mikylynn
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domenica 6 febbraio 2011
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vero succo di jack black!
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Io sono di parte: amo Jack Black, la sua mimica, la sua energia spiazzante, il suo umorismo infantile, la sua grezza tenerezza e mille altre cose che non mi perdo ad elencare, quindi questo film non poteva non piacermi.
Premesso questo mi sforzerò d'essere obiettiva.
I Fantastici Viaggi di Gulliver è ovviamente un filmetto ingiudicabile dalla critica vera o da chi parte pensando di trovarsi davanti l'adattamento cinematografico di un classico della letteratura. È una piccola cosa creata attorno a Jack, fatta per divertire in modo molto semplice esaltando tutte le sue facce cinematografiche, ma se uno non si aspetta niente di più di questo (ossia né più né meno di ciò che il film già in partenza promette d'essere) secondo me funziona.
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Io sono di parte: amo Jack Black, la sua mimica, la sua energia spiazzante, il suo umorismo infantile, la sua grezza tenerezza e mille altre cose che non mi perdo ad elencare, quindi questo film non poteva non piacermi.
Premesso questo mi sforzerò d'essere obiettiva.
I Fantastici Viaggi di Gulliver è ovviamente un filmetto ingiudicabile dalla critica vera o da chi parte pensando di trovarsi davanti l'adattamento cinematografico di un classico della letteratura. È una piccola cosa creata attorno a Jack, fatta per divertire in modo molto semplice esaltando tutte le sue facce cinematografiche, ma se uno non si aspetta niente di più di questo (ossia né più né meno di ciò che il film già in partenza promette d'essere) secondo me funziona. E anche bene. Diverte e, senza tante pretese, fa sognare. E sì, a modo suo fa sentire i piccoli Gulliver della vita reale un po' meno minuscoli, e questo è decisamente più di quanto riescano a fare i cinepanettoni che alcuni hanno usato come metro di paragone per giudicare questa pellicola.
Tutto semplice e abbastanza prevedibile, ma nonostante la quasi totale assenza di approfondimento i personaggi funzionano, le dinamiche anche e alla fine si esce dal cinema sorridendo come scemi.
Beh, almeno a me è successo così.
Momenti più apprezzati: l'esecuzione di Kiss da parte di un tenerissimo Horatio, la scena del tè con la bimba gigante (lo so, è scema, ma Jack con i fiocchetti in testa è impagabile!) e la risoluzione di Gulliver quando finalmente decide di comportarsi come si deve ad un vero protettore di piccola gente.
L'unica cosa che ho proprio faticato a mandar giù è la scelta dei doppiatori del re e della regina. Insomma, Syusy Blady è Patrizio Roversi mi stanno anche parecchio simpatici, ma secondo me danno al film una nota eccessivamente caricaturale che, almeno per me, risulta stonata.
Nota: per onestà le stelle avrebbero dovuto essere tre e mezzo, ma tra arrotondare per eccesso o per difetto ho scelto l'opzione numero uno, così alzo anche la media ^^
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luca agozzino
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martedì 8 febbraio 2011
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non male
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Una rivisitazione divertente di un grande classico.
Si poteva evitare il solito riferimento al triangolo delle Bermude, che è già troppo inflazionato, ma almeno non è un argomento centrale
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hollyver07
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mercoledì 16 febbraio 2011
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ci risiamo....!!!
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La storia sta diventando noiosa, continuano a bombardarci con vagonate piene di pessimi film, magari infarciti dal 3D (oltretutto inefficace). Noi, nel contempo, da bravi beoti, o gonzi, continuiamo a foraggiarli nella speranza che qualche film sia almeno passabile, come si dice in questi casi...??? Ah...si!! Cornuti e mazziati!!!! A mio modesto avviso, in questa specifica occasione siamo stati bellamente fregati! Di questo film mi sento di salvare solo la storia originale (per doveroso rispetto a chi scrisse il libro) e niente più.
Nota sul doppiaggio: Pessimo oltremisura
Saluti a tutti
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marbus
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mercoledì 9 febbraio 2011
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tonfo in 3d
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Stavolta il simpatico Jack Black (anche prodittore) sbaglia completamente. Infatti l'unica scena buona in questo film banale , stupidotto e raelizzato in modo pedestre, è quella del naufragio. l'unico momento in cui si apprezza la realizzezione in 3D. La storia, la regia e la recitazione sono altamente soporiferi
Per chi vuol vedere un film dal valore cinematografico minuscolo proprio come gli abitanti della terra di Lilliput
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natural
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martedì 8 febbraio 2011
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un po' banalotto
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Un filmetto appena sufficiente, per passare 2 orette senza tante pretese.
Divertente, qualche sorriso, ma NON da risate o da smascellarsi...
Fortunatamente con la tessera 3 non ho pagato al contrario della mia ragazza, ghghgh
Il 3d di questo film fa pena, l'unica cosa veramente in 3d sono i titoli di coda, il resto era meglio guardarlo nel classico 2d
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alex41
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domenica 13 febbraio 2011
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un film minuscolo con un immenso jack black
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Non è pessimo, ciò nonostante tutto non fa sbellicare dalle risate però è molto simpatico anche grazie a Jack Black. Anche se come film non mi ha entusiasmato, anche la più grande cazzata del mondo è godibile se al timone di tutto c'è la mitica voce dei Tenacious D: frizzante, buono, tenero e buffo, un film come questo non sarebbe stato lo stesso senza di lui, senza il suo dinamismo, la sua figura del rocker scatenato (trovo che la scena dei "kiss" in miniatura sia stata realizzata apposta per lui) e nella sua comicità semplice ma godibile e che non stanca mai. Perciò ripeto: come film non è male, però se proprio dovete avere una scusa per guardarlo.
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Non è pessimo, ciò nonostante tutto non fa sbellicare dalle risate però è molto simpatico anche grazie a Jack Black. Anche se come film non mi ha entusiasmato, anche la più grande cazzata del mondo è godibile se al timone di tutto c'è la mitica voce dei Tenacious D: frizzante, buono, tenero e buffo, un film come questo non sarebbe stato lo stesso senza di lui, senza il suo dinamismo, la sua figura del rocker scatenato (trovo che la scena dei "kiss" in miniatura sia stata realizzata apposta per lui) e nella sua comicità semplice ma godibile e che non stanca mai. Perciò ripeto: come film non è male, però se proprio dovete avere una scusa per guardarlo...fatelo perchè c'è Jack Black. Che Dio benedica quest'uomo!!
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ultimoboyscout
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lunedì 28 febbraio 2011
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il grande chiappe mosce!
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Molto molto leggero, a tratti persino sciocco e fin troppo giovanilistico. Brilla Jack Black ( e non Joe...come tristemente letto qui da qualche parte...) adattissimo nel ruolo anche perchè sembra divertirsi da matti, bello il mondo di Lilliput così fantastico e fantasioso dove Gulliver presto diventerà ben più di un eroe. E' una versione riveduta e molto corretta e decisamente ammodernata dell'opera classica che fu di Swift, con quel tocco tipico dei film di Black, ma che toglie ogni significato originale dell'opera stessa. Opera che è presa solo come spunto su cui costruire il film non come morale ovviamente, mantenendo un gusto retrò e demodè ma con tutta l'energia punk-hard rock di Kiss o Jam per esempio.
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Molto molto leggero, a tratti persino sciocco e fin troppo giovanilistico. Brilla Jack Black ( e non Joe...come tristemente letto qui da qualche parte...) adattissimo nel ruolo anche perchè sembra divertirsi da matti, bello il mondo di Lilliput così fantastico e fantasioso dove Gulliver presto diventerà ben più di un eroe. E' una versione riveduta e molto corretta e decisamente ammodernata dell'opera classica che fu di Swift, con quel tocco tipico dei film di Black, ma che toglie ogni significato originale dell'opera stessa. Opera che è presa solo come spunto su cui costruire il film non come morale ovviamente, mantenendo un gusto retrò e demodè ma con tutta l'energia punk-hard rock di Kiss o Jam per esempio. Il viaggio servirà al protagonista ad imparare a credere in se stesso, a non sottovalutarsi, a vincere paure e timidezza e nella vita reale a conquistare l'amata Darcy e un posto di lavoro più ambizioso. Moralità spicciola per un film da ragazzi dal quale era auspicabile attendersi qualcosa di più.
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giulio andreetta
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giovedì 9 luglio 2020
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bella trasposizione di un classico letterario
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Fantastico film d'avventura, che riprende liberamente la trama del celebre romanzo I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift. La vicenda, infatti, è ambientata nel tempo presente e Gulliver è un modesto impegato postale. Fotografia molto suggestiva, e recitazione convincente. C'è da aggiungere poi che l'attore protagonista, Jack Black, è assolutamente a suo agio nell'interpretare il personaggio. Insomma, un film gustoso, e per tutti. Gli adulti potranno trovare, inoltre, motivo d'interesse per alcune trovate divertenti e ironiche, riprese dal romanzo di Swift, e tese a mettere in ridicolo alcune forme di organizzazione sociale, e alcune convenzioni prive di utilità e senso.
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Fantastico film d'avventura, che riprende liberamente la trama del celebre romanzo I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift. La vicenda, infatti, è ambientata nel tempo presente e Gulliver è un modesto impegato postale. Fotografia molto suggestiva, e recitazione convincente. C'è da aggiungere poi che l'attore protagonista, Jack Black, è assolutamente a suo agio nell'interpretare il personaggio. Insomma, un film gustoso, e per tutti. Gli adulti potranno trovare, inoltre, motivo d'interesse per alcune trovate divertenti e ironiche, riprese dal romanzo di Swift, e tese a mettere in ridicolo alcune forme di organizzazione sociale, e alcune convenzioni prive di utilità e senso. Una satira inoltre molto ben presente, sia nel romanzo che nella pellicola, è quella che ridicolizza la guerra come forma di risoluzione dei conflitti. Lo sceneggiatore, giustamente, si prende molte libertà nel re-interpretare la vicenda originale del romanzo di Swift, per adattarla alla sensibilità di un pubblico contemporaneo, ma la pellicola conserva tutta la freschezza dello spirito che ha animato lo sforzo creativo dello scrittore. Simpaticissimi, poi, i Lillipuziani che diventano amici del 'gigante'. Pellicola molto divertente. (Quattro stelline).
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dano25
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giovedì 5 maggio 2011
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ironica reinvenzione di un classico sottovalutato
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Abbandonando la linea reale de "i viaggi di Gulliver" ed adattandolo all'era moderna, il regista Dreamworks Rob Letterman reinventa un grande classico modernizzandolo.
Nella Manhattan di oggi, Lemuel Gulliver è un impiegato dell'ufficio postale di un giornale locale, innamorato segretament e del capo ufficio viaggi da 5 anni, appassionato di Guerre Stellari, adulto non troppo e spensierato quanto basta. Per far colpo su Darcy Silverman, capo ufficio del settore viaggi, Gulliver si finge esperto viaggiatore ed accetta di scrivere un articolo sul triangolo delle Bermuda passando lì tre settimane in solitudine. Arrivato sul posto però, Gulliver viene scaraventato da una tempesta su di una spiaggia dove dei piccoli uomini lo "imprigionano" e lo conducono da re Theodore, sovrano di Lilliput, terra dei più abili costruttori viventi.
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Abbandonando la linea reale de "i viaggi di Gulliver" ed adattandolo all'era moderna, il regista Dreamworks Rob Letterman reinventa un grande classico modernizzandolo.
Nella Manhattan di oggi, Lemuel Gulliver è un impiegato dell'ufficio postale di un giornale locale, innamorato segretament e del capo ufficio viaggi da 5 anni, appassionato di Guerre Stellari, adulto non troppo e spensierato quanto basta. Per far colpo su Darcy Silverman, capo ufficio del settore viaggi, Gulliver si finge esperto viaggiatore ed accetta di scrivere un articolo sul triangolo delle Bermuda passando lì tre settimane in solitudine. Arrivato sul posto però, Gulliver viene scaraventato da una tempesta su di una spiaggia dove dei piccoli uomini lo "imprigionano" e lo conducono da re Theodore, sovrano di Lilliput, terra dei più abili costruttori viventi. Inizia così l'avventura di un uomo normale trasformato dalla sua immaginazione e dagli eventi in eroe. Sconfitta la flotta nemica, Gulliver viene inneggiato come salvatore, rispettato e amato da tutti. Quello che ha sempre sognato adesso è reale ma il pericolo si nasconde sotto le sembianza del generale Edward, promesso sposo della principessa, capo dell'esercito, uomo d'onore e geloso di professione. Schieratosi con il nemico, darà filo da torcere a Gulliver, raggiunto intanto da Darcy su questa terra meravigliosa.
Accennando solamente all'altra metà del racconto originale (la terra dei giganti), il film è un susseguirsi di risate in una trasposizione del mondo d'oggi in una civiltà lontana, basata sulle regole di un reame dove il garzone innamorato della principessa non ne è però degno, i dialoghi in stile medioevale, i costumi sfarzaschi delle dame, davvero entusiasmante.
Eccezionale Jack Black nella parte di Gulliver; Un attore capace di sorprendere ogni volta e che ha fatto del non fisico il punto di forza, Tutto da ridere il doppiaggio italiano dei reali e altrettanto meraviglioso il personaggio del generale Edward, esaurito e nemico giurato di Gulliver interpretato benissimo dall'ottimo Chris O'Dowd. Completano il cast Jason Segel nella parte di Horatio, innamorato segretamente della principessa Mary, Emily Blunt che dà il volto alla principessa e Amanda Peet, amore segreto di GulliverIronica reinvenzione di un classico sottovalutato
Abbandonando la linea reale de "i viaggi di Gulliver" ed adattandolo all'era moderna, il regista Dreamworks Rob Letterman reinventa un grande classico modernizzandolo.
Nella Manhattan di oggi, Lemuel Gulliver è un impiegato dell'ufficio postale di un giornale locale, innamorato segretamente e del capo ufficio viaggi da 5 anni, appassionato di Guerre Stellari, adulto non troppo e spensierato quanto basta. Per far colpo su Darcy Silverman, capo ufficio del settore viaggi, Gulliver si finge esperto viaggiatore ed accetta di scrivere un articolo sul triangolo delle Bermuda passando lì tre settimane in solitudine. Arrivato sul posto però, Gulliver viene scaraventato da una tempesta su di una spiaggia dove dei piccoli uomini lo "imprigionano" e lo conducono da re Theodore, sovrano di Lilliput, terra dei più abili costruttori viventi. Inizia così l'avventura di un uomo normale trasformato dalla sua immaginazione e dagli eventi in eroe. Sconfitta la flotta nemica, Gulliver viene inneggiato come salvatore, rispettato e amato da tutti. Quello che ha sempre sognato adesso è reale ma il pericolo si nasconde sotto le sembianza del generale Edward, promesso sposo della principessa, capo dell'esercito, uomo d'onore e geloso di professione. Schieratosi con il nemico, darà filo da torcere a Gulliver, raggiunto intanto da Darcy su questa terra meravigliosa.
Accennando solamente all'altra metà del racconto originale (la terra dei giganti), il film è un susseguirsi di risate in una trasposizione del mondo d'oggi in una civiltà lontana, basata sulle regole di un reame dove il garzone innamorato della principessa non ne è però degno, i dialoghi in stile medioevale, i costumi sfarzosi delle dame, davvero entusiasmante.
Eccezionale Jack Black nella parte di Gulliver; Un attore capace di sorprendere ogni volta e che ha fatto del non fisico il punto di forza, Tutto da ridere il doppiaggio italiano dei reali e altrettanto meraviglioso il personaggio del generale Edward, esaurito e nemico giurato di Gulliver interpretato benissimo dall'ottimo Chris O'Dowd. Completano il cast Jason Segel nella parte di Horatio, innamorato segretamente della principessa Mary, Emily Blunt che dà il volto alla principessa e Amanda Peet, amore segreto di Gulliver
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akane-chan
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martedì 28 febbraio 2012
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insipido
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Prendi il classico americano becero, strapompato da Coca-Cola, Guitar Hero, iPhone e qualsivoglia altra forma di consumismo inculcato dalle multinazionali e avrai il protagonista di questa storia.
Un personaggio che si suppone simpatico, ma che in questo modo viene reso del tutto privo di spessore caratteriale, inserito in una storia che in buona sostanza punta solo alla spettacolarizzazione (scarsamente coadiuvata da qualche effetto speciale buttato qua e là, che di sicuro non giustifica gli 11 euro del biglietto) del primo viaggio di Gulliver.
Ed ecco la solita, inflazionatissima storia: personaggio qualunque, "sfigato", inserito in un contesto sconosciuto cerca di crearsi una nuova, onorevole identità basata sulle menzogne, viene scoperto, si pente e torna gloriosamente a sconfiggere il cattivo di turno riabilitando così la propria reputazione.
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Prendi il classico americano becero, strapompato da Coca-Cola, Guitar Hero, iPhone e qualsivoglia altra forma di consumismo inculcato dalle multinazionali e avrai il protagonista di questa storia.
Un personaggio che si suppone simpatico, ma che in questo modo viene reso del tutto privo di spessore caratteriale, inserito in una storia che in buona sostanza punta solo alla spettacolarizzazione (scarsamente coadiuvata da qualche effetto speciale buttato qua e là, che di sicuro non giustifica gli 11 euro del biglietto) del primo viaggio di Gulliver.
Ed ecco la solita, inflazionatissima storia: personaggio qualunque, "sfigato", inserito in un contesto sconosciuto cerca di crearsi una nuova, onorevole identità basata sulle menzogne, viene scoperto, si pente e torna gloriosamente a sconfiggere il cattivo di turno riabilitando così la propria reputazione.
Un peccato, davvero, per una storia che se sviluppata nel modo giusto sarebbe potuta essere molto interessante: per chi ha letto il libro, sa quanti, innumerevoli spunti ci siano per un kolossal coi controfiocchi, ed onestamente trovo mortificante ridurre una tra le più belle opere letterarie mai scritte a poco più di un'ora e mezza di noiose banalità.
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