Grosso e grasso ottimismo mai all' altezza del passato
di Roberto Nepoti La Repubblica
Otto anni fa, Il mio grosso grasso matrimonio greco fruttò un sacco di dollari al produttore Tom Hanks e a sua moglie Rita Wilson. Il titolo italiano di questa commedia turisticoromantica serve unicamente a ricordarcelo; per il resto, in comune c' è solo la protagonista (e cosceneggiatrice) Nia Vardalos nella parte di Giorgia, studiosa di arte antica costretta a riciclarsi in guida. I turisti che deve accompagnare tra Delfi, Olimpia, e Atene sono un pezzo di umanità globalizzata assai più interessata a gelati, souvenir e blackberry che alle vestigia del passato; l' autista è un troglodita; uno dei viaggiatori, Irv, pare un misantropo inacidito. Per la povera accompagnatrice il tour inizia come una discesa agli Inferi. Prima che finisca, invece, troverà il suo "kefi" (spirito), l' amore e tanta umanità. Ottimismo programmatico incartato in gag debolucce e situazioni prevedibili.
Da La Repubblica, 10 ottobre 2009
di Roberto Nepoti, 10 ottobre 2009