Lei è troppo per me

Uscito nelle sale italiane per riempire la programmazione estiva,"Lei è troppo per me" sposta il filone "nerd" dalla classica ambientazione "american college" al checkpoint di un aeroporto,dove lavora comme addetto alla sicurezza lo sfigato di turno,l'anonimo e poco palestrato Kirk,che non riesce a superare l'abbandono subìto dall'ex,una sua collega,per giunta insediatasi col suo nuovo boy-friend nella casa dei suoi stessi genitori,che l'hanno praticamente adottata.Rassegnato ormai alla sua grama esistenza di perdente,Kirk incappa per caso nella "ultrafiga" Molly,anche lei single,ma con un pedigree estetico,sociale,culturale -ed economico- completamente diverso,la quale prova un'inspiegabile immediata attrazione verso il nerd aeroportuale,suscitando la perplessità di tutti,ma proprio tutti,Kirk compreso che non riesce a capacitarsi di come una simile bellezza possa-dopo quell'incontro fortuito-chiedergli di uscire, dando poi vita ad una coppia stranamente assortita, modello "la belle e la bestia" o-usando i criteri di Kirk & soci-"un 10 tondo che fa coppia con un 4 scarso".Da quest'idea del film si sviluppa tutta una serie di situazioni divertenti,a volte seriamente imbarazzanti che fa normalmente da cornice alle romantic comedy, con qualche digressione-o caduta- qua e là volgarotta, in stile "american trash",per compiacere la fascia di pubblico teenager e non annoiare troppo magari con le riflessioni del protagonista che tra le righe filosofeggia con i suoi amici,tirando in ballo persino il Tao,sulle difficoltà relazionali e psicologiche che incontra un brutto che si accompagni ad una bella,anzi,ad una "bonona".E' questo spunto,a mio avviso,l'aspetto più gradevole,il messaggio-retrogusto del film,che certamente non aspira a figurare tra i capolavori della cinematografia mondiale,ma che comunque spinge ad interrogarsi e a riflettere,in maniera divertente e divertita,sul grande mistero celato dietro le coppie esteticamente male assortite,e,di conseguenza,sui canoni di perfezione e ordinarietà,sui deficit o i surplus-di autostima,sulla paura di essere veramente se stessi,nuda realtà senza maschere o clichè, nel rapporto amoroso,sul terrore di soffrire l'"abbandono" e il "giudizio",sul timore di mettersi in gioco,sempre e comunque,pur con la piena consapevolezza dei propri limiti,sulla necessità di coltivare i propri sogni,per dare un senso e un mordente alla vita.Perchè cosa sarebbe la vita senza i sogni? Che sia quello di diventare famoso,di diventar ricco azzeccando i numeri del WIN FOR LIFE o il Gratta & Vinci fortunato,o di beccare uno schianto di donna come compagna per la vita poco importa.L'importante è SOGNARE! P.S.Esempi di coppie "bella-brutto" esistono o sono esistite nella realtà,eccome! Billy Bob Thornton e la divina Angelina Jolie;Rod Stewart e la statuaria Penny Lancaster-prima ancora Rachel Hunter;da noi,Claudia Gerini e Federico Zampaglione etc.etc. Ma-come dice "Schizzo",nel film-il brutto sta con una bellona,perchè o è ricco o è un artista di successo e questo gli fa acquisire punti,quelli necessari per colmare il divario tra i due.Già! Però chi ci impedisce di continuare a sognare che un colpo di fortuna simile non capiti anche a noi??