Monsieur Lazhar |
||||||||||||||
Un film di Philippe Falardeau.
Con Mohamed Fellag, Sophie Nélisse, Émilien Néron, Brigitte Poupart, Danielle Proulx.
continua»
Titolo originale Bachir Lazhar.
Drammatico,
durata 94 min.
- Canada 2011.
- Officine Ubu
uscita venerdì 31 agosto 2012.
MYMONETRO
Monsieur Lazhar
valutazione media:
3,79
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Enigma Bachir
di Roberto Escobar L'Espresso
C'è una zona d’ombra, in “Monsieur Lazhar (Canada, 2011. 94’). Anzi, due i nuclei narrativi cui il film rimanda senza la preoccupazione di illuminarcene appieno i contorni e il senso. Il primo è apertamente tragico. In una scuola di Montreal, nel Québec. Simon (Emilien Neron) scopre i1 cadavere della maestra appeso a un cappio, nella stanza dove ogni mattina porta delle bottglie di latte per i compagni. Quali sono i motivi del suicidio? E perché la donna ha voluto quella messa in scena, a danno di un ragazzino di nove anni?
C’e poi un secondo mistero, nella storia scritta e girata da Philippe Falardeau, a partire da un’opera teatrale di Evelyne de la Chenelière. Chi e davvero Bachir Lazhar (Mohamed Fellag), il magbrehino che si presenta alla direttrice dell'istituto per essere assunto come supplente? Sostiene d’avere insegnato in Algeria per quasi vent’anni, ma è evidente che il suo passato è un altro. E c’è, in quel passato, un particolare ancora più inquietante. In attesa d’un permesso di soggiorno come perseguitato politico, sembra avere lasciato in patria moglie e figli.
Quasi dimenticandosi di dar conto di questi “segreti”, la sceneggiatura di “Monsieur Lazhar” si immerge tutta nel nuovo lavoro del protagonista. Con una diligenza tenera per i suoi scolari, Bachir s’improvvisa maestro. Per farlo non ha che il ricordo delle elementari frequentate in un Paese lontano, in un tempo lontano. Così, inevitabilmente, porta in classe cose che i ragazzini considerano antiche (un francese ben più letterario di quello cui sono abituati: per i dettati utilizza brani di Balzac) e comportamenti che i suoi colleghi trovano sconvenienti. Gli capita infatti di abbracciare gli scolari, per consolarli, e talvolta di colpirli con schiaffi leggeri, per riprenderli.
Bachir è convinto che insegnare richieda un coinvolgimento, tanto emotivo quanto fisico. Certo sbaglia. Sbaglia soprattutto quando tenta di fare il lavoro che (inutilmente) sta tentando di fare uno psicologo: aiutare i ragazzini a vincere l’angoscia per il suicidio della maestra, e in primo luogo aiutare Simon a non credersene colpevole. D’altra pare. i suoi scolari imparano a stimarlo e ad amarlo, nonostante i suoi errori. O forse a causa dei suoi errori. E a questo punto poco importa che la sceneggiatura non illumini i particolari più oscuri. Anzi, rispetto alla loro ombra a noi pare ancor più vivida la luce che viene da questa piccola storia colma di affetto generoso.
|
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | renato volpone 2° | donni romani 3° | omero sala 4° | ealio91 5° | mericol 6° | beppe baiocchi 7° | angelo umana 8° | babagi 9° | olgadik 10° | fransis89 11° | maria f. 12° | kimkiduk 13° | pressa catozzo 14° | rampante 15° | carpo86 16° | stefanocapasso 17° | great steven 18° | eugen 19° | paolo_sem 20° | figliounico 21° | greyhound 22° | kondor17 23° | zoom e controzoom |
Premio Oscar (1) Articoli & News |
Link esterni
Sito ufficiale |