Titolo originale Luftslottet som sprängdes.
Thriller,
durata 148 min.
- Svezia, Danimarca, Germania 2009.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 28maggio 2010.
MYMONETROLa regina dei castelli di carta
valutazione media:
1,86
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Dopo lo scontro con Alexander Zalachenko, Lisbeth Salander è immobilizzata in un letto di ospedale in gravi condizioni. Poche stanze la separano dal padre,anch’egli sopravvissuto e ricoverato nella stessa struttura,ma per la donna il vero pericolo è costituito da potente istituzioni segrete cui Zalachenco è legato,per le quali Lisbeth è diventata una minaccia. Ci sono certi aspetti del passato della donna che,se dovessero diventare di dominio pubblico, porterebbero al crollo dei potenti organismi segreti. Lisbeth deve essere tolta di mezzo e si trova così al centro di una cospirazione in realtà cominciata tanti anni prima, nei giorni della sua adolescenza.
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Dopo lo scontro con Alexander Zalachenko, Lisbeth Salander è immobilizzata in un letto di ospedale in gravi condizioni. Poche stanze la separano dal padre,anch’egli sopravvissuto e ricoverato nella stessa struttura,ma per la donna il vero pericolo è costituito da potente istituzioni segrete cui Zalachenco è legato,per le quali Lisbeth è diventata una minaccia. Ci sono certi aspetti del passato della donna che,se dovessero diventare di dominio pubblico, porterebbero al crollo dei potenti organismi segreti. Lisbeth deve essere tolta di mezzo e si trova così al centro di una cospirazione in realtà cominciata tanti anni prima, nei giorni della sua adolescenza. Mikael Blomkvist indaga sulla tragica verità,deciso a denunciare nella sua testata la trama ordita dai servizi di sicurezza annidati in seno agli enti governativi del Paese. Lisbeth dovrà salvarsi dal pericolo di una congiura e dalla accusa di tentato omicidio e la verità dovrà venire alla luce e far cadere teste illustri. In questo film, che chiude una trilogia, Larsson punta il dito contro un governo corrotto e inquinato da guaste correnti e idealismi viziati. La storia ruota attorno ai protagonisti impegnati a smascherare un cospirazione tessuta nei confronti di Lisbeth, accusata del tentato omicidio del padre, sospettata di prostituzione, con una lunga storia di comportamenti violenti alle spalle e nei cui confronti è stato emessa una dichiarazione di incapacità comportamentale. Lo stile registico è brillante e veloce e lascia trasparire in filigrana l'affondo di Larsson,ponendo in mezzo la metafora della testata redazionale alla doppiezza e falsità degli organismi di governo del Paese. I tre protagonisti si avvicendano sulla scena,in un gioco di ruoli che conforma l'equilibrio e il dinamismo della storia,narrata a ritmo serrato e senza cali di tensione.
Lisbeth, fra le mura di un ospedale e del tribunale,è fra le centinaia di vittime senza nome lasciate sul campo da una guerra fredda innescata dalle correnti trasversali dei servizi segreti che guastano uno Stato accidioso ed inerte di fronte al riscatto della donna violentata da bambina e lì dimenticata in nome della custodia di istituzioni inique e fasulle. Mikael Blomkvist ricorre alla sua caparbia esperienza per liberare la donna dal laccio di un passato oscuro come l’abbigliamento che sceglie per il processo e salvarla da un passato di violenza che riporta ai trascorsi politici tessuti fra Svezia e il nemico oltre la cortina.
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Premetto che ho letto tutti i libri della Millennium Trilogy e li ho semplicemente amati... I tre film svedesi non sono malaccio, nel complesso, anche se soprattutto il secondo e il terzo sono stratagliati! Qualche tempo fa, in Francia, ho trovato il cofanetto con tutti i film COMPLETI, e devo dire che non c'è paragone!! Anche per chi non ha letto i libri, diverse cose in questo modo diventano molto più chiare, mentre magari con i film usciti al cinema uno che non conosce la storia rischia seriamente di perdersi. Semplicemente, non capisco perché i film usciti nelle sale siano stati tagliati così tanto!!! Giusto per fare un esempio (che riguarda "Uomini che odiano le donne") solo nella versione integrale compare una scena, piuttosto corta e che quindi poteva essere tranquillamente lasciata
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Premetto che ho letto tutti i libri della Millennium Trilogy e li ho semplicemente amati... I tre film svedesi non sono malaccio, nel complesso, anche se soprattutto il secondo e il terzo sono stratagliati! Qualche tempo fa, in Francia, ho trovato il cofanetto con tutti i film COMPLETI, e devo dire che non c'è paragone!! Anche per chi non ha letto i libri, diverse cose in questo modo diventano molto più chiare, mentre magari con i film usciti al cinema uno che non conosce la storia rischia seriamente di perdersi. Semplicemente, non capisco perché i film usciti nelle sale siano stati tagliati così tanto!!! Giusto per fare un esempio (che riguarda "Uomini che odiano le donne") solo nella versione integrale compare una scena, piuttosto corta e che quindi poteva essere tranquillamente lasciata, importantissima per capire come mai poi Lisbeth non vuole più avere niente a che fare con Mikael: non sono queste le scene di cui si può fare a meno, proprio no!!!
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Dopo "Uomini che odiano le donne", caratterizzato dalla splendida interpretazione di Noomi Rapace, e "La ragazza che giocava con il fuoco", non all'altezza del precedente ma godibile, sono rimasta delusa nel vedere l'ultimo film della trilogia Millennium. Ok, non bisognerebbe paragonare il film al libro, ed è più che giusto, ma ho l'impressione che il regista abbia sprecato l'occasione per realizzare un buon film. La sceneggiatura, purtroppo, è ridotta al minimo indispensabile e tralascia eventi e particolari che potevano essere utili per comprendere meglio lo svolgersi della vicenda; c'è poco spazio per la caratterizzazione dei personaggi (gli attori, visti i precedenti episodi, avrebbero potuto rendere molto di più), la recitazione è decisamente sotto tono e il film, nonostante qualche scena d'azione, ha uno svolgimento confuso e abbastanza noioso, che si riscatta in minima parte nel finale.
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Dopo "Uomini che odiano le donne", caratterizzato dalla splendida interpretazione di Noomi Rapace, e "La ragazza che giocava con il fuoco", non all'altezza del precedente ma godibile, sono rimasta delusa nel vedere l'ultimo film della trilogia Millennium. Ok, non bisognerebbe paragonare il film al libro, ed è più che giusto, ma ho l'impressione che il regista abbia sprecato l'occasione per realizzare un buon film. La sceneggiatura, purtroppo, è ridotta al minimo indispensabile e tralascia eventi e particolari che potevano essere utili per comprendere meglio lo svolgersi della vicenda; c'è poco spazio per la caratterizzazione dei personaggi (gli attori, visti i precedenti episodi, avrebbero potuto rendere molto di più), la recitazione è decisamente sotto tono e il film, nonostante qualche scena d'azione, ha uno svolgimento confuso e abbastanza noioso, che si riscatta in minima parte nel finale. Nel complesso, a mio parere: brutta sceneggiatura, mediocre regia, attori validi ma impiegati al di sotto delle possibilità; si poteva fare molto ma molto meglio, anche con un budget ridotto.
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Flemmatico e compassato questo terzo e ltimo capitolo della saga è in linea coi primi due, ne è la naturale prosecuzione e conclusione. Costruito anche nella medesima maniera molto semplice e lineare è però rispetto ai primi due persino più ragionato, più parlato e con azione ridotta i minimi termini, per non dire assente, tanto da somigliare ad un gioco di strategia o ad una partita a scacchi. Tra i tre è il meno bello, e stona un pò nella totalità della trilogia, io sinceramente mi aspettavo un prodotto decisamente migliore. E' fin troppo lungo e lento e non ci offre spunti di grosso interesse, ho dato due stelle ma spuntate.
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Flemmatico e compassato questo terzo e ltimo capitolo della saga è in linea coi primi due, ne è la naturale prosecuzione e conclusione. Costruito anche nella medesima maniera molto semplice e lineare è però rispetto ai primi due persino più ragionato, più parlato e con azione ridotta i minimi termini, per non dire assente, tanto da somigliare ad un gioco di strategia o ad una partita a scacchi. Tra i tre è il meno bello, e stona un pò nella totalità della trilogia, io sinceramente mi aspettavo un prodotto decisamente migliore. E' fin troppo lungo e lento e non ci offre spunti di grosso interesse, ho dato due stelle ma spuntate. Col film c'entra poco, ma io a chiunque si presenti in un'aula di tribunale conciato alla maniera di Lisbeth darei l'ergastolo col 41 bis a prescindere!
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