigomi super elastici, con la sua capacità di variare espressioni e gesti che trasmettono dalla tristezza più struggente alla felicità più folgorante: Mr.
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Tante “P” nel suono gradevolmente buffo del cognome come tante P (moltiplicate per 2) quanti sono i pinguini, con la P maiuscola, che infesteranno “benevolmente” il suo appartamento e la sua casa.
Il cognome in questione è Popper con i suoi pinguini Capitano, Urlacchia, Amoroso, Mordicchia, Tontino, Puzzoso (casualmente nominato ultimo) che sono protagonisti di questa commedia, firmata Mark Waters, tratta liberamente dal romanzo di Florence e Richard Atwater.
Mr. Popper viene interpretato nel modo originale e particolare dall'attore dagli zigomi super elastici, con la sua capacità di variare espressioni e gesti che trasmettono dalla tristezza più struggente alla felicità più folgorante: Mr. Jim Carrey. Stavolta impersona un uomo d'affari molto abile nel concluderli ma frustrato per il distacco che sta vivendo riguardante la vita famigliare con i suoi due figli e con la moglie separata. Questi rapporti mal vissuti nel nucleo famigliare sono pressoché la proiezione dell'infanzia di Popper dove il padre è sempre stato quasi assente per il figlio, per via delle molte spedizioni avventuriere che doveva affrontare per lavoro, dove l'unico modo principale per sentirsi era una semplice radio.
Ma la vita di Tom Popper, della famiglia e delle persone con cui entrerà in contatto cambierà con l'arrivo della serie di “souvenir” inscatolati che il padre, prima di morire, gli spedisce...
Il film è vero, ha una trama molto scontata, ma mai noiosa. Molte sono le scene semplici ma parecchio divertenti, altrettante sono le scene semplici ma tanto profonde, che trasmettono dei grandi valori della società che oggi si stanno poco a poco dimenticando: l'amore e la famiglia.
Divertente, il balletto che Popper insegna al sestetto, simile a quello dei pinguini-camerieri di Mary Poppins. Spiritoso, il modo in cui Popper intrattiene gli animaletti, con i film di Charlie Chaplin, nei momenti di assenza dalla casa. E cosa dire del freddo glaciale che trasformerà l'appartamento di Popper nell' ”ambiente naturale” per gli individui dalla camminata goffa. Ma tante altre sono le scene semplici ma rese speciali dai pinguini e da Jim Carrey.
Infatti, grande parte del merito è indubbiamente attribuito all'incredibile ed energico Jim Carrey, che in questo film, a parer mio è particolarmente brillante e al singolare fascino di Angela Lansbury che si immedesima benissimo nella sua parte; inoltre i pinguini, con la loro tenerezza spontanea, sanno commuovere sia i grandi che i piccini.
Il film trasmette mano a mano che si procede una sensazione catartica.
Fatto che mi ha reso molto gioioso quando ero in sala, erano le risate incondizionate e spontanee dei bambini, che si intenerivano e si divertivano vedendo le vicende della famiglia-pinguino Popper.
Film consigliato per “refrigerare” l'atmosfera estiva, da vedere con tutta la famiglia e amici, per godersi una New York dalle bellissime inquadrature, con un grandissimo Jim Carrey, e per cercare felicità e rasserenamento.
Merita quindi di essere visto nonostante la sua semplicità.
Voto 4/5
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picciartina
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giovedì 25 agosto 2011
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funny guy!
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E se l’infallibile Mr. Popper, asso del business, che tanto cerca di ottenere la promozione del secolo potendosi finalmente sedere al grande tavolo dei magnati dell’azienda per la quale lavora, incappasse in una grande scatola di legno proveniente dal polo sud, contenente qualcosa di veramente molto fragile come…dei Pinguini?
Ebbene sì. La trama del nuovo di film di Mark Waters (tratto da un romanzo a quattro mani) può essere riassunta in queste poche righe. Ma spesso e volentieri non è il così detto ‘plot’ che colpisce l’appassionato del grande schermo, bensì la capacità di un grande attore come Jim Carrey di affrontare un genere cinematografico prettamente rivolto alla sacra e unita famiglia del periodo estivo (e non).
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E se l’infallibile Mr. Popper, asso del business, che tanto cerca di ottenere la promozione del secolo potendosi finalmente sedere al grande tavolo dei magnati dell’azienda per la quale lavora, incappasse in una grande scatola di legno proveniente dal polo sud, contenente qualcosa di veramente molto fragile come…dei Pinguini?
Ebbene sì. La trama del nuovo di film di Mark Waters (tratto da un romanzo a quattro mani) può essere riassunta in queste poche righe. Ma spesso e volentieri non è il così detto ‘plot’ che colpisce l’appassionato del grande schermo, bensì la capacità di un grande attore come Jim Carrey di affrontare un genere cinematografico prettamente rivolto alla sacra e unita famiglia del periodo estivo (e non). Immaginatevi la sala del cinema pronta a proiettare le disneyane avventure di Tommy Popper e dei suoi 5 intelligentissimi amici Pinguini. Ora, se foste lì seduti nel pubblico, voltandovi e dando così le spalle allo schermo…che spettacolo catturerebbe il vostro sguardo? Decine di famiglie composte da bambini, ragazzi, nonni e genitori, commossi dalle tenerezze del pinguino Amoroso, eccitati dal coraggio di Capitano (non vi sbagliate, è una femmina di pinguino!), perplessi per l’aver scoperto, grazie ad Urlacchia, che la gola di un pinguino non è poi così carina come ci si poteva immaginare, ma soprattutto noterete un bel sorriso disteso, rilassato e convincente sul volto di tutti. Merito di chi? Mr. Carrey, naturalmente! Certo, non siamo all’altezza del fantastico e coloratissimo The Mask, tanto meno all’assurdità tipica del buon vecchio Ace Ventura, ma bisogna ammetterlo: ovunque vada, Jim riesce a farci sorridere e a rendere divertente per molti (se non per tutti) anche un film così semplice ed estivo. Tanto di cappello!
Concludendo, un ringraziamento va anche allo splendido cameo di Angela Lansbury e alla bravissima Alina Moradei che con la sua voce ci ha fatto rivivere la Signora Fletcher in abiti eleganti come sempre, ma senza una macchina da scrivere e un taccuino sotto il braccio.
Insomma, chi deve vedere I Pinguini di Mr. Popper? Chi ha voglia di svagarsi un pò al cinema, tralasciando per una sera i grandi film con la “F” maiuscola, chi si sente un pò l’eterno Peter Pan della situazione, e tutti quelli che non sanno resistere ai faccini morbidi e coccolosi dei Pinguini!
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blackdragon89
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domenica 20 maggio 2012
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l'esilarante cinema maturo di jim carrey
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Vita familiare traballante, una trafficata isola di Manhattan e pura dedizione al lavoro. Gli usuali presupposti del new comedy portano questa volta l'esilarante Jim Carrey a impersonificare l'abile agente immobiliare Tom Popper, imprigionato nel clichè matrimoniale del padre di famiglia reduce da un divorzio alla continua ricerca di un rapporto soddisfacente e ricambiato con i figli Billy e Janie. Ad alimentare però gli spunti è l'infanzia del protagonista; Tom è figlio di un avventuriero di professione i cui numerosi impegni lo costringono ad un'eccessiva e deturpante lontananza dal contesto casalingo, portandone l'ammirazione a livelli sempre più bassi.
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Vita familiare traballante, una trafficata isola di Manhattan e pura dedizione al lavoro. Gli usuali presupposti del new comedy portano questa volta l'esilarante Jim Carrey a impersonificare l'abile agente immobiliare Tom Popper, imprigionato nel clichè matrimoniale del padre di famiglia reduce da un divorzio alla continua ricerca di un rapporto soddisfacente e ricambiato con i figli Billy e Janie. Ad alimentare però gli spunti è l'infanzia del protagonista; Tom è figlio di un avventuriero di professione i cui numerosi impegni lo costringono ad un'eccessiva e deturpante lontananza dal contesto casalingo, portandone l'ammirazione a livelli sempre più bassi. Il punto di svolta tra la presentazione dei temi e la loro effettiva districazione nel processo narrativo si ha quando, in età ormai adulta, Popper riceve la notizia della morte del genitore assieme a un ultimo, curioso souvenir: un pinguino Papua. Le sfide proposte dall'ambito lavorativo e familiare e la nuova stravagante convivenza forzata si intrecciano così in un unico, stabile filo conduttore che trasporta lo spettatore in un itinerario scenico dal folle comparto umoristico, sempre più naturale e spontaneo. Si tratta del cinema dell'attuale era di Jim Carrey, sempre più maturo e studiato, dove commozione e desiderio euforico accompagnate da un'imperturbabile comicità trascinano il pubblico sulle linee stabili del prodotto senza crolli visibili, nonostante si tratti di una trama per lo più ordinaria e consueta per il genere, legata al concetto moralistico dell'uomo che "ha tutto ma non ha niente". L'originalità sta non solo nel proporre una porzione del "cast" del tutto bizzarro e stravagante, seppure lievemente esagerato in alcuni stralci, ma anche nella caratterizzazione di un antagonista più in contrasto con la vicenda che con il primo attore. Da sottolineare poi gli ammirevoli meriti nella branca grafica e sonora, che pur non richiedendo grandi sforzi in questo frangente si presentano senza alcuna sbavatura.
"I pinguini di Mr. Popper" è una commedia facile, leggera e agevole, ennesima dimostrazione della sicurezza interpretativa di Jim Carrey, talmente in sintonia con l'insieme da porre in risalto anche le sue "spalle".
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cenox
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mercoledì 11 gennaio 2012
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commedia carina, serena, e con un fine animalista!
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Carrey torna protagonista di una commedia per tutta la famiglia, in cui interpreta un brillante lavoratore, che essendo stato trascurato in passato dal padre esploratore in giro per il mondo, fa lo stesso con la propria famiglia, ove, dopo la separazione con la moglie, vede raramente i propri due figli, lasciandoli sempre alla madre. Ma un giorno, alla scomparsa del padre, scoprirà che il genitore, gli ha lasciato una strana eredità: ben sei pinguini, di cui si dovrà prendere cura, a discapito dell'impegno e dei mille disastri ben immaginabili. Ma sarà anche grazie a loro che riuscirà a recuperare i rapporti con la propria famiglia e a sistemare la propria vita.
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great steven
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domenica 30 giugno 2013
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un j. carrey più misurato per un'euforia educativa
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I PINGUINI DI MR. POPPER (USA, 2011) di MARK WATERS con JIM CARREY – CARLA GUGINO – PHILIP BAKER HALL – ANGELA LANSBURY § Quando gli muore il padre, l'uomo d'affari newyorkese Thomas Popper riceve in eredità due scatole provenienti direttamente dall'Antartide, zone che il genitore (intrepido capitano di battello) esplorava per lavoro. Esse contengono sei pinguini che lui crede dapprima imbalsamati ma che poi si rivelano veri: inizia così una grottesca e imprevedibile convivenza uomo-animali. Ma la loro inaspettata presenza servirà a Popper per riprendere i contatti con la famiglia e per ingranare definitivamente col lavoro.
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I PINGUINI DI MR. POPPER (USA, 2011) di MARK WATERS con JIM CARREY – CARLA GUGINO – PHILIP BAKER HALL – ANGELA LANSBURY § Quando gli muore il padre, l'uomo d'affari newyorkese Thomas Popper riceve in eredità due scatole provenienti direttamente dall'Antartide, zone che il genitore (intrepido capitano di battello) esplorava per lavoro. Esse contengono sei pinguini che lui crede dapprima imbalsamati ma che poi si rivelano veri: inizia così una grottesca e imprevedibile convivenza uomo-animali. Ma la loro inaspettata presenza servirà a Popper per riprendere i contatti con la famiglia e per ingranare definitivamente col lavoro. Nuova esperienza comica per l'irriducibile Carrey: questa volta l'attore canadese contiene un po' più del solito la vena demenziale e sa attirare a proprio vantaggio una buona sceneggiatura, che mette al centro lui e sei vivacissime creature digitali, ma senza lesinare messaggi importanti come l'affetto per una famiglia quasi accantonata, il ricordo di una bella infanzia e l'importanza di un mestiere onesto senza competitività. È un film zoocentrico e familiare, ma si vede con piacere perché non c'è nulla di artificioso che comprometta la genuinità di queste caratteristiche. Anche i quattro antagonisti della storia – i tre superiori di Carrey che vogliono smantellare il ristorante per accrescere il loro potere edilizio e l'inserviente dello zoo che vuole convincerlo a farvi internare i pinguini – sono tenuti a briglia e hanno perfino un margine di simpatia, anche perché, come in ogni commedia che si rispetti, vengono sempre sconfitti. In conclusione, potrà anche costituire un fuoco fatuo nella carriera ormai lunga di Jim, ma rimane sempre un prodotto di qualità.
Commedia; giudizio personale: 7 (discreto)
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elgatoloco
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mercoledì 2 gennaio 2019
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carrey superstar?non solo
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Bella fiaba che promuove"fatalmente", l'amore per gli animali, questo"Mr.Popper's Penguins"di Mark Waters(2011)da un libro di Florence e Richard Altwater, nel quale Jim Carrey, comico ma come ogni vero comico capace di sintetizzare in sé anche il dolore, il dramma, l'intensità dei sentimenti, interpreta un immobiliarista con desideri rimasti"larvali"come il desiderio dei viaggi, che faceva da esploratore il padre, che ora si è rassegnato ad una vita sostanzialmente"borghese", anzi da alta borghesia imprenditoriale, dove la brama di denaro e di continuo arricchimento hanno soppiantato anche i sentimenti fondamentali, tanto che si è separato dalla moglie e vede solo saltuariamente i fgli.
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Bella fiaba che promuove"fatalmente", l'amore per gli animali, questo"Mr.Popper's Penguins"di Mark Waters(2011)da un libro di Florence e Richard Altwater, nel quale Jim Carrey, comico ma come ogni vero comico capace di sintetizzare in sé anche il dolore, il dramma, l'intensità dei sentimenti, interpreta un immobiliarista con desideri rimasti"larvali"come il desiderio dei viaggi, che faceva da esploratore il padre, che ora si è rassegnato ad una vita sostanzialmente"borghese", anzi da alta borghesia imprenditoriale, dove la brama di denaro e di continuo arricchimento hanno soppiantato anche i sentimenti fondamentali, tanto che si è separato dalla moglie e vede solo saltuariamente i fgli. Ma l'insolito regalo -testamento paterno(i pinguini e le successive uova schiuse)faranno effetto e... Metafora chiarissima anche della situazione esistenziale , questo"Mr.Popper's Penguins"consegna un po'di riflessione(che comunque vale di per sé) e molto divertimento a chi lo guarda, invidando a relativizzare ciò a cui si dava grande rilievo senza rendersi conto delle proporzioni... Di Carrey s'è già detto, ma c'è anche Carla Cugino, nella parte dell'ex-moglie, la caratterista Ophelia Lovibond, nel ruolo di"Pippi"e soprattutto ANgela Lansbury, che in genere a torto si identifica solo con un ruolo, quello"della Fletcher", ossia della detective, mentre in realtà è attrice versatile, che ha spazio dal musical(anche nella parte di"Mother Christmas"a molto altro)... Non è dato conoscere il romanzo da cui il film è tratto, ma a giudicare dalla versione filmica, senz'altro non manca di originalità e interesse. El Gato
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luca scialò
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lunedì 15 agosto 2011
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buffi pinguini che non rinfrescano il ferragosto
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Tom Popper è un agente di successo di un'azienda di costruzioni, specializzato nel rilevare edifici destinati all'abbattimento per lo sfruttamento del suolo sottostante. E' separato con la moglie ed ha due figli che, causa i pressanti impegni di lavoro, vede pochissimo. D'altronde, egli stesso è figlio di un uomo sempre assente, col quale comunicava solo via radio essendo un esploratore dell'antartico.
Mentre è impegnato in una difficile trattativa col prestigioso ristorante Tavern on the Green di Central Par, di cui l'anziana e vispa proprietaria non ne vuol sapere di cederli, quest'ultimo prima di morire gli fa arrivare a casa un pacco regalo con uno strambo contenuto.
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Tom Popper è un agente di successo di un'azienda di costruzioni, specializzato nel rilevare edifici destinati all'abbattimento per lo sfruttamento del suolo sottostante. E' separato con la moglie ed ha due figli che, causa i pressanti impegni di lavoro, vede pochissimo. D'altronde, egli stesso è figlio di un uomo sempre assente, col quale comunicava solo via radio essendo un esploratore dell'antartico.
Mentre è impegnato in una difficile trattativa col prestigioso ristorante Tavern on the Green di Central Par, di cui l'anziana e vispa proprietaria non ne vuol sapere di cederli, quest'ultimo prima di morire gli fa arrivare a casa un pacco regalo con uno strambo contenuto...un pinguino. Come non bastasse, arriva un altro pacco con altri pinguini. La convivenza con i buffi animali complica la sua carriera, mentre pare migliorare il rapporto con i suoi cari. Inizia di fatti a comprendere i propri errori.
Jim Carrey torna con un lungometraggio a metà strada tra Ace Ventura l'acchiappanimali e Bugiardo Bugiardo. Il suo Tom è di fatti un genitore non proprio modello, ed in più, è alle prese con animali che ne combinano di tutti i colori. Gli ingredienti sono dunque i soliti, come l'evoluzione della storia. Inoltre, il giochino si scopre subito, dopo appena 10 minuti. I pinguini appaiono fin dall'inizio sulla scena e dopo un pò i loro pasticci non sorprendono più. Il film va dunque avanti in modo prevedibile, fino all'altrettanto scontato epilogo. Insomma, un film per bambini in piena estate. Tant'è.
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astromelia
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mercoledì 17 agosto 2011
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una farsa per bambini
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...il film sconfina dalle risate alla tristezza miscelata dalle gag di carrey ormai straviste ed una ipotetica sit-comedy con tanto di pinguini,trama scontata ed ennesima parodia della famiglia separata che si ricongiunge.....peccato che succeda solo nei film,ma comunque film godibile per bambini .
[+] piacevole e divertente
(di alvise3)
[ - ] piacevole e divertente
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